ATLAS 200MH Blue. Con Mirra il marchio tedesco prende il volo in sud Italia. E non solo.
ATLAS ha fortemente aumentato la propria presenza in sud Italia grazie al concessionario Mirra di Eboli. La specialista ha anche effettuato un noleggio a lungo termine di un 200MH Blue alla AGECO che gestisce la logistica della differenziata della Salerno Pulita.

ATLAS è un costruttore storico che ha segnato, e segna ancora oggi, il mercato specialistico dei material handler. L’azienda di Ganderkesee, che ha altre sedi anche a Delmenhorst, Vechta e Bradford (UK), è infatti un riferimento per quanto riguarda queste macchine che si basano sugli apprezzati escavatori gommati del brand.
A onor del vero il mercato italiano è sempre stato un po’ sottovalutato dal costruttore che ha storicamente dato la preferenza ad altri contesti. In primis quello tedesco. Una visione che è oggi completamente cambiata grazie a Brahim Stitou, ed al suo giovane team, che continua in modo dinamico la gestione aziendale dopo che Fil Filipov è venuto a mancare. Un graduale cambiamento che ha portato un incremento organizzato della produzione con tempi di consegna molto più brevi ed una visione maggiormente commerciale. Una giusta valorizzazione per un prodotto che si colloca ad elevati vertici qualitativi e prestazionali. ATLAS rappresenta infatti una solida ed efficace alternativa grazie a caratteristiche tecniche di valore.

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Il 200MH Blue noleggiato alla AGECO di Potenza opera nel centro di raccolta differenziata di Pontecagnano della Salerno Pulita
ATLAS in sud Italia. L’esempio di “Salerno Pulita”
La completa riorganizzazione della rete ha portato ad avere dealer maggiormente organizzati e focalizzati sul prodotto. Tra questi vi è sicuramente Mirra che, con sede ad Eboli, segue oggi il mercato del sud Italia. L’azienda è infatti una specialista storica del mercato della movimentazione industriale con una fortissima propensione al post-vendita e alle esigenze dei clienti del settore. Un campo operativo sicuramente non semplice ma dove Ivan Mirra ha costruito una solida reputazione aziendale. Sia per quanto riguarda la visione commerciale, sia per quanto riguarda il post-vendita.
L’inizio della collaborazione ufficiale con ATLAS risale ad un anno fa. Da allora l’azienda di Eboli ha dato un impulso importante al marchio nelle regioni del sud Italia proprio grazie alla capacità di saper fronteggiare le problematiche delle aziende di settore. Questo non solo con la vendita, concretizzata già con alcune macchine importanti di prossima consegna, ma anche con il noleggio a lungo termine. Una forma di possesso che piace alle imprese specializzate. Consente infatti di concentrarsi sull’operatività aziendale delegando a terzi la gestione del parco mezzi.
Tra queste vi è anche la AGECO che ha la propria sede nella zona industriale di Tito, vicino a Potenza. L’azienda gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti anche per conto della Salerno Pulita Spa. Siamo quindi nella città campana dove questo sistema di gestione ha fatto scuola, e non solo in sud Italia, per la sua organizzazione positiva.

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La gestione dei rifiuti differenziati avviene in diversi step di cui si occupa il 200MH Blue
ATLAS 200MH Blue
A Pontecagnano, comune che confina a sud proprio con Salerno, è presente uno dei centri di raccolta e smistamento della differenziata che fa capo alla società campana. Ed è proprio qui che lavora il material handler ATLAS 200MH Blue che fa parte del parco nolo di Mirra Rent. Si tratta di una macchina che esce dal cliché della sua specifica categoria di appartenenza grazie a caratteristiche tecniche che la posizionano su un gradino molto alto.
In primis il motore che, per un material handler da circa 20 tonnellate di peso operativo, è mediamente più grande di circa 1,5 litri rispetto alla media del mercato. Abbiamo infatti un Deutz TCD6.1. Si tratta del conosciuto 6 cilindri in linea Stage V con SCR e DPF integrato che eroga, in questo caso, la potenza conservativa di 129 kW (175 cv) e si distingue per la corsa lunga. A tutto favore, quindi, dell’erogazione della coppia ai bassi règimi e ad un elevato rendimento termico. Non solo il frazionamento e la cilindrata sono a favore del 200MH Blue ma anche il livello di potenza è mediamente più alto del 20% rispetto ai migliori diretti competitor.

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Il motore del 200MH Blue è il Deutz TCD6.1 Stage V. Il modulo Divert è collocato in verticale
Bosch Rexroth per lavorare comodi
L’impianto idraulico è l’AWE 5 System sviluppato con Bosch Rexroth. Rende disponibili 260 l/min a 350 bar di pressione massima. L’architettura Load Sensing Flow Sharing consente di avere tutti i movimenti simultanei in modo proporzionale all’azionamento dei joystick. Una prerogativa che piace non solo negli escavatori idraulici convenzionali ma che è fondamentale in questo settore.
Le modalità operative sono tre: Fine, Eco e Power. Derivano dalla base comune degli escavatori idraulici gommati e consentono di lavorare in modo diverso a seconda del tipo di attività. Se infatti noi abbiamo potuto vedere in azione il nuovo ATLAS 200MH Blue nella gestione e nel carico dinamico della plastica derivante dalla differenziata della zona di Salerno, è possibile che questo mezzo operi, ad esempio, nei cantieri di smantellamento o nei centri di riciclo rottami. Magari in associazione non con un polipo, come in questo caso, ma con una cesoia o una pinza selezionatrice. Attrezzature con cui la macchina può svolgere lavori di precisione proprio in modalità Fine.

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L’impianto idraulico dispone di tre modalità: Fine, Eco e Power
Le forze in gioco e gli allestimenti
Da un punto di vista prettamente prestazionale le forze in gioco sono interessanti. La coppia di rotazione della torretta è di 49 kNm. La forza di spinta è invece di 97,2 kN (9,45 tonnellate). La forza di sollevamento massima, con macchina posizionata su lama e stabilizzatori, è di 9.317 kg alla distanza di 3,5 metri da centro ralla e ad un’altezza di 2 metri dal piano di appoggio. Il raggio operativo varia ovviamente a seconda dell’allestimento. ATLAS consente infatti di allestire il 200MH Blue con diversi tipi di braccio. Tra cui anche una versione con triplice articolazione idraulica.
La versione material handler classica che abbiamo visto in azione dispone del braccio in due sezioni specifica per questo settore. Lo sbraccio massimo, in questo caso, è di 10,8 metri per un’altezza massima di 11,7 metri. Misure che consentono alla macchina di lavorare senza problemi negli spazi chiusi dove avviene la logistica della raccolta differenziata. Senza quindi problemi per quanto riguarda gli ostacoli fissi ma con la possibilità di lavorare in modo snello sia nella movimentazione dei cumuli, sia nel carico dei mezzi a grande volume.

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Il braccio del 200MH Blue visto a Pontecagnano dispone del classico braccio material handler in due pezzi
L’ergonomia in cabina
ATLAS è uno di quei costruttori che, dietro un design solo all’apparenza conservatore, nasconde una continua evoluzione delle proprie macchine. Un modo di pensare che permette di mantenere un elevato valore nel tempo dei suoi mezzi senza rinunciare ad un’ergonomia sempre al passo con i tempi.
La cabina di guida ha infatti un’impostazione che punta sulla massima visibilità e sulla sicurezza. Sia attiva che passiva. Sono infatti presenti le inquadrature delle telecamere perimetrali su un monitor separato. Il display digitale consente una navigazione intuitiva e si accompagna con i joystick ergonomici dotati di cursori proporzionali. Plastiche e materiali sono di qualità elevata e conferiscono una piacevole sensazione di cura.
La climatizzazione dispone di bocchette diffuse in modo uniforme in tutta la cabina. dietro il sedile, sospeso pneumaticamente e regolabile, è presente un vano dove è possibile riporre una borsa frigo di grandi dimensioni come quelle che si utilizzano nel camping. Sul lato destro due portabottiglie integrati davanti al display digitale contengono senza problemi due bottiglie di acqua di grande dimensione. Il cinematismo di sollevamento, infine, porta il piano di calpestio della cabina a 2,3 metri più in alto. Con una posizione di visione media, misurata agli occhi di un operatore da 1,7 metri di altezza, a 5,12 metri rispetto al piano di appoggio della macchina.

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La cabina del 200MH Blue è la stessa di tutte le macchine del costruttore

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Il display digitale multifunzione è separato dal monitor che consente la visione delle telecamere perimetrali

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La visibilità e le protezioni di sicurezza sono due aspetti ben curati sul 200MH Blue
Manutenzione semplice e sicura
Se la cabina ha un’ergonomia di vera sostanza, supportata anche dagli elementi di protezione FGPS e FOPS in dotazione standard, la torretta non è da meno. Anche in questo caso, dietro ad un design che sembrerebbe sempre uguale nel tempo, abbiamo molti dettagli pensati e realizzati con cura. Tutti mirati ad una superiore sicurezza e comodità quando si effettua la manutenzione.
Gli sportelli laterali sono infatti dotati di pistoncini a gas per garantire apertura e chiusura ergonomiche e sicure senza bisogno di fermi. Stessa cosa avviene per tutti gli altri cofani. Il motore, nota decisamente positiva, è completamente accessibile. Anche la zona dove è presente il modulo Divert che comprende SCR e DPF integrati. Quest’ultimo è inoltre collocato in posizione verticale lasciando quindi ampio spazio alla ventilazione naturale. Una scelta che, unita anche a specifiche prese d’aria, permette di avere un’ottimo raffreddamento. Si ha quindi una panoramica completa di tutta la zona con un colpo d’occhio veloce.

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Tutti gli sportelli dispongono di comodo pistoncini a gas

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L’impianto idraulico è un Bosch Rexroth da 260 l/min a 350 Bar
Attenzione ai dettagli
Sulla destra della torretta è presente un grande sportello che dà accesso al serbatoio e alla bocchetta di rifornimento dell’AdBlue. Quest’ultima ha un’intelligente vaschetta di raccolta dove, in caso di rovesciamento accidentale del liquido, non permette di sporcare ovunque. Raccoglie inoltre anche i cristalli che si formano dopo l’essiccazione mantenendo pulito il contesto. Un accorgimento che denota attenzione verso i dettagli.
Sotto questo grande cofano, che al di sopra forma la scala di accesso alla torretta, c’è spazio anche per la centralina di ingrassaggio automatico e per i servocomandi idraulici. Il distributore è invece collocato subito a lato, in posizione accessibile e immediatamente ispezionabile dietro al castello del braccio.
Il serbatoio del gasolio è invece collocato subito dietro al cinematismo di sollevamento della cabina. Una sistemazione che deriva sempre dagli escavatori, sia gommati che cingolati, e che nel caso di macchine con cabina fissa rappresenta un bel volano isolante tra la cabina stessa e gli organi meccanici. L’aspirazione dell’aria con il suo filtro, infine, è collocata sostanzialmente a centro torretta, lontana dalle fonti di polvere più frequenti.

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L’ampio sportello laterale fornisce un comodo e rapido accesso. Pregevole la vaschetta di raccolta per i rabbocchi di AdBlue che concentra le eventuali cristallizzazioni per una semplice pulizia periodica

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La disposizione degli organi meccanici facilita il controllo e la manutenzione

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Il layout tiene conto di molti utili dettagli
La macchina in azione
Il nuovo ATLAS 200MH Blue che lavora nel centro di raccolta della “Salerno Pulita” si occupa sia dello smistamento della plastica in arrivo, effettuando una ulteriore prima separazione in base a criteri stabiliti, sia del carico dei mezzi. Questi ultimi portano infatti il materiale selezionato nei centri di riciclaggio che si occuperanno di ridare nuova vita al materiale.
Le operazioni di svolgono quindi in una prima fase di accastamento, in coppia con una pala gommata, a cui fa seguito il carico dei mezzi maxi volume da cumuli specifici in base alla destinazione.
In entrambi i contesti il 200MH Blue lavora con un polipo, originale ATLAS, a cinque valve con elementi di protezione dei cilindri idraulici di apertura e chiusura. L’aspetto maggiormente apprezzato dall’operatore, dopo un anno di utilizzo, è la maneggevolezza della macchina. Un mezzo compatto ma dalle prestazioni elevate la cui impostazione idraulica consente di sfruttare al massimo delle potenzialità. Il tempo di ciclo, soprattutto nel carico dei mezzi dove è richiesta anche precisione operativa, è molto rapido. In meno di cinque minuti il 200MH Blue carica infatti un veicolo maxi volume effettuando anche la compattazione del materiale all’interno per massimizzare lo spazio disponibile.

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Il 200MH Blue si sta dimostrando la macchina più equilibrata in questa specifica applicazione