Kubota Corporation e Sumitomo Construction Machinery hanno annunciato ufficialmente che le due grandi società hanno avviato dei colloqui per definire le specifiche di forniture di macchine su base OEM.

Un comunicato che appare sui siti dei due costruttori e che, dai contenuti, fa presagire un accordo strategico per affacciarsi insieme sul mercato delle macchine movimento terra a livello globale con l’integrazione delle rispettive gamme. Ovviamente da commercializzare con i propri marchi.

Nello specifico Kubota sta valutando l’allargamento della sua gamma fino alle 15 tonnellate con i prodotti Sumitomo. Mentre quest’ultima sta valutando di allargare la propria gamma nel settore dei mini grazie ai prodotti Kubota. Due strategie da portare avanti sui mercati esteri. Quindi non nella terra d’origine, il Giappone, ma a livello globale. Compresa quindi l’Europa.

La base concreta dei colloqui fra Kubota e Sumitomo

Alla base dei colloqui fra le due aziende vi sono motivazioni legate al contesto economico generale e alla forte specializzazione dei due costruttori in ambiti differenti e complementari del mercato.

La base economica globale

  • Si prevede che la domanda globale di macchine movimento terra rimanga solida nel tempo. Infatti nei paesi di tutto il mondo cresce la domanda di alloggi dovuta all’incremento demografico. Si prevede inoltre un aumento dei lavori di costruzione a seguito degli investimenti infrastrutturali e dello sviluppo urbano. A questo incremento fa da contraltare la carenza generalizzata di manodopera nei cantieri edili. Scenario che porta verso un consolidamento della domanda per migliorare l’efficienza del lavoro e utilizzare sempre meno la forza umana nei cantieri. Anche in scenari meno complessi rispetto a quelli dei paesi più sviluppati.
  • Sia Kubota che Sumitomo Construction Machinery si occupano di sviluppo, produzione e vendita di macchine edili. La prima è specializzata in macchine compatte progettate per lavori in aree urbane. La seconda di medie e grandi dimensioni per un’ampia casistica di applicazioni. Oltre che nelle finitrici. Compresi i lavori di ingegneria civile e silvicoltura. Entrambe le aziende sono specializzate nello sviluppo di tecnologie per un minor consumo di carburante. Ma non solo. Sono entrambe apprezzate per l’idraulica e per caratteristiche specifiche basate sull’ICT dei rispettivi prodotti.

Le richieste del mercato

  • Inoltre nei cantieri e in altri contesti operativi sono richieste macchine di varie dimensioni. Entrambe le società condividono il problema che la loro attuale linea di prodotti potrebbe non soddisfare adeguatamente le esigenze complessive dei clienti. Chi si vuole affidare ad un solo marchio o rivenditore sarebbe quindi orientato verso altri costruttori. L’aumento e la completezza della gamma degli escavatori potrebbe quindi essere uno dei problemi gestionali più importanti per entrambe le aziende.
  • Kubota e Sumitomo Construction Machinery hanno quindi concordato, sulla base di queste considerazioni, di avviare colloqui sulle specifiche della fornitura di prodotti su base OEM. In modo da sfruttare ulteriormente i reciproci punti di forza per soddisfare meglio le esigenze dei clienti.

I numeri delle due aziende

NomeKubota CorporationSumitomo Construction Machinery Co., Ltd.
RappresentanteYuichi Kitao,
Presidente e Direttore Rappresentativo
Yasunobu Kazumi,
Presidente e CEO
DirezioneNaniwa-ku, Osaka, GiapponeShinagawa-ku, Tokio, Giappone
Istituzione18901963
Vendite consolidate2.678,8 miliardi di yen (Gruppo)
506,5 miliardi di yen (business Macchine per l’edilizia)
341,4 miliardi di yen (segmento Logistica e costruzioni di Sumitomo Heavy Industries, Ltd.)
210,7 miliardi di yen (Sumitomo Construction Machinery Group)
Numero di dipendenti
(Consolidato)
50.352 (al 31 dicembre 2022)2.803 (al 31 dicembre 2022)

Cosa ne penso

Costantino Radis

KUBOTA E SUMITOMO SONO DUE COLOSSI DEL MERCATO GLOBALE DEGLI ESCAVATORI. MA LE ALLEANZE STRATEGICHE SONO NECESSARIE SE SI HA UNA VISIONE A LUNGO TERMINE DEL MERCATO.

L’unione fa la forza. Un motto quanto mai corretto se si ha una visione di mercato di lungo periodo e se si condividono valori di base fondamentali. Come la ricerca tecnologica, la qualità costruttiva e la necessità di integrare la propria gamma. Cosa ci riserva il futuro di Kubota e Sumitomo? A mio avviso una chiara strategia di crescita reciproca per contrastare i costruttori cinesi. Con questi ultimi più agguerriti che mai.

Ci sono annunci che ci fanno trasalire. E quando si leggono immediatamente fanno presagire profondi cambiamenti all'orizzonte. L'annuncio dei colloqui fra Kubota e Sumitomo per valutare la possibile e reciproca integrazione di gamma è uno di questi.

Soprattutto alla luce della cultura giapponese e del loro prudente, prudentissimo, modo di agire. E del loro modo di porsi sul mercato.

Infatti se da un lato è stato fatto l'annuncio dell'inizio dei colloqui è perché questi sono probabilmente già terminati e hanno portato esito positivo. Se l'annuncio dice che i due costruttori potrebbero integrare le rispettive gamme è perché la cosa è probabilmente già stata valutata positivamente fattibile.

Rimangono ora solo da capire - e a mio avviso conoscendo i giapponesi è questo il vero nodo da sciogliere - come organizzare la rete vendita e come gradualmente posizionarsi sul mercato.

Questo per consentire da un lato a Kubota di spiegare la scelta alla propria rete di concessionari. Questi potrebbero infatti avere qualche sovrapposizione di gamma con altri brand già presenti in casa. Dall'altro per consentire a Sumitomo l'organizzazione di una maglia di concessionari laddove non è ancora presente. Come nel caso del Vecchio Continente.

L'Europa, per quanto mercato spesso sottovalutato, fa infatti gola a tutti. Cinesi in primis. Questo perché, che ci piaccia o no, siamo un continente ricco, disposto a investire, e dove nei prossimi decenni saranno migliaia i cantieri infrastrutturali ed edili legati all'efficientamento energetico.

Un mercato che quindi vuole macchine evolute e all'avanguardia. Due fondamentali elementi di distinzione che sia Kubota che Sumitomo possiedono nel proprio DNA. Da sempre. Con Sumitomo che, dopo la rottura del patto di non concorrenza con Case in cambio dell'utilizzo dei motori FPT sulla nuova Serie E, sta sondando il terreno per arrivare sui nostri lidi.

Dall'altro lato una visione realmente globale del mercato di due realtà che detengono tecnologie idrauliche proprie e che sono fra i leader globali nelle rispettive fasce di mercato. Due realtà che vedono chiaramente come un problema molto serio l'arrivo dei marchi cinesi sui mercati occidentali. Soprattutto alla luce delle problematiche interne allo Stato del Dragone che poterà migliaia di macchine a riversarsi nei paesi occidentali a prezzi estremamente competitivi.

L'unica strada è fare gruppo per unire le rispettive capacità tecnologiche e produttive alla luce di un mercato che si prospetta estremamente interessante.

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