Hitachi è un costruttore che, in Europa, non scopre mai le proprie carte fino in fondo. Rispetto ad altri competitor nipponici, infatti, non commercializza ovunque le proprie soluzioni speciali. Come ad esempio le macchine ASTACO, acronimo di Advanced System with Twin Arm for Complex Operation.

Si tratta di escavatori dotati di due bracci che, ogni tanto, fanno la propria comparsa in alcun post social con l’apprezzamento dei professionisti e la denigrazione di chi, invece, ha ben saldo un paraocchi in testa.

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Il primo prototipo di queste macchine risale al lontano 2005 con un modello basato su un escavatore idraulico dotato di due bracci. Si trattava di un mezzo della classe midi con un peso operativo indicativo di circa 10 tonnellate caratterizzato dalla cabina centrale e dai due bracci montati ai vertici destro e sinistro della torretta. Ovviamente con tanto di brandeggio e comandi ad hoc. Il compito dei due bracci è stato chiaro fin da subito: uno serve per tenere in sicurezza un elemento e l’altro per frantumarlo o tagliarlo.

L'impiego degli Hitachi ASTACO nelle demolizioni è usuale in Giappone

Hitachi ASTACO

Le macchine ASTACO sono state pensate per affrontare demolizioni e situazioni complesse

Pensato per le situazioni complesse

Una macchina che Hitachi ha pensato per operare in situazioni complesse come, ad esempio, l’intervento in caso di terremoti. La presenza dei due bracci permette infatti di operare con una maggiore precisione seguendo il fondamentale principio delle “due braccia e due mani”.

La commercializzazione sul mercato è avvenuta ufficialmente nel 2012 con il modello ZX135TF-3. La base è quindi l’apprezzato escavatore Hitachi ZX135US-3 che presenta una struttura del tutto simile a quella della macchina standard. Braccio centrale, quindi, con doppio cilindro di sollevamento e pinza idraulica a cui si aggiunge un secondo braccio montato sul vertice anteriore sinistro della torretta.

Tutto sommato una soluzione non lontana dalla macchina standard in cui il braccio principale ha il compito più gravoso di sostenere in modo fermo il pezzo da rimuovere e quello secondario, invece, deve ridurne la dimensione. Oppure lavorare per rimuovere e mettere da parte altri elementi.

Il concept Hitachi ASTACO è presente sul mercato da lungo tempo

Hitachi ASTACO

Uno dei modelli più piccoli si basa su un midi da 8,5 tonnellate di peso operativo

Hitachi ASTACO, dalla complessità alla routine quotidiana

Ovvio che, come spesso succede, dalla complessità si passi poi alla routine. E non è un caso se queste macchine abbiano trovato la loro applicazione più diffusa nell’ambito del recycling. Come ad esempio nello smontaggio di mezzi rottamati oppure nelle demolizioni speciali. Dove le due braccia sono oggettivamente molto comode.

Lo ZX450 mentre si preparava allo show

Hitachi ASTACO

Lo ZX450 della Nabekai mentre si preparava alla performance televisiva

La Nabekai, una delle più importanti imprese di demolizioni giapponesi, si è fatta espressamente costruire un mezzo Hitachi ASTACO sulla base di un escavatore molto più grande del modello di serie ZX135TF-3. Stiamo infatti parlando di uno ZX450 che è divenuto il popolare protagonista televisivo di un gioco di precisione.

La precisione di guida dello ZX450 Hitachi ASTACO è stata evidenziata

Hitachi ASTACO

Un momento dello show televisivo

Un momento dello show in cui lo ZX450 della Nabekai è stato protagonista

Hitachi ASTACO

Un momento dello show televisivo

La macchina, condotta dal suo operatore, ha infatti servito un pasto ad un tavolo collocato al primo piano di un ristorante. Una sorta di sfida alla “Scommettiamo che…” in cui l’escavatore da oltre 50 tonnellate di peso operativo si è calato nei panni di un cameriere sui generis. Dimostrando estrema precisione ma, non dimentichiamolo, mettendo in luce le grandi doti sia dell’operatore, sia di questo particolare concetto di macchina.

Nabekai è una grande impresa di demolizioni che utilizza le macchine Hitachi ASTACO

Hitachi ASTACO

Lo ZX450 della Nabekai ha messo in luce grandi doti di cameriere sui generis

Dal 2005 al 2018, il concetto Hitachi ASTACO è cresciuto nel tempo

Dal primo modello del 2005, fino all’ultimo concept del 2018, il concetto ASTACO è cresciuto nel tempo fino ad arrivare molto vicino, nella sua ultima versione, agli escavatori multiterreno. I cosiddetti “ragni”.

Fermo restando infatti il modello ZX135TF-3 presente nella gamma Hitachi, l’ultima versione del concept del 2018 è dotata di un carro con quattro cingoli indipendenti installati su bracci in grado di livellare l’escavatore in qualsiasi condizione operativa.

Lo ZX135TF-3 è in commercio dal 2012 come macchina speciale di Hitachi

Hitachi ASTACO

Lo ZX135FT-3 è in commercio dal 2012

L'ultima versione dell'Hitachi ASTACO è dotata di quattro cingoli multiterreno

Hitachi ASTACO

Lo sviluppo delle macchine ASTACO continua ancora oggi con interessanti varianti

Una macchina in grado di muoversi agevolmente su terreni molto scoscesi o irregolari mantenendo sempre la torretta in piano. Hitachi ha infatti voluto studiare l’evoluzione tecnica e applicativa di questo interessante mezzo poco usuale per capire ulteriori sviluppi futuri.

Nei fatti le macchine ASTACO sono molto diffuse in Giappone, unico paese in cui, per ora, sono commercializzate. Con aziende di riferimento come la Nabekai che, nel proprio parco macchine le impiegano quotidianamente. Con buona pace di coloro che, forse dopo un’analisi superficiale, le indicano come “inutili” o “ridicole”.

Hitachi ha sviluppato il concetto ASTACO con ulteriori varianti

Hitachi ASTACO

L’ultimo concept ASTACO sviluppato nel 2018

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