Samoter, UNACEA e CER (Centro Europa Ricerche) hanno fornito i dati ufficiali di mercato fino a maggio 2022. Un periodo dinamico nonostante le turbolenze internazionali. Una conferma del generale andamento sia della nostra industria nazionale, sia del mercato delle costruzioni.

Infatti Samoter ha comunicato che le importazioni di macchine e attrezzature per costruzioni, tra gennaio e maggio 2022, hanno superato gli 870 milioni di euro. Si tratta quindi di una crescita del 63% rispetto allo stesso periodo del 2021.

I numeri generali forniscono alcune categorie merceologiche interessate dalla crescita maggiore. Si parla quindi un’andamento positivo delle importazioni che ha visto le macchine per la perforazione segnare un +200%. Seguite dalle macchine stradali con un +78,5%. Al terzo posto si collocano le macchine per la preparazione degli inerti con il +60%. Le macchine movimento terra segnano un import del +58%. Seguite dalle gru a torre con il +33%. Infine arrivano le macchine per il calcestruzzo con il +22%.

Le esportazioni

Non solo import ma anche export. Il dato positivo interessa anche le industrie nazionali che segnano un +6,5% su base annua. Un dato percentuale che, tradotto in cifre, raggiunge 1,2 miliardi di euro. La produzione italiana di settore copre infatti l’intera gamma di prodotto e rimane una delle maggiormente apprezzate. Un riconoscimento globale che si distingue sia per qualità, sia per lo stile e l’inconfondibile design.

Anche in questo caso i dati numerici delle esportazioni segnano in modo significativo alcune categorie specifiche. Abbiamo quindi un +36% fatto segnare dalle macchine stradali. Al secondo posto si collocano le macchine per la preparazione degli inerti con il dato del +10%. Le macchine per la perforazione, una delle eccellenze italiane con aziende globalmente apprezzate, fa segnare il +8%. Al quarto posto si piazzano le macchine e attrezzature per il movimento terra con il +5%. Le gru a torre chiudono la classifica con un aumento dell’export del +2,5%. È rimasto invece stabile l’export di macchine per il calcestruzzo dove il forte aumento della domanda interna ha assorbito gran parte della produzione nazionale.

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La fotograzie dei singoli mercati scattata da Samoter

Fra i vari mercati è molto interessante il focus di Samoter e UNACEA sui dati CER. La principale destinazione di riferimento del nostro export rimane l’Europa occidentale. In questi mercati l’export di settore è aumentato complessivamente segnando un +9%. Arrivano a ruota tutta l’Europa centro-orientale e la Turchia. Questa macro area ha segnato un interessante +6%.

Il made in Italy ha sempre affascinato il Nord America. Non solo nel campo della moda e dell’automotive ma anche nel movimento terra. Nel nostro settore si conferma quindi il mercato extra UE che assorbe la maggior parte delle esportazioni italiane di settore. Abbiamo infatti segnato una crescita del 43%. Calano invece in modo significativo le esportazioni verso la Cina con un -55% e verso l’India con il segno -27%. Diminuzione segnata anche a casua dell’attuale situazione geopolitica.

Nel complesso, quindi, la bilancia commerciale di settore rimane in positivo per oltre 343 milioni di euro pur calando del 43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che va visto anche alla luce della forte domanda interna che continua sia per soddisfare le richieste non ancora soddisfatte, sia per i nuovi ordinativi.

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