NIKKEI, il principale quotidiano economico e finanziario giapponese, ha recentemente annunciato che il mercato cinese delle macchine da costruzione è in contrazione. Questo a causa di un rallentamento degli investimenti infrastrutturali legati alla complessa situazione internazionale. I costruttori giapponesi con impianti di produzione localizzati in Cina stanno quindi rivalutando la loro produzione e incrementando le esportazioni. Infatti la Cina, comunica NIKKEI, rimane un hub di produzione favorevole in termini di facilità di approvvigionamento e costi di manodopera. Infatti i costruttori stanno cercando di sfruttare la capacità in eccesso.

NIKKEI ha annunciato che la Cina sta diventando un export-hub verso altri mercati

NIKKEI

Anche Hitachi sta usando la Cina come export-hub per fare fronte alla diminuzione del mercato cinese.

NIKKEI spiega la strategia di Hitachi

Le esportazioni di Hitachi da Cina, India e Indonesia hanno totalizzato circa 700 unità nell’anno fiscale 2021. Numero che crescerà fino a circa 4.000 unità nel 2022 con il dato ufficiale che sarà comunicato nei prossimi mesi. Più della metà di queste esportazioni proviene dalla Cina verso regioni come il sud-est asiatico e l’Europa.

Gli escavatori per impieghi generici sono stati costruiti principalmente nello “stabilimento madre” di Tsuchiura che si trova nella prefettura giapponese di Ibaraki. Stiamo parlando di modelli di piccole e medie dimensioni secondo gli standard del mercato europeo e le macchine che tendenzialmente sono impiegate nel mercato del noleggio. Ma una parte di questa produzione è stata trasferita nella provincia cinese di Anhui.

NIKKEI sottolinea anche che lo scioglimento della partnership Deere & Co., Hitachi Construction aveva bisogno di garantire la capacità produttiva per il mercato del Nord America. In Giappone si sta infatti aumentando la produzione di modelli di fascia alta destinati proprio al Nord America. In queste zone il costruttore giapponese ora “corre da solo” ma, al contempo, fornisce ancora un certo numero di macchine secondo alcuni accordi di transizione con John Deere.

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Cosa dice Hitachi

Il Chief Financial Officer di Hitachi, Keiichiro Shiojima, afferma che “Vorremmo continuare a utilizzare la capacità di produzione in eccesso in Cina per le esportazioni e allocare la capacità di produzione giapponese in Nord America”.

L’analisi economica illustrata da NIKKEI prevede infatti che il mercato cinese degli escavatori idraulici diminuirà da circa 200.000 unità nell’anno fiscale 2021 a oltre 100.000 nel 2022. Escludendo i produttori cinesi, il numero scenderebbe a circa 20.000 unità. Si parla quindi di un calo del 40% circa rispetto all’anno precedente. NIKKEI non prevede inoltre un forte rimbalzo delle vendite anche considerando che i governi locali hanno frenato gli investimenti infrastrutturali.

La strategia di Sany Heavy Industry

Nel frattempo i produttori cinesi, come ad esempio Sany Heavy Industry, hanno intensificato la concorrenza sui prezzi migliorando al contempo le prestazioni di base. Di conseguenza le quote di mercato locali di Komatsu e Hitachi sono scese entrambe a una cifra rispetto alle doppie cifre dei primi anni 2000.

Entrambe le società dispongono di impianti che producono in eccesso per il mercato cinese. Ma la produzione è competitiva in termini di materie prime e costo del lavoro. Di conseguenza c’è una crescente tendenza a spostare lì la capacità produttiva per poi esportare i prodotti finiti.

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Cosa dice Komatsu

NIKKEI comunica che Komatsu ha iniziato a esportare prodotti dalla Cina nella seconda metà dell’anno fiscale 2021. Di fatto ha triplicato le spedizioni in quest’anno fiscale a circa 3.000 unità. I modelli prodotti negli stabilimenti cinesi vengono esportati principalmente nel sud-est asiatico e in America Latina. 

Hiroyuki Ogawa, Presidente di Komatsu, ha sottolineato che “La domanda in Cina continuerà ad essere bassa il prossimo anno fiscale, ma siamo competitivi in termini di costi di produzione grazie a fattori come l’acciaio poco costoso”.

Komatsu integrerà le filiali di produzione e ricambi a Jining, nella provincia di Shandong, entro la fine di marzo. In questo modo compirà un’operazione di rifasamento delle linee di produzione e del personale per ridurre la capacità di produzione annua a 10.000 unità. Si parla quindi del 40% in meno. Con le vendite in Cina previste intorno alle 4.500 unità, la società prevede di utilizzare poco più della metà della sua capacità per le esportazioni.

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NIKKEI spiega la strada di Kobelco e Sumitomo

Kobelco Construction Machinery, società del gruppo Kobe Steel, ha invece deciso di chiudere uno stabilimento a Hangzhou nella provincia di Zhejiang. Si tratta di un’unità produttiva di escavatori idraulici per il mercato cinese. La produzione in Cina è stata invece spostata a Chengdu, nella provincia del Sichuan. Il trasferimento è stato completato ad inizio 2023 e la produzione annua è stata approssimativamente dimezzata da 10.500 unità a 5.500 con un taglio approssimativo che sfiora il 50%.

NIKKEI spiega anche che Sumitomo Construction Machinery esporterà escavatori idraulici da 8 e 35 tonnellate dalla Cina all’Indonesia e anche verso altri paesi del sud-est asiatico. I piani prevedono un aumento del volume delle esportazioni per l’anno fiscale 2023 di circa il 30% rispetto all’anno precedente. Le vendite di escavatori idraulici di Sumitomo in Cina sono diminuite del 58% a 13,4 miliardi di yen (102 milioni di dollari) nel 2022. Ciò ha spinto l’azienda a spostare l’attenzione nel sud-est asiatico, dove la domanda è forte per i progetti minerari e di costruzione stradale.

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