CMC è oggi tra i marchi leader sul mercato delle piattaforme mobili cingolate “ragno”. Nello stabilimento di 30.000 mq di Bari viene prodotta un’ampia gamma di piattaforme, dai 13 ai 41 metri. Questa varietà permette di soddisfare le esigenze di ogni settore: dalla manutenzione, al restauro, all’arboricoltura.

Con il recente ingresso del Private Equity industriale Metrika SGR nella maggioranza del capitale sociale, CMC vuole ampliarsi ancora. Aggiungere 12.000 mq operativi allo stabilimento, ampliare la gamma e rafforzare la presenza sui mercati. In questi ultimi vantano già 50 dealer in 30 nazioni in tutti i continenti. Una presenza globale capillare che ha permesso al costruttore pugliese di crescere in modo costante.

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L’importanza dei dipendenti CMC

A seguito di un anno così proficuo e coronato dai due riconoscimenti di “Campione” e “Leader della crescita 2023” (rispettivamente da ‘La Repubblica’ e ‘Il Sole 24 Ore’ con ‘Statista’), CMC non poteva non dire “Mille grazie” ai propri dipendenti

Proprio questo è stato il messaggio che CMC ha inviato ai propri collaboratori, insieme ad un bonus di altrettanti euro. Oltre cento persone che con il loro lavoro hanno contribuito a portare il marchio CMC ai vertici.

L’iniziativa colloca CMC nel novero delle aziende virtuose che destinano parte dei ricavi alla propria forza lavoro, come autentico volano per la crescita dell’impresa. Il premio si integra infatti con altri strumenti di welfare recentemente messi a disposizione dei dipendenti. Tutto questo rappresenta non solo un importante incentivo alla produttività, ma anche un prezioso sostegno per contrastare i rincari in un periodo caratterizzato dalla crescente inflazione.

“Le persone sono per noi un asset fondamentale”. Dichiara il CEO Alessandro Mastrogiacomo “Premiare i loro sforzi, soddisfare le loro aspettative, è fondamentale per rafforzare il loro senso di appartenenza […]”. “[…] Con questo contributo abbiamo voluto fare qualcosa di utile e concreto per consentire ai nostri dipendenti e alle loro famiglie di controbilanciare il carovita”.

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