Komatsu è un costruttore che i più giovani faticano ad inquadrare fra quelli che hanno segnato la storia delle pale cingolate. Eppure il marchio del “Piccolo Abete Verde” ha una storia incredibile alle proprie spalle. Siamo andati a Cuneo, nella sede dedicata alle macchine usate “Premium Used” della Massucco T., per vedere da vicino l’ultimo modello di pala cingolata prodotto dal marchio giapponese.

Dotata di trasmissione idrostatica a controllo elettronico, la D66S-1 si era uniformata all’architettura con motore posteriore diffusa da Caterpillar ma di fatto inaugurata a fine anni ’60 e inizio anni ’70 da Deutz e JCB. Prima di lei Komatsu aveva continuato con le sue macchine convenzionali dotate di trasmissione Power-Shift e motore anteriore. Ma con la particolarità di aver adottato, già in tempi non sospetti, il carro oscillante.

La D66S-1 ha, per l’appunto, segnato la fine della presenza del marchio in questa specifica tipologia di macchine. Arrivata in un momento in cui le vendite stavano ormai inesorabilmente calando, aveva “scontato” il fatto di non far parte di una vera e propria gamma di pale idrostatiche. Cosa che aveva invece favorito, ovviamente, Caterpillar e l’unione di altri due grandi competitor come Liebherr e John Deere. Questi ultimi condividevano infatti la propria gamma. E lo hanno fatto fino a pochi anni fa quando il brand nord americano ha intrapreso una strada tutta sua.

La Komatsu D66S-1 è una pala cingolata molto rara

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Abbiamo visto di persona la D66S-1 presso la sede di Cuneo della Massucco T. nella zona dedicata alle macchine usate.

Motore Komatsu e trasmissione HST

Entriamo subito nel “cuore” della macchina con il motore. Stiamo parlando di un Komatsu SAD110. Si tratta di un sei cilindri da 7.130 cc turbocompresso con aftercooler. Alessaggio e corsa sono rispettivamente di 110 x 125 mm. Quasi un “quadro”, quindi, cercando di equilibrare briosità con elasticità. La potenza è di 119 kW (160 cv) a 2.100 giri/min. La coppia massima è invece di 686 Nm a soli 1.450 giri/min. L’ideale, quindi, per sfruttare al massimo l’elasticità con la possibilità di dosare in modo preciso l’utilizzo della trasmissione idrostatica.

Il motore Komatsu fornisce 160 cv alla D66S-1

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Il motore SAD110 è un sei cilindri da 7.130 cc turbocompresso con aftercooler. La potenza è di 119 kW (160 cv) a 2.100 giri/min mentre la coppia massima è di 686 Nm a soli 1.450 giri/min.

HST, Hydrostatic System Transmission

E’ la HST, acronimo di Hydrostatic System Transmission, di Komatsu. Il controllo è completamente elettronico per consentire ai due motori idraulici indipendenti di mantenere sempre il carico operativo ottimale in base alle effettive condizioni di lavoro. Tenendo conto che il peso operativo, con cabina e ripper, è di 19.140 kg, si ha una forza di trazione pari a 22.400 kg.

La velocità massima, sia in marcia avanti che indietro, è di 10,2 km/h. L’idraulica di trasferimento comprende due pompe indipendenti a portata variabile che alimentano, a loro volta, un motore idraulico. La pressione operativa è di 420 bar permettendo quindi di lavorare in condizioni difficili con elevate capacità di disimpegno. Il controllo del senso di marcia avviene con leva con corsa ad “U” dotata di controllo di precisione.

L’impianto frenante agisce sia in modo negativo sui motori di traslazione, sia tramite pedale centrale che blocca la macchina nelle situazioni più complesse. I due pedali laterali controllano in invece la direzione di lavoro e permettono la controrotazione, destra o sinistra, quando sono premuti a fine corsa.

La leva di comando della trasmissione idrostatica della D66S-1 ha una corsa ad "U"

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Il controllo della trasmissione avviene con la leva con corsa ad “U” che permette di dosare in modo millimetrico l’avanzamento della macchina.

Sterzo e freni della D66S-1 si comandano con i tre pedali anteriori

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I due pedali esterni comandano i due cingoli con la controrotazione destra e sinistra premendoli fino a fine corsa. Quello centrale aziona il freno.

Idraulica da vera pala cingolata old-fashion

L’impianto idraulico che comanda i movimenti di braccio, benna e ripper funziona tramite due pompe a portata fissa per complessivi 259 l/min ad una pressione di lavoro di 210 bar. Un’impostazione convenzionale per l’epoca che è stata “smorzata” nel suo comportamento “ruvido” da un comando monoleva leggero e che permette di dosare bene i movimenti.

La forza di strappo a disposizione è di 16.450 kg con un carico statico di ribaltamento di 13.545 kg. Due valori molto elevati soprattutto se rapportati al peso operativo della macchina. La capacità della benna standard per impieghi generali è di 2,1 metri cubi.

La Komatsu D66S-1 ha una forza di strappo di 16.450 kg

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La forza di strappo a disposizione è di 16.450 kg con un carico statico di ribaltamento di 13.545 kg.

La Komatsu D66S-1 è anche dotata di ripper posteriore

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Il ripper posteriore è azionato da due cilindri ed ha una struttura che consente impieghi HD.

Komatsu D66S-1, io sono leggenda

La macchina che abbiamo visto da vicino nei piazzali della Massucco T. è di fatto una vera perla rara. Il costruttore giapponese costruì infatti pochi esemplari di questo modello e le poche in circolazione che godono di buona salute sono veramente rare. Si tratta di una vera e propria “leggenda vivente” che mise in mostra la voglia di Komatsu di proporre al mercato una valida alternativa alle pale cingolate idrostatiche Caterpillar.

L’impostazione con l’architettura dotata di motore posteriore, braccio con cinematismo a “Z” e cabina centrale con elevata visibilità è di fatto quella che nel tempo si è consolidata a livello globale.

La Komatsu D66S-1 adotta un'architettura con motore posteriore e braccio con cinematismo a "Z"

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L’impostazione con l’architettura dotata di motore posteriore, braccio con cinematismo a “Z” e cabina centrale con elevata visibilità è quella che si è consolidata a livello globale.

Un posto guida da “vero palista”

Il posto guida della D66S-1 è perfettamente in linea con la tendenza del periodo. Molto acciaio in vista, cruscotto elettronico e analogico collocato sulla destra, comandi benna e ripper sulla destra. Acceleratore e comando trasmissione sono invece sulla sinistra. La rumorosità interna dichiarata è pari a 85 dB(A) il che significa che per garantire sicurezza, produttività e comfort, il rumore deve essere ridotto al di sotto degli 80 dB(A). I datori di lavoro devono quindi fornire otoprotettori adeguati secondo la normativa vigente.

Al di sopra degli 85 db(A) gli otoprotettori devono essere indossati obbligatoriamente da parte dell’operatore. Operando sulla soglia limite è quindi meglio utilizzarli. Anche perché il piacevole sound del motore, con il caratteristico sibilo della turbina, è comunque avvertibile in modo forse anche più piacevole e “filtrato” dai classici rumori legati alle vibrazioni.

Komatsu aveva proposto la sua D66S-1 come macchina alternativa alle pale cingolate Caterpillar

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L’impostazione interna della cabina rientra perfettamente nei canoni del periodo storico per una pala cingolata.

Komatsu ha utilizzato un layou cabina collaudato

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Il cruscotto digitale e analogico è collocato sulla destra con un layout classico per macchine di questo tipo. La pressione sonora interna è di 85 dB(A).

La cabina della D66S-1 rientra nei parametri di comfort del periodo

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La visibilità è molto buona a 360 ed è ottima anteriormente.

Le due leve per comandare benna, braccio e ripper della Komatsu D66S-1

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A sinistra la leva multifunzione che comanda braccio e benna. A destra quella per abbassare e alzare il ripper.

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