Sollevatori telescopici, macchine la cui polivalenza è sempre più apprezzata dal mercato. Macchine che hanno aperto un modo completamente nuovo di intendere la movimentazione. Non solo sollevamento, quindi, ma anche carico, scavo, lavori speciali in contesti duri e complessi, movimentazione industriale e agricola. Mezzi dall’anima multiforme che non si accontentano di una definizione univoca.

I sollevatori telescopici puntano su una polivalenza che, nel tempo, è diventata una vera specializzazione. Due concetti in antitesi fra loro che, per assurdo, queste macchine hanno avvicinato in modo impensabile. Oggi i sollevatori telescopici sono la base per l’impiego di attrezzature estremamente specifiche come posa centine, perforatrici, piattaforme e molte altre applicazioni di nicchia.

I sollevatori telescopici sono macchine adatte ad ogni contesto operativo

I sollevatori telescopici sono macchine dalla elevatissima polivalenza

La polivalenza dei sollevatori telescopici

Questa particolare impostazione, cresciuta nel tempo, ha collocato i sollevatori telescopici come dei chiari indicatori economici sul tipo di mercato in cui si collocano. La loro presenza indica infatti maggiore o minore complessità economica con spazi enormi del tutto inesplorati. I mercati che stanno crescendo, infatti, sono moltissimi e quasi completamente permeabili a queste macchine con potenzialità enormi di crescita.

Stiamo quindi parlando di un mezzo che sarà il sicuro protagonista dei prossimi anni con numeri in continua e costante crescita e con una domanda che porterà molti costruttori a doversi organizzare per aumentare la propria presenza in mercati inesplorati. Ed è proprio il mercato ad offrire macchine con caratteristiche e potenzialità operative di tutti i tipi. Dove costruttori specialisti e altri più generalisti sono presenti con macchine dalle caratteristiche molto interessanti. Un panorama immenso e su cui ci focalizzeremo in modo specifico.

I sollevatori telescopici sono macchine che trovano sempre più applicazioni

La polivalenza dei sollevatori telescopici è oggi una vera potenzialità al servizio del mercato

Bobcat

La Lince sta sempre di più puntando su una presenza in grado di fornire macchine e servizi alle imprese
attive in diversi settori. Dalle costruzioni all’industria passando per l’agricoltura. L’accordo con Magni ha permesso di avere una gamma di telescopici rotativi ad alte prestazioni di riconosciuta qualità che ha allargato ampiamente il target della rete distributiva.

Ma le macchine prodotte self-made sono da sempre molto interessanti. Stiamo parlando ovviamente dei modelli frontali fissi prodotti nello stabilimento, recentemente ampliato, con sede a Pontchateau. La gamma frontale fissa del costruttore americano si compone attualmente di 13 modelli con altezze di sollevamento comprese fra 6 e 18 metri con e senza stabilizzazione. Si tratta di macchine dai contenuti molto concreti e interessanti. Mezzi che associano un livello di affidabilità molto elevato, riconosciuto dal mercato, una altrettanto elevata semplicità di utilizzo.

I sollevatori telescopici rotativi Bobcat nascono dall'accordo con Magni TH

Bobcat

I rotativi della Lince arrivano dall’accordo quadro con Magni TH

Bobcat ha infatti puntato su una gestione molto semplice delle potenzialità della macchina. L’elettronica di bordo, infatti, presenta interessanti funzionalità che aumentano l’efficienza operativa grazie all’ottimizzazione della gestione dei movimenti, della stabilizzazione (dove presente) e della trasmissione
idrostatica ad alta efficienza.

Il joystick come elemento centrale

Molte funzionalità sono infatti comandabili tutte dal joystick multifunzione e risultano estremamente pratiche nell’impiego dinamico tipico di queste macchine. Il posto guida è stato recentemente aggiornato con nuovi interni e display digitale di nuova generazione. Quest’ultimo riprende routine di navigazione ed elementi comuni a tutte le altre macchine Bobcat. Infatti il costruttore punta moltissimo sull’integrazione di gamma fornendo un’elevatissima compatibilità con gli accessori da utilizzare anche su minipale e pale gommate. Tutto questo grazie sia agli attacchi unificati Bob-Tach, sia al riconoscimento automatico elettronico.

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I sollevatori telescopici Dieci

L’azienda di Reggio Emilia è in piena fase di rinnovamento delle proprie gamme. Si è infatti presentata alle fiere autunnali con i nuovi modelli della gamma rotativa Pegasus. In particolare il nuovo 60.35 che introduce l’Easy Tech System.

Si tratta di una nuova piattaforma Hardware e Software che permette il pieno controllo della macchina in modo più semplice e intuitivo grazie alla gestione avanzata di tutte le funzionalità del mezzo. L’obiettivo di Dieci è quello di aumentare la sicurezza operativa e consentire agli operatori di sfruttare al 100% le elevate potenzialità dei propri sollevatori telescopici.

La tecnologia dei sollevatori telescopici Pegasus è controllabile tramite il nuovo display da 12"

DIECI

L’ergonomia delle nuove macchine del costruttore colloca i nuovi modelli al vertice del mercato

Tra le innovazioni abbiamo la gestione retro azionata dei movimenti di braccio, torretta e attrezzature che permette di impostare anche i parametri di soglia massima per ogni movimento. La movimentazione del braccio avviene secondo 6 differenti modalità di lavoro. Il sistema antiribaltamento avanzato Anti Tilt System Pro gestisce il controllo del carico in tempo reale con il blocco dei movimenti aggravanti. Questo anche grazie al rilevamento automatico dell’attrezzatura e la calibrazione dei diagrammi di lavoro in modo completamente automatico.

Il tutto tramite un posto guida completamente nuovo che apre nuove frontiere in termini di ergonomia, semplicità d’uso e comfort operativo. La postazione è infatti dotata di due joystick proporzionali di tipo capacitivo con cui si comandano tutti i movimenti di braccio e torretta.

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Magni TH

L’azienda di Castelfranco Emilia si presenta con la sua gamma di telescopici sia frontali fissi che rotativi.
Un costruttore che fin da subito si è distinto per modelli ad alte prestazioni e per applicazioni speciali sviluppate in modo diretto. Specifiche nicchie di mercato dove Magni ha aperto la strada in settori dove i sollevatori telescopici non avevano ancora trovato spazio. Come ad esempio nella manutenzione del verde con le versioni dotate di cesoie forestali che permettono un elevato efficientamento negli interventi di abbattimento controllato nei centri urbani o lungo le vie di comunicazione.

La gamma di rotativi della Magni è oggi composta da 21 modelli in commercio e da una nuova macchina in arrivo. Stiamo parlando dell’RTH 10.37 che si caratterizza per la capacità massima di sollevamento di 10 tonnellate e per l’altezza massima raggiungibile di 37 metri.

I rotativi MAGNI entrano in diretta concorrenza con le autogru fuoristrada a due assi

Magni

Compattezza e prestazioni elevate sono i punti di forza dei sollevatori telescopici italiani che entrano in competizione, in certi ambiti, con le autogru off-road a due assi

Passando invece alla parte bassa della gamma rotativa è stato introdotto nel corso del 2023 il modello RTH 5.18 che si rivolge ad un target dove sia il noleggio, sia le piccole imprese giocano un ruolo fondamentale. Si tratta di una macchina che può trovare anche ampio spazio nel tunnelling come mezzo compatto e versatile per la posa centine e la bonifica delle pareti nei cantieri condotti con metodologie tradizionali. Nelle macchine frontali fisse Magni sta invece allargando la propria gamma verso il basso con nuovi modelli stabilizzati da 15 metri di altezza.

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Manitou

Il costruttore francese ha salde radici in Italia con il suo stabilimento di Castelfranco Emilia. Qui nascono tutti i sollevatori telescopici rotativi e quelli ad alta capacità. Una gamma che oggi si presenta con i modelli Vision+ con caratteristiche attualmente uniche sul mercato.

Fra cui la cabina dalla forma fortemente innovativa che ha portato in cantiere una visibilità unica. O come la possibilità di impiegare i sollevatori telescopici rotativi come piattaforme di lavoro elevabili semovementi con uomo a bordo. Un vero e proprio vantaggio competitivo che li rende unici e ne aumenta ulteriormente la polivalenza.

I telescopici rotativi Manitou MRT2260 Vision+ sono macchine fondamentali

Manitou

I sollevatori telescopici rotativi MRT Vision+ sono macchine dalle caratteristiche uniche

Decisamente interessante anche le versioni elettrificate che compongono la gamma Oxygen. Versioni che puntano sulla polivalenza data anche dalla possibilità di allestirli con motori diesel di piccola potenza per la ricarica elettrica nei trasferimenti. Macchine che, insieme alle PLE della stessa gamma, permettono alle imprese di essere operative in contesti che necessitano di zero emissioni locali.

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Manitou Oxygen, silenzio…si lavora!

Le piattaforme Manitou ATJe della gamma Oxygen si distinguono per il funzionamento elettrico a batteria. Macchine pensate per muoversi in ambienti di ogni tipo senza emissioni locali né gassose, né sonore per garantire l’operabilità dove non è possibile muoversi con altri mezzi.

Merlo

Il costruttore di Cuneo è una vera e propria icona nel mondo dei sollevatori telescopici. Tanto che questa macchina è spesso identificata, fra gli addetti ai lavori, con il nome dell’azienda italiana. Alla Merlo è possibile ascrivere tantissimi meriti. Da quello di aver saputo “inventare” i sollevatori telescopici moderni così come noi li conosciamo e li vediamo oggi. A quello di averli introdotti in agricoltura. Tanto da farli diventare macchine fondamentali negli allevamenti e nelle aziende agricole contemporanee.

La gamma del costruttore è oggi fra le più articolate e vaste del mercato con modelli convenzionali e con l’offerta Generazione Zero distinta dai modelli elettrificati. Fra questi l’e-Worker che sta avendo un grande successo commerciale. Anche perché si basa su una solida tecnologia derivata in modo intelligente da quanto si è già ampiamente visto nel mondo dei carrelli elevatori elettrici.

I Merlo e-WORKER possono operare anche come PLE semovente

MERLO

L’e-WORKER è la prima macchina della gamma Generazione Zero

Il recente cambio di governance, dopo che Amilcare Merlo è purtroppo venuto a mancare, ha portato un ulteriore forte rinnovamento ma nella continuità aziendale. Nel pieno DNA aziendale. Gli obiettivi del costruttore sono fortemente motivanti. Stiamo infatti parlando di superare le 10.000 macchine all’anno ed il miliardo di euro di fatturato. A fronte di un investimento di 150 milioni di euro effettuato negli ultimi anni per il raddoppio dello stabilimento di San Defendente di Cervasca.

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