Syn Trac non poteva che arrivare dall’Austria. Quel paese in cui il mercato è disposto a spendere per avere macchine specializzate che, spesso, vivono a cavallo fra agricoltura e costruzioni.

Non è quindi un caso se il costruttore austriaco abbia scelto come proprio motto “Infinite Possibilities”. Ossia possibilità infinite. Un sottotitolo che Syn Trac ha scelto di porre a completamento del proprio logo. Che è composto da un fiore con quattro petali speculari a mo’ di infinito e che rappresenta perfettamente la sua filosofia. Linea guida con cui è stato sviluppato il suo mezzo di punta. Stiamo parlando di un trattore isodiametrico votato alla versatilità totale e in grado di adattarsi ai diversi contesti di utilizzo. Con la possibilità di diventare anche una terna o un sollevatore telescopico.

Dalla sede di Bad Goisern, in Alta Austria, questa macchina nasce con l’intento di assecondare la pluralità di esigenze e di compiti che caratterizzano sia le imprese agricole contemporanee, sia le aziende di lavroi pubblici.

Syn Trac è un mezzo molto adatto al settore forestale

SYN TRAC

L’ambito forestale è uno di quelli in cui il mezzo austriaco dimostra la sua innata polivalenza

Syn Trac, tante funzioni

Una pluralità di funzioni che vanno dalla manutenzione delle strade al trasporto. Senza trascurare, ovviamente, l’impiego di attrezzi dedicati direttamente installabili sul Syn Trac. Questo avviene grazie a un sistema di attacco/stacco frontale e posteriore completamente automatizzato e simmetrico. La sua attivazione avviene infatti con il tocco di un semplice pulsante in cabina. Da qui in poi il sistema disaccoppia l’impianto idraulico, l’impianto pneumatico, l’albero cardanico, l’impianto elettrico e il software dall’attrezzo in poco meno di un minuto. Senza richiedere l’ausilio dell’operatore che rimane sempre comodamente seduto nella cabina.

Attacco e stacco degli attrezzi avviene senza mai abbandonare il posto guida del Syn Trac

SYN TRAC

La gestione degli attrezzi avviene sempre dal posto guida, compreso lo stacco e attacco

Se parliamo di multifunzionalità, quindi, Syn Trac entra di diritto in questo grande mondo in continua espansione. Il costruttore ha indirizzato le energie sia di grandi produttori che di start-up. Lo dimostrano, per esempio, il trattore pesante elettrico e autonomo Sesam 2 di John Deere, caratterizzato da una cabina “sganciabile” dal corpo macchina. Oppure il NEXAT-Systemtraktor, un colosso scomponibile in grado di lavorare su ampie superfici che vinto, tra l’altro, l’ambitissimo “Agritechnica Innovation Gold Award”.

Syn Trac, tecnologia Tatra e Caterpillar

Con una larghezza di 2.550 mm, un’altezza di 3.400 mm, una lunghezza di 4.700 mm e un passo di 3.300 mm, il Syn Trac porta in dote un sistema di assali Tatra. Caratterizzati fra le altre cose da sospensioni indipendenti e una sospensione idropneumatica per il comfort dell’operatore.

La manovrabilità si unisce inoltre alla flessibilità di utilizzo. Gli assi sterzanti anteriori e posteriori aumentano ulteriormente le “infinite” possibilità di accoppiamento. Il raggio di sterzata è di 4,5 m e la trazione integrale permanente 4×4 è dotata di differenziali longitudinali e trasversali.

Se però si vuole optare per la configurazione con il rimorchio le possibilità si sprecano con delle combinazioni 4×4+2 o 6×6.

La tecnologia Tatra permette al Syn Trac una mobilità senza pari

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Tatra e Caterpillar sono le tecnologie utilizzate da Syn Trac

La motorizzazione Stage V da 9.3 litri è installata direttamente sotto la cabina. Da qui deriva la non usuale forma del Syn Trac. Un cuore “nobil” in quanto abbiamo il 6 cilindri Caterpillar CAT C9.3B in grado di sprigionare 420 cv e una coppia massima di 1.900 Nm a 1400 giri/minuto.

Variazione continua

Il cambio CVT e la trasmissione idromeccanica garantiscono due regimi di velocità. Uno più lento e compreso in un range tra 0 e 60 km/h. Ed un altro più veloce che spazia fra 0 e 80 km/h.

La polivalenza è il must del mezzo austriaco

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Le configurazioni possibili sono molteplici e tutte legate a impieghi agricoli e lavori pubblici

L’impianto idraulico standard dispone di 180 l/min a 210 bar. Ma in opzione è anche disponibile una versione fino a 360 l/min. Il Syn Trac include poi un impianto Load Sensing con rilevamento del carico da 180 l/min e 250 bar con 6 valvole a doppio effetto da 120 l/min sul sistema di aggancio anteriore e posteriore. Il contenuto del serbatoio dell’olio idraulico è di 120 litri. Quello per gasolio è di 420 litri con altri 35 litri di AdBlue. Si tratta di valori che garantiscono un’ampia autonomia operativa al mezzo.

Syn Trac dispone di 420 cv dati dal motore Caterpillar C9.3B

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Prestazioni e polivalenza sono alla base del mezzo austriaco che dispone di ben 420 cv

La sicurezza prima di tutto

La cabina è interamente vetrata e il posizionamento sopra il sistema propulsivo garantisce una visibilità maggiorata rispetto ai classici trattori. Questo consente una visione costante dei sistemi di aggancio/sgancio automatizzato degli attrezzi. La colonna dello sterzo è regolabile in tre direzioni e il sedile del conducente, che può essere ruotato, è disponibile in due versioni.

La prima è con schienale alto e l’altra con schienale ribassato. Stessa cosa anche per il sedile del passeggero. Dal lato infotainment di bordo ci sono due pannelli operativi. Il primo è da 7″ e il secondo da 12”. Completano il quadro una radio con lettore CD, USB e Bluetooth con possibilità di utilizzare il vivavoce.

La polivalenza del Syn Trac si rivela fondamentale in moltissime applicazioni

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La sicurezza operativa è il primo obiettivo del mezzo polivalente costruito in Austria

Di serie è presente sistema di climatizzazione automatico. In opzione – ma forse dovrebbe essere di serie visto il target della macchina – è disponibile anche il sistema di riscaldamento per specchietti retrovisori e parabrezza. In sostanza ci sono caratteristiche di grande maneggevolezza e visibilità che, unite all’automazione della gestione degli attrezzi, aumentano la sicurezza operativa.

Sicurezza che è – di fatto – il punto centrale attorno a cui è stato sviluppato il mezzo multifunzione austriaco.

La polivalenza è pienamente dimostrata dal numero di configurazioni possibili

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L’ambito applicativo spazia dall’agricoltura per arrivare fino ai lavori pubblici

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