CASE lancia dalla finestra i miniescavatori Hyundai e fa rientrare dal portone i gommati made in Corea.

E’ infatti di poco fa l’annuncio del costruttore dell’Aquila di Mare dell’arrivo di una gamma di escavatori gommati costruiti dal competitor. I “nuovi” modelli faranno parte della gamma E-Series a fianco dei modelli cingolati made in Sumitomo con motore FPT. Quattro macchine, per la precisione, con un quinto modello più grande che si unirà in futuro alla gamma.

CASE si presenta così nuovamente sul mercato degli escavatori gommati dopo esserne uscita per non aver aggiornato le motorizzazioni della propria precedente gamma. Macchine che derivavano da quei gioielli tecnologici di scuola O&K che il “costruttore” non ha nuovamente saputo o voluto valorizzare e sviluppare. Un atteggiamento già visto nel passato e che, probabilmente, fa ormai parte del DNA della dirigenza di questa divisione di CNH.

Potrebbe interessarti

Un accordo con un big-competitor

Si tratta quindi di un accordo di fornitura esistente con Hyundai Construction Equipment. Non parliamo quindi di “pizza e fichi” ma di uno dei più agguerriti competitor a livello globale. Un costruttore che, dopo l’acquisizione della divisione movimento terra di Doosan, ha oggi nelle proprie mani diverse tecnologie di primo livello. Tecnologie che in Europa, soprattutto con la rete distributiva costruita nel tempo, gli permettono di essere un “soggetto pericoloso” proprio per la stessa CASE.

Abbiamo già parlato delle diverse “mosse strategiche” portate avanti dal settore construction di CNH Industrial. Anche questa volta sembra proprio che al bivio si sia deciso di imboccare la strada che porterà ulteriore fieno in cascina nelle casse di un diretto concorrente. Con buona pace per la rete vendita che si troverà con un prodotto identico ad un concorrente considerato spesso meno blasonato ma, probabilmente, con un prezzo di vendita superiore. Una visione commerciale lungimirante e vincente.

Sembra quasi che, a voler pensare male, qualcuno a Torino lo faccia apposta a voler favorire i concorrenti. Soprattutto quando in casa si avrebbe tutta la possibilità per sviluppare tecnologie proprietarie. Come nel caso dei gommati O&K che diventano l’ennesima occasione persa. C’è un proverbio piemontese, che traduco volentieri in italiano, che recita “Una fragola in bocca ad un asino”. Sono sicuro che molti, a Torino, capiranno.

Hyundai fornirà i propri escavatori gommati a CASE

Case Construction

Il costruttore, dopo aver buttato dalla finestra i mini Hyundai, fa rientrare dal portone gli escavatori gommati coreani.

I nuovi gommati di CASE

La “nuova” gamma includerà i modelli convenzionali WX140E e WX160E insieme ai due WX155E SR e WX175E SR dotati di torretta short-radius. In futuro arriverà il convenzionale WX210E.

Sulla validità delle macchine c’è ben poco da dire. Oggi Hyundai è uno dei maggiori competitor a livello mondiale. L’acquisizione di Doosan porterà ulteriore plus tecnologico e la gestione del marchio avverrà a breve con il lancio di un nuovo brand, che darà proseguo e sviluppo alle macchine in essere. I due marchi quindi avranno una propria precisa identità salvo qualche piccola sovrapposizione come con i dumper articolati. Ma si tratta di un mercato molto di nicchia.

Per il resto, per chi volesse sapere le caratteristiche delle “nuove” macchine è sufficiente andare sul sito di Hyundai CE. Qui è infatti possibile consultare le schede tecniche delle macchine omologhe che, fra le altre cose, mantengono le stesse sigle numeriche.

Gli allestimenti proposti da CASE sono quindi identici a quelli che già oggi commercializza Hyundai. Tutti i modelli saranno quindi disponibili sia con bracci mono che triplice. Eccezion fatta per il WX175E SR disponibile solo con braccio triplice. Sono inoltre disponibili lame anteriori e/o posteriori e stabilizzatori anteriori e/o posteriori con tutte le possibili combinazioni.

Alla base della gamma c'è il modello CASE WX140E

Case Construction

Il modello WX140E si colloca alla base della “nuova gamma” ed è identico allo Hyundai HW140A.

Perseverare diabolicum

Avevo già ampiamente espresso il mio parere in merito alle “strategie” che hanno la propria “testa” a Torino. Il movimento terra di CNH Industrial, dopo aver buttato al vento le tecnologie di costruttori primari entrati nell’orbita del Gruppo, si affida nuovamente ad un competitor per macchine fondamentali come gli escavatori gommati.

Da un lato bisogna sicuramente fare i complimenti alla dirigenza di Hyundai Construction Equipment. Non è da tutti, infatti, essere fra i player del settore più agguerriti e farsi pagare da un competitor per fornirgli delle macchine. Cosa già successa con i miniescavatori che, a onor del vero, non erano nemmeno fra i prodotti più “brillanti” del costruttore coreano.

La strategia del disintegrare un patrimonio tecnologico di valore, quindi, continua. Aspettiamo, e lo abbiamo scritto nel momento in cui l’accordo è stato siglato e annunciato, di vedere cosa succederà in futuro con Sampierana.

Mio nonno materno diceva sempre che “chi nasce quadrato non muore rotondo”. La mia insegnante di latino invece sottolineava sempre che se “errare humanum est, perseverare diabolicum”. Visto che Torino è considerata la città della magia nera penso che, in effetti, qualcosa di diabolico ci sia veramente.

Potrebbe interessarti

In primo piano

Articoli correlati