In vista delle prossime elezioni europee, previste dal 6 al 9 giugno 2024, l’attuale presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha rilasciato alcune anticipazione sugli impegni comuni. Tra questi, il tanto discusso stop alla vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035.

Lo stato dell’arte – ricorda Ursula von der Leyen ufficializzando la sua ricandidatura alla presidenza per il Partito Popolare Europeo – è che abbiamo una legislazione specifica. Ossia che entro il 2035 dovremo avere zero emissioni. Ma su proposta della Commissione c’è un ruolo speciale per gli e-fuel. Spesso viene dimenticato, ma nel 2026 ci sarà una revisione per assicurarsi che ci sia un’apertura tecnologica. Tale revisione sarà molto importante per garantire la possibilità di scelta per i consumatori. Oltre che fornire opportunità per le imprese di decidere su cosa investire e su quale sia per loro la mobilità del futuro”.

Ursula von der Leyen e l’impegno europeo

La Presidente della Commissione Europea ribadisce quindi l’impegno preso nei mesi scorsi. In primis con la Germania che, insieme ad altri Paesi (tra cui l’Italia) rifiutava di approvare la proposta in tempi così brevi. Infatti la regola avrebbe favorito solo le auto elettriche. Alla fine però la Germania si è espressa in modo favorevole. Questo a condizione che la Commissione valuti nel 2026 i progressi fatti dai carburanti sintetici, consentendone l’eventuale uso nei motori a combustione.

Nel corso dell’anno abbiamo parlato spesso dei test che Stellantis sta effettuando per validare 28 famiglie di motori costruite tra il 2014 e il 2029. Sia per le alternative diesel, sia a benzina. Il protocollo di validazione complessiva include, tra gli altri, diversi test. Su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio, i filtri e l’impianto di alimentazione. L’uso dell’e-fuel, che riguarda fino a 28 milioni di veicoli del parco macchine Stellantis, può consentire la potenziale riduzione fino a 400 milioni di tonnellate di CO2 in Europa tra il 2025 e il 2050.

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