Samoter 2023 si avvicina a grandi passi e la premiazione degli Innovation Award che ha avuto luogo la sera di giovedì 23 febbraio è stato l’anteprima di una manifestazione che si preannuncia spumeggiante. Sia il Premio, sia la grande partecipazione all’incontro B2Press che ha avuto luogo il giorno successivo, sono due chiari segni di un’attesa che sta per finire.

La pandemia aveva cancellato Samoter 2020. Le incognite di allora, legate all’andamento del mercato e ad un futuro che si prospettava incerto, sono state completamente fugate. La forte crescita del paese ha dato una spinta sostanziale alle vendite di macchine. Sicuramente le agevolazioni fiscali del piano Industria 4.0 hanno dato un impulso positivo.

Ma non solo. L’attuale situazione di mercato rimane comunque positiva anche se su livelli fisiologici maggiormente sostenibili e pianificabili. La partenza dei lavori previsti nel PNRR fa comunque intravedere un orizzonte di medio-lungo periodo che coinvolge tutto il settore. Tutto questo nonostante le problematiche legate al Superbonus. Misura che, già al momento della sua entrata in vigore, faceva presagire nubi oscure all’orizzonte.

Potrebbe interessarti

Samoter, il punto d’incontro del settore

La kermesse veronese sarà il vero punto d’incontro del settore. Se da un lato abbiamo parlato del PNRR, dall’altro non dobbiamo infatti dimenticare i lavori in corso d’opera e quelli che stanno per partire. Come il Terzo Valico e la linea Alta Velocità Torino-Lione.

Sul versante francese sono infatti partiti i lavori ormai da lungo tempo. TELT, società che si occupa della realizzazione dell’opera, sta ora procedendo con l’aggiudicazione del lotto in territorio italiano. Fra qualche mese si saprà infatti l’esito della gara. Un’opera quanto mai fondamentale per la logistica di tutto il paese e per la centralità del nostro paese.

Il collegamento con il nord Europa permetterà infatti un ulteriore coinvolgimento italiano nelle dinamiche produttive e commerciali continentali. Si tratta infatti di infrastrutture che, insieme agli investimenti in corso nel porto di Genova, faranno tornare centrali le città che hanno contribuito in modo determinante alla crescita econonomica nazionale.

Potrebbe interessarti

L’attenzione sul processo produttivo

La presenza dei costruttori a Samoter 2023 si preannuncia estremamente qualificata. Sarebbe lungo elencare tutti i grandi marchi che hanno scelto il parterre italiano per puntare su tecnologia, innovazione e digitalizzazione. Le macchine saranno ovviamente le protagoniste ma sempre con l’obiettivo dell’efficienza operativa, della maggiore sicurezza e della semplicità di impiego.

Sia il Samoter Lab che il Cantiere Digitale puntano proprio sugli aspetti dove efficienza, sicurezza e gestione aziendale sono al centro del processo produttivo. Di fatto il vero centro tellurico di Samoter sarà proprio quest’ultimo. Non è infatti un caso che i temi pregnanti del Samoter Innovation Award siano tutti indirizzati all’efficienza di processo. Il confronto sarà serrato e molto stimolante e la manifestazione di Verona si candida ad essere sicuramente una delle migliori a livello internazionale degli ultimi anni.

Potrebbe interessarti

Costantino Radis è un giornalista di riferimento nel settore delle macchine industriali

Cosa ne penso

Costantino Radis

SAMOTER 2023. CHI HA SCELTO DI NON ESSERCI HA GIA’ TORTO FIN DA ORA.

Pensare a priori di precludersi delle possibilità è una scelta miope. E’ troppo facile far parte di un sistema produttivo fondamentale per il paese e “spartirsi” i risultati di sforzi altrui. Ma forse alla base di alcune scelte vi è la effettiva carenza di contenuti pregnanti. E quindi il confronto, a tutti i livelli, fa paura.

Samoter 2023 si prospetta una grande manifestazione di settore che, con le dovute proporzioni rispetto all'appena terminato Bauma, punta verso l'alto.

I grandi costruttori saranno presenti puntando a contenuti tecnologici di livello. Con tecnologie digitali e novità di prodotto che, per la prima volta, si vedranno proprio a Verona. Altri hanno deciso invece, a priori, di non essere presenti. Questo più per un atteggiamento snobistico che realmente strategico. Anche perché grandi player come Caterpillar, tramite CGT, hanno invece ragionato sui contenuti e sulle opportunità dei progetti messi in campo.

Chi ha quindi deciso di non esserci ha già torto fin da ora vista la corsa alla partecipazione dell'ultima ora e le richieste sempre più pressanti delle aziende.

Essere parte di un comparto produttivo richiede anche sforzi e visioni collettive che alcuni hanno avuto da sempre. Chi pretende di spartirsi i risultati ottenuti da altri, invece, si qualifica per quello che realmente è.

Samoter procede spedito verso obiettivi importanti con un gruppo di lavoro che ha risollevato la fiera dopo la déblacle del 2014. Un crescendo continuo che ha riportato la kermesse ai livelli che merita. Forte di un comparto dove la forza del tessuto produttivo nazionale è collocata nei costruttori medio piccoli con una forte attenzione alle attrezzature e ai componenti.

Da parte nostra occorre anche riscoprire un po' di quell'orgoglio nazionale che dovrebbe far capire il nostro reale potenziale. Non è infatti un caso che Samoter sia oggi la fiera, nel circuito CECE, con il numero più elevato di contatti fra visitatori e costruttori. Si tratta di un dato ufficiale che lo distingue sia rispetto a Bauma, sia rispetto ad Intermat.

Un primato che deriva dall'avere una dimensione ancora umanamente accettabile che permette di agevolare il contatto fra gli addetti ai lavori.

Forse nessuno ci aveva ancora pensato. Ma si tratta di un valore aggiunto notevole.

In primo piano

Articoli correlati