I veicoli cava-cantiere sono spesso considerati le “cenerentole” nel mondo del trasporto. Le quote di mercato sono infatti spesso marginali e, nei momenti di crisi, sono i primi a segnare forti flessioni nei dati di vendita. Con un ruolo, quello del trasporto, che è mal sopportato dalle aziende specialiste del movimento terra. Un’attività che, infatti, non conferisce un particolare valore aggiunto ad attività specialistiche come, ad esempio, le demolizioni o i lavori speciali.

Eppure i contenuti di questi mezzi sono spesso rimarchevoli e di altissimo livello. Con il difficile compito di essere efficienti su strada e di cavarsela in off-road. Scenario, quest’ultimo, sempre impegnativo e dove i cava-cantiere entrano molte volte in concorrenza con macchine specializzate come i dumper articolati.

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Oltre il consueto

Oggi si è infatti andati ben oltre alcuni preconcetti del passato che vedevano i camion cava-cantiere come semplici strumenti “da battaglia”. Pochi fronzoli dal punto di vista estetico, molta sostanza sotto al cofano e resistenti quanto basta per affrontare le situazioni quotidiani più impegnative.

Entrano quindi in gioco nuove sensibilità in merito e tecnologie all’avanguardia, soluzioni raffinate e fondamentali aiuti nella guida. Complice anche il profondo cambiamento sociale che ha portato alcune professioni a non essere più ambite.

Abbiamo quindi scenari molto differenti, sia dentro che fuori dall’abitacolo, e soprattutto dietro la calandra. Oggi i moderni autocarri e autoarticolari cava-cantiere non hanno nulla da invidiare alle controparti stradali per il trasporto merci. Sia sul lato del design che delle tecnologie e del comfort di bordo. Con la sostanziale differenza che, però, devono sempre e comunque resistere a sollecitazioni che vanno oltre il consueto.

Ecco una breve rassegna di quello che, oggi, offre il mercato.

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ASTRA HD9 e HHD9, icone del cava-cantiere

L’offerta del produttore italiano Astra per il cava-cantiere (segmento in cui è specializzato) si articola nei due autocarri HD 9 Rigid e HHD9 Rigid. Fra le altre cose sono disponibili anche in versione Tractor ma per altri impieghi. Entrambi i modelli sono motorizzati da FPT Industrial (brand che, come Astra, è sotto al tetto di Iveco Group). Nello specifico portano in dote un Cursor 13 litri, disponibile in tre classi ambientali (Euro III, V e VI) e con svariate potenze, che oscillano dai 320 ai 570 cv.

Quattro i possibili cambi: manuale ZF Ecosplit, automatizzato ZF Astronic, automatico Allison e idromeccanico ZF Transmatic. Entrambi i modelli si prestano all’impiego in un variegato numero di applicazioni e hanno una mtt che può superare 60 tonnellate nelle configurazioni più spinte. Tuttavia, l’HD9 resta leggermente più versatile per tutte quelle operazioni che hanno a che fare con i cantieri tradizionali. Invece l’HHD9, caratterizzato da una struttura più robusta, dà il meglio di sè nel mining.

Gli Astra HD9 e HHD9 sono fra i protagonisti del cava-cantiere

Astra

Gli HD9 e HH9 sono fra i protagonisti del cava-cantiere con una specializzazione che parte dai telai per finire alle trasmissioni.

DAF XFC, attesa new entry

Il costruttore olandese ha rinnovato completamente la propria gamma cava-cantiere con l’arrivo dei nuovi XFC. Macchine che uniscono il comfort di guida proverbiale di DAF con le esigenze specifiche di chi lavora non solo su strada ma anche in off-road. Quindi abbiamo nuovi paraurti in acciaio con angolo di attacco superiore che arriva a 25°. La presenza della piastra di protezione inferiore del radiatore. La distanza minima da terra è stata aumentata fino a 39 centimetri.

La disponibilità della trasmissione automatizzata TraXon con software specifico per le operazioni on e off-road permette di sfruttare al massimo le potenzialità storiche dei motori con i loro consumi molto competitivi. Inoltre alza ulteriormente l’asticella del comfort, uno dei cavalli di battaglia del costruttore.

DAF ha pensato a soluzioni realmente specifiche per il settore cava-cantiere

DAF

Le soluzioni pensate per i nuovi cava-cantiere vanno incontro alle specifiche esigenze di chi lavora in questi difficili contesti operativi.

IVECO T-WAY, una lunga tradizione nel cava-cantiere

Le motorizzazioni degli ultimi arrivati in casa Iveco per il segmento construction derivano dagli intramontabili Trakker. Infatti sotto la calandra pulsa l’FPT Cursor 13 che si presenta con la regolazione top a 510 cv. Ossia dieci in più rispetto al predecessore. Tuttavia, per le versioni più leggere e a trazione integrale del T-Way sarà disponibile anche il Cursor 9. Questo per venire incontro ad ogni esigenza di allestimento.

Le versioni Euro VI per il mercato europeo sono state affiancate da quelle Euro III e Euro 5V per il mercato africano e asiatico. Si tratta infatti di importanti sbocchi commerciali per il Gruppo. Presente, come optional, la trasmissione automatizzata Hi-Tronix a 12 o 16 velocità che è stata già apprezzata sugli stradali S-Way. Fondamentali alcune nuove funzionalità come l’Hill Holder che agevola la partenza in salita. Importante anche la Rocking che disinnesta la frizione quando il veicolo è impantanato tramite il rilascio del pedale l’acceleratore. Questo permette di avere il classico dondolio che consente di avanzare e liberarsi anche in condizioni difficili. Infine vi è la Creep che è attivabile con il rilascio del freno ed ha come obiettivo le manovre a velocità ridotta che richiedono estrema precisione.

L'IVECO T-Way è un cava-cantiere che ha dalla sua diversi punti di forza

IVECO

Gli stilemi del nuovo T-Way caratterizzano in chiave off-road la nuova forte identità dei mezzi Iveco

Mercedes Arocs, proverbiale Stella

Quando si parla veicoli pesanti per l’edilizia, da qualche decennio in casa Mercedes-Benz Trucks vuol dire chiamare in causa l’Arocs. Ossia il modello di punta nel segmento 18-41 ton. Affiancato dal fratello minore Atego (per impieghi sotto le 17 ton) e rinforzato dalle versioni speciali fino a 250 ton, l’Arocs, ancora oggi e dopo svariati aggiornamenti, si pone come uno dei bestseller assoluti in questo campo.

Alla base vi è il suo motore estremamente affidabile. Stiamo infatti parlando dell’OM 471, rigorosamente Euro VI, in grado di sprigionare una potenza massima di 625 cv con una coppia massima di 3000 Nm. La catena cinematica si avvale della trasmissione PowerShift Advanced che semplifica il comportamento di avviamento e innesto delle marce e riduce le interruzioni della trasmissione della coppia. Le configurazioni disponibili sono numerose, così come le cabine, suddivise in tre gamme (S,M e L). In totale abbiamo quindi nove modelli, dotati, all’occorrenza, anche di cuccetta ribaltabile per abbracciare la massima versatilità.

Mercedes-Benz è stato l'unico grande costruttore di veicoli industriali presente a Bauma

Mercedes Benz

L’Arocs è un vero e proprio stilema del cava-cantiere oggi disponibile anche con motorizzazioni elettrificate.

MAN TGS, il teutonico con profonde radici nel cava-cantiere

Il TGS è senza dubbio lo specializzato MAN per eccellenza dedicato al comparto construction. Anche se, è bene dirlo, gli altri modelli offerti dalla Casa di Monaco presentano versioni adattabili ai contesti del cava-cantiere. Stiamo parlando dal TGX ai più piccoli TGL, tutti completamente rivisti nel 2020 con la New Generation.

Il TGS si presenta sul mercato con una nutritissima schiera di possibili configurazioni. Si parte dalle più semplici 4×2, si passa per le classiche 6×4, e si arriva alle più performanti 8×8. Scegliendo tra le versioni con autoarticolato, autocarro o ribaltabile. Le motorizzazioni disponibili sono due. Ognuna di esse è declinata in tre classi di potenza. La D15 da 400, 360 e 330 cv e e la più potente D26 da 510, 470 e 430 cv. I nuovi sistemi propulsivi pesano meno rispetto ai predecessori. Una caratteristica che, combinata all’integrazione del freno motore TurboEVBec e alla rinuncia del retarder secondario, ha aumentato ulteriormente il carico utile. La cabine disponibili sono tre: TM, TN e NN). Sono tutte dotate di accesso antiscivolo, pannello EasyControl per la gestione fuori bordo di alcune funzionalità e del nuovo sistema SmartSelect per l’infotainment di bordo.

MAN è un nome di riferimento nel cava-cantiere

MAN

Il TGS è il riferimento cava-cantiere del costruttore tedesco.

Renault Trucks K, efficienza anche con le ruote nel fango

Nel segmento del cava-cantiere la Losanga è scesa in campo con la gamma K. Un’offerta composta da veicoli particolarmente robusti con elementi dedicati alle situazioni di lavoro più gravose. Parliamo quindi di mezzi con cui gli operatori fronteggiano detriti, polvere e fango. I motori con cui la gamma K è stata lanciata sul mercato sono due. Entrambi Euro 6, sono il DE11 da 10,8 litri e il DE13 da 12,8 litri. Ognuno di essi dispone di livelli di potenza. Nello specifico si va dai 380 cv ai 460 cv del DE11, e dai 440 cv a 520 cv del DE 13. I valori di coppia massima oscillano dai 1800 Nm ai 2550 Nm del sistema propulsivo più potente.

I Renault K sono dei cava-cantiere disponibili in svariate configurazioni in cui si parte dalla 4×2 e si arriva alla 8×6. Possono essere ordinati sia in versione motrice che trattore. Le masse totali a pieno carico variano dalle 18 tonnellate delle versioni più piccole alle 50 tonnellate dei modelli al vertice della gamma. Per la trasmissione, invece, è possibile scegliere tra la rodata Optidriver (sviluppata internamente dal produttore francese e già usata sui veicoli per il trasporto commerciale), con 3 cambi robotizzati e 12 rapporti e la più classica B14, meccanica, con 4 cambi manuali e 14 rapporti.

Scania XT, alle radici del cava-cantiere

Il Grifone ha lanciato la sua gamma di autocarri per il segmento del cava-cantiere all’insegna della personalizzazione totale. Come vuole la sua lunga tradizione iniziata proprio sulle strade sterrate di una Svezia ante-litteram. Mezzi robusti, dotati di paraurti maggiorato, e versatili. La configurazione possibile permette di allestire su misura per il cliente ogni mezzo. Le cabine sono disponibili in quattro tipologie: P,G,R e S. Sono tutte di chiara derivazione stradale, come vuole la tradizione Scania, e sono dotate di tutti i comfort di bordo. Fra gli optionale è compreso anche un lettino pieghevole da 540 mm. Le motorizzazioni sono da 9 litri, 13 litri e anche con l’apprezzato V8 da 16,4 litri.

Scania propone la Super XT per il cava-cantiere a basso impatto ambientale

SCANIA

La gamma Super XT si propone come soluzioni per aumentare l’efficienza, ridurre i consumi riducendo l’impatto ambientale.

TATRA PHOENIX, indole militare

Il costruttore ceco si colloca oggi fra i massimi specialisti dell’off-road con dei veicoli, di derivazione militare, che hanno particolarità tecnologiche uniche. Il Phoenix è quindi un autoveicolo progettato in modo specifico per l’impiego specialistico nel cava-cantiere. E che associa alle eccezionali doti fuoristradistiche anche un comportamento stradale di alto livello. Abbiamo quindi dei mezzi 6×6, 8×8, 10×10, con elevate portate utili, cabina di derivazione DAF XF e motorizzazioni Paccar MX. I cambi sono sia ZF, sia automatici Allison che ottimizzano le prestazioni e la sicurezza nell’off-road.

Tatra ha una trasmissione integrale ormai leggendaria

Tatra

La proverbiale trasmissione integrale tubolare del costruttore ceco ha caratteristiche uniche per il cava-cantiere

Volvo FMX, il nordico che guarda verso l’Italia

I nuovi FMX hanno numerose frecce “tecnologiche” nel loro arco. A partire dall’assale anteriore trattivo con sistema ATC (Controllo automatico della trazione), il sollevamento asse in tandem e le sospensioni posteriori pneumatiche fino a un’altezza di 300 mm. Ma non solo. Anche sul versante della catena cinematica non sono poche le chicce. A spiccare i nuovi cambi automatici I-Shift, ancora più fluidi e veloci e il Powetronic automatico. Entrambi in grado di offrire cambi marcia senza interruzione di coppia. Due le gamme di motori, entrambe step E. Ossia il D11 da 330 a 460 cv, e il D13 da 420 a 340 cv.

Volvo Trucks ha testato a lungo il nuovo FMX Electric nel cava-cantiere

Volvo

Gli FMX hanno introdotto la trazione elettrica nel cava-cantiere.

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