FAE PT550. Ecco il nuovo top di gamma dei prime-mover cingolati da 21 tonnellate e 536 cv
FAE ha rinnovato la sua gamma di prime-mover con il nuovo PT550 che si colloca al vertice dell'offerta commerciale del costruttore trentino. Una macchina che pone nuovi punti di riferimento in tema di mobilità, prestazioni ed ergonomia del posto guida.
FAE rinnova la sua gamma di prime mover cingolati con il nuovo PT550. Una nuova macchina che si colloca fra i precedenti PT600 (che era disponibile a richiesta) ed il PT475. Quest’ultimo attaccato dal basso dal nuovo PT300 le cui prestazioni, a fronte di un peso operativo che mette in primo piano agilità e capacità di movimento, sono di assoluto rilievo.
Il target è ovviamente sempre quello della gamma PT. Parliamo quindi di macchine pensate per interventi di gestione di vaste aree boschive e forestali. Oppure nel settore degli oleodotti e gasdotti. Oltre che ovviamente per la pulizia di aree e la realizzazione di piste tagliafuoco su grandi estensioni.
La struttura con sottocarro oscillante è quella su cui FAE, fin dalla presenza del brand Prime-Tech, ha sempre puntato. Fondamentale la possibilità di essere equipaggiato con trince forestali, fresaceppi o con le testate multifunzione che permettono la frantumazione di sassi e la fresatura del suolo.
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Il nuovo PT550 si colloca al top di gamma del costruttore italiano
FAE PT550. All’insegna delle certezze per chi lavora in tutto il mondo
Come il precedente PT475 il motore è il CAT C13B Stage V da 12,5 litri a sei cilindri in linea. Si tratta di un’unità il cui principale vantaggio risiede nell’assistibilità globale grazie ad una rete diffusa praticamente ovunque. L’ottemperanza alle norme antinquinamento avviene tramite DPF, DOC ed SCR. Un’architettura forse un po’ troppo complessa ma che il règime di funzionamento costante tipico dei prime-mover permette di gestire in modo abbastanza semplice. Soprattutto dal punto di vista della rigenerazione.
La potenza erogata è pari a 536 cv e permette di azionare in modo snello l’impianto idraulico con quattro pompe e due motori. Le prime due sono Danfoss da 100 cc ed azionano i due motori da 160 cc per la traslazione lavorando a 420 Bar. Le altre due sono sempre Danfoss ma da 147 cc e servono l’idraulica di lavoro. FAE non dichiara le portate a disposizione delle attrezzature ma sappiamo che sono sicuramente molto elevate. L’impianto lavora infatti a 350 Bar e dispone di un serbatoio idraulico da 480 litri.
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La motorizzazione del PT550 è il Cat C13B Stage V da 536 cv
Le testate FAE a cui è possibile accoppiare il PT550 sono la 300/U/Sonic/PT550, la 500/U/Sonic/PT550 e la SFH/PT550. Stiamo quindi parlando di attrezzature ad altissime prestazioni con pesi operativi che oscillano da 4.145 kg (300/U/Sonic) fino a 5.600 kg (SFH) con rotori in grado di lavorare fino a 50 cm di profondità anche in materiali rocciosi.
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L’accoppiamento con le attrezzature del costruttore consente di effettuare lavori altamente gravosi
Cabina “italian style”
La cabina è uno dei punti di forza della gamma PT. Ad oggi infatti non si riscontra sul mercato una cura ergonomica a questo livello. Si tratta infatti di un posto guida che arriva da una tradizione “made in FAE” dove lo stile italiano per i dettagli è un evidente e qualificante biglietto da visita. Esattamente come succede anche per l’accessibilità a tutti gli organi meccanici.
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Il design complessivo del PT550 unisce elementi funzionali e stilistici ad alto valore aggiunto
Frutto di un progetto che ha visto la sua prima versione nel layout interno del PT175, la cabina del PT550 rappresenta un ulteriore passo avanti con l’abbandono dei due grandi elementi laterali dove erano presenti i manometri analogici. Arrivano infatti due monitor digitali orientabili che rendono la cabina ancora più ariosa rispetto al passato. Ne trae vantaggio la visibilità laterale. Ma non solo. I due monitor sono infatti dedicati rispettivamente alla visione dall’alto della macchina tramite telecamere a 360° e alla visualizzazione costante dei parametri di lavoro.
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Il posto guida è stato completamente rivisto con l’arrivo di due monitor digitali
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Uno dei due monitor fornisce costantemente la visione dall’alto del PT550 grazie alle telecamere a 360°
Aumentano le superfici vetrate e le finiture interne
Tutte le finestrature sono state ridisegnate. Compresa quella posteriore che ora si presenta con una superficie unica e non spezzata in due. Le superfici metalliche sono tutte rivestite con materiale morbido. La disposizione dei comandi vede ora due isole funzionali, sulla destra, in cui sono presenti tutti gli interruttori. I joystick multifunzione hanno un’ergonomia ancora più studiata e che strizza l’occhiolino alle macchine forestali come forwarder e abbattitori.
Il pavimento è sagomato, come tradizione, per garantire il massimo comfort nelle lunghe sessioni di pulizia forestale. A sinistra dell’operatore è ora presente un comodo box per inserire borse frigo ed altri oggetti personali.
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Il posto guida del PT550 ha ulteriormente alzato l’asticella nel campo dei prime-mover cingolati
Se già il posto guida delle FAE PT era un punto di riferimento del mercato, con il nuovo PT550 si è compiuto un ulteriore passo avanti nella direzione del comfort e dell’ergonomia. Con un evidente vantaggio, quindi, anche in termini di sicurezza operativa. Tenendo conto che, ovviamente, si parla di una cabina omologata ROPS e OPS.
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La cabina del PT550 risponde pienamente alle richieste in tema di sicurezza del settore forestale