Kobelco è uno dei cinque costruttori di escavatori con tecnologia idraulica di proprietà. Un marchio che ha dedicato ingenti risorse nello sviluppo di due linee di macchine: gli escavatori idraulici e le gru cingolate. Con una gamma che, per quanto riguarda il prodotto “principe” del cantiere, arriva a oltre 80 tonnellate di peso operativo. Per superare le 350 tonnellate nei modelli speciali da demolizione. Il costruttore giapponese è conosciuto quindi come un vero specialista in grado di affrontare i compiti più diversi.

Ed è per questo che il Gruppo Iuliano, fra le aziende estrattive più conosciute e organizzate del sud Italia, ha deciso di affidarsi ad un Kobelco SK500LC-10 per la propria cava di Lioni, in provincia di Avellino. Un mezzo che oggi ha già ampiamente superato il severo collaudo del fronte di lavoro dopo quasi un anno di lavoro. Ritmi produttivi incalzanti. Un materiale calcareo che non lascia spazio all’immaginazione. Molto freddo in inverno. Molto caldo in estate.

Nella cava di Lioni del Gruppo Iuliano il Kobelco SK500LC-10 opera in estrazione diretta

La filosofia Kobelco

Il costruttore giapponese ha una propria precisa identità idraulica. Il cui obiettivo, in effetti, è quello del massimo contenimento dei consumi. Una filosofia che agisce sulle pressioni idrauliche quando i singoli movimenti non sono effettuati. Tendenzialmente la pressione viene dimezzata mentre Kobelco passa a pochissimi bar. Questo permette di scaricare le pompe da una larga parte del proprio lavoro contenendo i consumi. All’azionamento del manipolatore si ha un graduale aumento di pressione fino ad arrivare a quella di esercizio.

Maggiore durata nel tempo, consumi ridotti e una gestione idraulica “soffice” che porta piacevolezza all’operatore. Per contro si ha la sensazione di essere lenti nelle ripartenze quando, in realtà, le frazioni di secondo “perse” sono recuperate nel ciclo completo. Questo grazie alla velocità dei movimenti e ai flussi di ricircolo dell’impianto idraulico. La parola d’ordine è infatti “efficienza”. Tema portato avanti con vigore da Kobelco. Tanto da coniare il motto “We save your fuel”.

Il Kobelco SK500LC-10 lavora in estrazione diretta

SK500LC-10, nato per la cava

La scelta di un escavatore da adibire al carico sul fronte cava non è mai semplice. Il Gruppo Iuliano, fra le più organizzate realtà estrattive del sud Italia, si è affidato al binomio Kobelco e Gruppo Bruno. Importatore, quest’ultimo, per Campania, Puglia, Basilicata e Molise. Una realtà multiforme fra le più attive a livello nazionale dove le attività commerciale e produttiva viaggiano di pari passo. Arrivato in cava nel marzo del 2021, l’SK500LC-10 è un escavatore da 51.700 kg di peso operativo. Equipaggiato con un motore Hino (Toyota Industrial) da 10,52 litri, dispone di una potenza di 369 cv @ 1.850 giri/min. La coppia massima è di 1.470 Nm @ 1.400 giri/min.

L’impianto idraulico ha una portata di 2 x 370 l/min. La gestione della rigenerazione dei flussi permette di ottimizzare il comportamento in fase di scavo grazie al passaggio diretto fra olio in uscita dai cilindri di sollevamento e penetratore. Questo comporta una maggiore velocità di lavoro e, in fase di scavo, una maggiore reattività della penetrazione. Lo stesso vale per la fase di sollevamento e carico sui mezzi di trasporto dove l’olio in uscita dalla penetrazione è indirizzato verso il sollevamento.

L’efficienza nello scavo e carico

Il Kobelco SK500LC-10 del Gruppo Iuliano in azione nella cava di Lioni si occupa dell’avanzamento sul fronte di scavo. Un lavoro che lo vede impegnato sia nel carico dei mezzi di trasporto, sia nella preparazione del materiale e nella sistemazione delle scarpate secondo i progetti estrattivi. Compiti che lo vedono spesso lavorare in estrazione diretta limitando molto l’uso di un altro escavatore dotato di martello idraulico. Si tratta di fatto del cuore produttivo della cava da cui dipende la produzione di materiale calcareo da indirizzare alla frantumazione.

Il materiale lavorato finale è destinato quasi interamente alla produzione di conglomerati cementizi o bituminosi grazie alla propria matrice nobile e compatta. Una produzione che il Kobelco SK500LC-10 garantisce in modo continuo e con dei costi di gestione allineati alle aspettative della proprietà. La presenza del Gruppo Bruno con la propria sede centrale di Grottaminarda, a pochi minuti dalla cava, permette di avere un post vendita efficace e rapido in caso di necessità.


Kobelco, dalla Serie 10 alla Serie 11

Nel passaggio dalla Serie 10 alla Serie 11 sono stati mantenuti tutti i punti di forza del Kobelco SK500LC-10. L’aggiornamento allo Stage V ha portato in dote un motore di cilindrata superiore che ha ulteriormente rafforzato la filosofia del costruttore. Questo grazie a una maggiore potenza a disposizione, arrivata a 300 kW (408 cv) @ 1.900 giri/min e una coppia di 1.700 Nm @ 1.400 giri/min. L’impianto idraulico è stato affinato pur mantenendo le precedenti portate. L’efficienza in modalità ECO, sfruttando la coppia e l’elasticità del propulsore, ha permesso un incremento di produttività del 6,2% rispetto alla versione precedente.

L’idraulica di lavoro ha previsto ora la possibilità di dedicare alla traslazione la mandata continua di una delle due pompe. In questo modo è possibile compiere con maggiore sicurezza manovre di trasporto di grandi manufatti. La velocità rimane infatti costante mentre braccio, rotazione e avambraccio sono del tutto indipendenti.

La cabina è stata aggiornata negli interni seguendo la linea segnata dai midi del costruttore presentati allo scorso Bauma. La gestione dei parametri di lavoro è completamente demandata ad una nuova interfaccia con un display digitale touch-screen da 10”. La schermata può essere controllata anche tramite un roto selettore che permette di non staccare la schiena dal sedile di guida. Dal display è possibile avere anche le diverse viste date dalle telecamere.

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