CMC si è presentata al GIS 2023 con le sue piattaforme multiruolo che, da oggi, saranno accompagnate da un prezioso vademecum per l’uso sicuro di queste attrezzature. Realizzato a quattro mano con IPAF, è un chiaro segno che l’azienda pugliese, già conosciuta per il livello qualitativo delle sue PLE, vuole essere una protagonista nel cammino virtuoso verso una sempre maggiore sicurezza in cantiere.

La sicurezza sul lavoro è infatti un tema sempre più centrale e di stretta attualità. Con l’Italia che rappresenta una maglia nera fra i paesi più evoluti.

In particolar modo nel settore delle PLE i fattori di rischio sono strettamente connessi alla tipologia di lavori che ne prevedono l’uso. Il rischio di caduta dall’alto è infatti uno dei più complessi da affrontare ed è anche fra i più elevati in ogni settore operativo. Per questo è quanto mai necessaria una crescita di consapevolezza e l’assunzione di responsabilità di ciascuna delle parti in causa. A partire dai produttori di macchine, passando per i noleggiatori ed i loro clienti fino agli utilizzatori finali.

CMC ha presentato ad IPAF il suo vademecum per un uso sicuro delle PLE

CMC

Al GIS è stato presentato il vademecum redatto insieme ad IPAF. Il primo a sinistra è Maurizio Quaranta, responsabile IPAF per l’Italia.

Il ruolo chiave del costruttore

CMC è tra i marchi leader del settore e si distingue proprio per l’impegno nei confronti della sicurezza attraverso una serie di azioni e attività realizzate in partnership con IPAF. Si tratta di iniziative concrete finalizzate da una lato alla condivisione di idee e best-practice tra gli esperti del settore. Dall’altro alla sensibilizzazione nei confronti dei distributori e degli utilizzatori finali.

Il rapporto IPAF sulla Sicurezza 2023

Come emerge dai dati del rapporto globale IPAF sulla sicurezza 2023, a fronte di un aumento delle segnalazioni complessive di incidenti (759 i provenienti da 34 paesi nel 2022), si assiste ad un calo di circa il 19% degli esiti mortali (102 contro i 126 del 2021). Il numero di paesi segnalanti è passato da 28 nel 2021 a 34 nel 2022.

In merito alle tipologie di incidenti, le cadute dalla piattaforma sono rimaste la causa più comune (40 casi), seguita dai ribaltamenti (26 casi). Segue la categoria ‘Impatto con una macchina, un veicolo o un oggetto’ (24 casi), l’intrappolamento (23 casi), la folgorazione e scossa elettrica (17 casi). Nel 2022, i principali settori di provenienza delle segnalazioni sono stati l’attività di noleggio, l’edilizia e il facilities management. Di fatto gli stessi del 2021.

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Il vademecum di CMC

L’iniziativa di CMC si posiziona in questo solco ed è finalizzata a riunire nel suo “Vademecum sulla Sicurezza” una serie di accorgimenti e suggerimenti che affianchino il manuale utente del produttore. Lo scopo è di riportare all’attenzione di noleggiatori e utilizzatori le REGOLE FONDAMENTALI E INDISPENSABILI che chiunque è bene conosca per salvaguardare la sicurezza degli operatori e ottenere la migliore performance delle piattaforme se correttamente usate.

Nelle otto sezioni del vademecum sono riportati:

  • Principi di base
  • Norme
  • Azioni da compiere
  • Segnalazione di quelle non corrette
  • Liste di controllo

Si tratta di punti fondamentali per salvaguardare la sicurezza personale dell’operatore e di chi lavora con la piattaforma. Il vademecum parla un linguaggio semplice e non sostituisce certo il manuale d’uso e manutenzione (che tutti i produttori di macchine sono tenuti a fornire agli utilizzatori) ma semmai lo affianca. Fornendo e sottolineando le REGOLE BASE, spesso inosservate, che ogni giorno DEVONO ESSERE APPLICATE.

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IPAF e CMC insieme

Maurizio Quaranta, Responsabile IPAF per l’Italia, ha sottolineato “Se l’inarrestabile crescita tecnologica di CMC e dei suoi prodotti segue la logica competitiva del mercato, l’attenzione dimostrata nei confronti della sicurezza  e gli sforzi compiuti per migliorarla sotto ogni aspetto sono diventati un vero e proprio marchio di fabbrica. Grazie anche all’impegno personale di Alessandro Mastrogiacomo all’interno di associazioni come IPAF. Ne è un chiaro esempio la decisione di scrivere questo Vademecum. Si tratta di un piccolo ma utilissimo manualetto che testimonia la volontà di CMC di approfondire la tematica della sicurezza e trasferire nel modo più efficace i principi base e le best-practices indispensabili al corretto uso dei suoi prodotti”.

La voce di CMC

Alessio Fasano, Marketing Coordinator di CMC, spiega che “Proprio come avviene per la progettazione delle nostre macchine, anche la redazione del Vademecum nasce da un’attenta osservazione dei comportamenti degli utilizzatori. Come emerge dallo studio sulla casistica degli incidenti, gran parte delle più gravi conseguenze potrebbero essere evitate se tutti adottassero comportamenti corretti nell’impiego delle PLE. Noi crediamo che il nostro Vademecum, volutamente scritto con un linguaggio semplice e con icone che rafforzano i concetti, con i suoi  consigli, i suoi suggerimenti e le sue check-list, sarà molto utile in tal senso”.

CMC si impegnerà nei prossimi mesi in una campagna di divulgazione e diffusione dei contenuti della guida, che sarà redatta nelle lingue ufficiali del costruttore al fine di raggiungere il più alto numero di noleggiatori e utilizzatori non solo nei confini nazionali.

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