Sany continua la sua progressione sul mercato europeo con l’arrivo, a Bauma 2022, di moltissime novità. Abbiamo già parlato dei nuovi modelli e delle nuove linee di prodotto che il costruttore cinese presenterà nel corso della kermesse di Monaco di Baviera. Dal 24 al 30 ottobre prossimi, infatti, sarà possibile vedere le ultime novità nello stand esterno FN620/9.

Fra le nuove macchine suscitano grande interesse soprattutto i sollevatori telescopici pensati per l’Europa. Sany è già presente in questa specifica nicchia di mercato con una gamma indirizzata al mercato nord americano, in particolare USA. Macchine che però rispondono ad abitudini di impiego e normative locali completamente differenti dalle nostre e che, quindi, non sono adatte al nostro mercato.

Il costruttore cinese si presenta a Bauma 2022 con due macchine frontali stabilizzate perfettamente in linea con le nostre esigenze. Parliamo quindi di elevata visibilità, cabina dal comfort elevato, braccio a scomparsa con motore lungitudinale e compattezza che non rinuncia ad importanti carichi operativi.

I nuovi telescopici di Sany si presentano con dei contenuti di rilievo

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Al Batimat di Parigi si sono visti dal vivo i nuovi telescopici pensati per il mercato construction europeo.

Due modelli pensati per il mondo delle costruzioni europeo

I nuovi modelli hanno come sigle STH1440 e STH1840. Ossia Sany Tele Handlers dove 14 e 18 indicano le altezze massime raggiungibili in metri e 40 indica il carico operativo massimo in quintali. Eccellente il dato del 14 metri che, alla massima altezza, ha una portata di 30 quintali. Il 18 metri si ferma invece a 25 ma, non dimentichiamolo, parliamo di 4 metri in più rispetto al “fratello minore”.

Con un’altezza massima effettiva di sollevamento di 13,97 metri il modello STH1440 si colloca oggi al vertice del mercato nella sua classe specifica.

Il primo pensiero dei progettisti, un team che ha lavorato insieme in Germania e Cina, è la sicurezza. Il design delle nuove macchine ricalca in pieno questo pensiero grazie ad un design che offre all’operatore una completa visibilità a 360 gradi.

I punti di forza sono quindi quelli dei costruttori di riferimento del mercato. Abbiamo dunque il braccio ribassato, il cofano laterale fortemente raccordato verso il basso e la plancia ribassata. Tre elementi che favoriscono la visibilità in ogni direzione.

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I diagrammi di carico del modello STH1440 lo collocano oggi al vertice del mercato nella sua classe

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I diagrammi di carico del modello STH1840 lo posizionano alla pari con i competitor più performanti del mercato

Capire cosa si sta facendo

Per il monitoraggio accurato della zona di lavoro abbiamo la presenza di serie di una telecamera posteriore dotata di sensore e avvisatore acustico in cabina. Questo segnala la presenza di oggetti o persone troppo vicine.

Sany ha pensato molto alla sicurezza attiva e passiva

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La dotazione di sicurezza è completa e prevede anche misure anticollisione

Il sistema di sicurezza di sovraccarico permette di prevenire eventuali instabilità. La presenza dell’uomo a bordo è gestita tramite sensori di sicurezza che impediscono movimenti indesiderati se l’operatore non è correttamente al proprio posto. Ovviamente l’impianto idraulico è dotato di valvole di sicurezza che impediscono la caduta del braccio o il rovesciamento delle forche in caso di rottura delle tubazioni.

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Sany sta segnando una forte crescita in tutta Europa. Un mercato di grande interesse per il costruttore cinese dove la filiale italiana e quella di UK & Ireland rivestono un ruolo fondamentale con percentuali di crescita a tre cifre.

Alla guida con l’ergonomia Sany

Tutto il posto guida è stato pensato e progettato in Europa. Occorre chiarire come Sany abbia diverse unità produttive sia in Europa, sia negli USA. Due mercati di riferimento che stanno guidando in modo chiaro, ognuno con le proprie esigenze, lo sviluppo dei diversi prodotti del costruttore cinese.

Mercato europeo, dotazione completa. Sany ha seguito questo assioma fondamentale assioma tenendo conto delle esigenze degli operatori che vivono e lavorano in Europa. Tutti i parametri di controllo della macchina sono monitorati tramite un ampio display touchscreen elettronico. L’accesso per la navigazione a schermo avviene tramite encoder. La navigazione avviene anche tramite un roller collocato a destra del manipolatore. Tutti i comandi sono raggruppati sempre sulla destra, in posizione visibile e con pulsanti a membrana.

Le cabine dei telescopici Sany sono in linea con le aspettative del mercato europeo

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Gli interni della cabina sono in linea con le aspettative degli utilizzatori europei

Di serie è presente anche una presa USB per la ricarica dello smartphone con il posizionamento sotto al bracciolo. In plancia sono presenti anche una tasca portadocumenti, il portabottiglie e altri spazi per riporre oggetti personali.

Le bocchette di distribuzione dell’aria sono diffuse in modo uniforme in tutto l’abitacolo e sono al servizio del climatizzatore di serie. La radio, sempre di serie, è dotata della funzione Bluetooth per utilizzare lo smartphone in vivavoce.

La sicurezza dei STH1440 e STH1840 è stata curata con molti dettagli

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La visibilità laterale destra è stata curata nel dettaglio con cofani spioventi e raccordati verso il basso

L’operatore al centro

Sany ha collocato l’operatore al centro del processo. La dotazione di sicurezza prevede, oltre ai sistemi di controllo e blocco del carico secondo la EN 15000, anche la visualizzazione in modo immediato della capacità di carico. Nella parte alta del piantone destro è quindi collocata la barra luminosa LMI con i tre classici colori verde, giallo e rosso che fornisce indicazioni in tempo reale sulla modalità di sollevamento.

La sicurezza e l’operatore sono al centro del processo anche per quanto riguarda la componentistica e le modalità costruttive delle macchine. Contenuti che spesso passano sotto silenzio ma che sono fondamentali per l’operatività quotidiana di chi è in cantiere.

Il braccio è realizzato con due sezioni in acciaio con profilo a “C” saldate lungo l’asse neutro. Una modalità costruttiva impiegata da alcuni grandi costruttori di sollevatori telescopici di alta qualità che assicura resistenza e durevolezza nel tempo.

Sany, azienda che nasce storicamente con la specializzazione nelle carpenterie metalliche di alto livello (con diversi brevetti ancora attivi nel settore) ha testato questa soluzione in house. Ha infatti simulato la vita operativa e la durata dei componenti con dei test specifici che prevedono oltre 80.000 cicli senza danni sul banco di prova del braccio.

La struttura di braccio e macchina è un elemento curato in modo approfondito

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Gli aspetti strutturali sono stati curati in modo molto accurato

Dana e Deutz partner di Sany

Da un punto di vista della trasmissione, i progettisti del costruttore si sono affidati a Dana. ll colosso delle trasmissioni è partner di Sany già sulle pale gommate, macchine che vedremo anche a Bauma e di prossimo arrivo anche in Italia.

Dana ha provveduto a fornire tutto il powertrain. Una scelta fondamentale che assicura integrazione di sistema e affidabilità nel tempo. Stiamo parlando quindi degli assali Dana 212 sia anteriormente che posteriormente abbinati alla trasmissione idrostatica dello stesso costruttore.

Sany ha ulteriormente intensificato la collaborazione con Deutz e Dana

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La collaborazione con Deutz e Dana ha portato innegabili benefici ai nuovi telescopici

L’azionamento idraulico è invece affidato alle pompe Casappa e al sistema di controllo Walvoil, due grandi aziende italiane che sono un riferimento nel settore.

Il motore è un Deutz, costruttore con cui Sany ha una joint-venture attiva. Si tratta del TD3.6 L conforme allo Stage V senza l’impiego di SCR, quindi senza la gestione aziendale dell’AdBlue che, spesso, non è eseguita correttamente. Un propulsore che punta alla durata vista la cilindrata di 3,6 litri e una potenza di 55 kW per una coppia di 360 Nm a soli 1.600 giri/min. Un’impostazione tipicamente da telescopico “construction” dove è più importante l’operatività a bassi règimi sfruttando al massimo la coppia disponibile. Gli intervalli di manutenzione ordinaria sono stati impostati ogni 500 ore di lavoro.

Sany ha affidato la motorizzazione dei suoi telescopici a Deutz

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La motorizzazione è affidata a DEUTZ con il TCD 3.6 L4 Stage V senza AdBlue

Accessibilità in ogni situazione

Manutenzione eseguibile completamente da terra grazie ad un layout che sfrutta la lunga esperienza di Deutz come fornitore di aziende che costruiscono sollevatori telescopici. I filtri per olio motore, olio idraulico e carburante sono infatti collocati in posizione centrale. Il filtro dell’aria è accessibile dal vano motore per la eventuale pulizia quotidiana e la batteria è invece posizionata in un alloggiamento sotto il gradino di accesso alla cabina.

Si tratta di schemi consolidati per i sollevatori telescopici indirizzati al mercato europeo ma che non sono sempre presenti in quelli destinati invece al mercato USA. Un’impostazione che dimostra come Sany abbia ben chiaro come si debba affrontare un nuovo mercato con macchine che possano fare presa.

Teniamo anche conto che il costruttore ha già annunciato che nel corso del 2023 arriveranno altre macchine più compatte iniziando così l’arrivo di una gamma che vuole essere completa.

Sany ha annunciato l'allargamento della gamma con nuovi modelli in arrivo nel 2023

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Il costruttore ha già annunciato che nel corso del 2023 la gamma si allargherà con l’arrivo di nuovi modelli compatti

La scelta Load Sensing di Sany

L’impianto idraulico è un altro punto spesso dolente nei sollevatori telescopici. Per avere macchine fluide che possano lavorare in sicurezza occorre avere contemporaneità di movimento. Sany ha quindi scelto un’impianto idraulico Load Sensing con un buon equilibrio fra costi e prestazioni. Abbiamo quindi una pompa a portata fissa accompagnata da un distributore Load Sensing Flow Sharing. Con una portata di 110 l/min siamo nella parte alta del mercato consentendo un impiego in scioltezza di attrezzature come, ad esempio, le benne miscelatrici. Oppure spazzole per la pulizia stradale.

Tutti i movimenti sono effettuabili contemporaneamente e a corredo di questa scelta tecnica ci sono anche tre modalità di sterzata – due ruote, quattro ruote e granchio – che aumentano ulteriormente la polivalenza. L’allineamento fra un cambio di modalità e un altro avviene in modo automatico.

In sostanza siamo di fronte a macchine che mirano a conquistarsi un posto nel mercato europeo. Ma non solo. Aspettiamo, ovviamente, di poterle vedere dal vivo per capire se la visione di Sany ha centrato gli obiettivi che i progettisti si erano prefissati.

Sany impiega soluzioni idrauliche ad alte prestazioni

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L’impianto Load Sensing Flow Sharing permette di eseguire tutti i movimenti simultaneamente

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