Blend Plants ha fornito a Baudino Group due impianti mobili Seventy ed un silos orizzontale S032. Stiamo parlando di una delle realtà in maggiore crescita nel settore delle costruzioni piemontesi. L’azienda di Pianfei, in provincia di Cuneo, impiega infatti queste macchine per il completo riuso della materia prima seconda proveniente dai suoi impianti di riciclo. Con una visione che punta alla massima qualità.

Che la provincia di Cuneo sia terra di imprenditori e di aziende all’avanguardia è cosa nota. Non è un caso se la “Provincia Granda” sia l’unica, in Italia, a non aver risentito della fortissima crisi innescata nel 2008 dal crollo di Leman Brohters con un continuo e costante aumento del reddito medio pro-capite. In piena controtendenza rispetto a tutto il resto del paese. In questo territorio albergano diverse aziende estremamente solide e con una forte vocazione al “saper fare”.

Blend Plants ha fornito a Baudino Group due Seventy ed un silos orizzonale S032

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I due impianti Seventy sono coadiuvati dal silos orizzontale S032

La scelta di una famiglia dedita alle costruzioni

La famiglia Baudino è sicuramente fra queste con un Gruppo di imprese, giunte oggi alla terza generazione, che copre la completa filiera nel settore delle costruzioni. Dal trasporto, all’esecuzione di opere impiantistiche specialistiche passando per le costruzioni generali, il movimento terra, le demolizioni, il riciclo dei materiali e le opere in calcestruzzo armato. Dove queste ultime prevedono anche la lavorazione dei ferri di armatura con uno stabilimento espressamente dedicato.

La vocazione per l’innovazione è profondamente radicata nel DNA aziendale con Gabriele Baudino, ultima generazione attiva in famiglia, che ha fortemente trainato la nascita di nuove attività negli ultimi anni. Soprattutto nella filiera delle demolizioni e del riciclo grazie a forti e intelligenti investimenti in impianti di ultima generazione e nell’organizzazione di una filiera fortemente orientata alla qualità finale del materiale.

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La visione della famiglia Baudino è sempre stata orientata agli investimenti in nuove tecnologie

Gli impianti Blend Plants in una visione di lungo periodo

Le scelte operative di Baudino Group sono chiaramente orientate ad una visione di lungo periodo. L’arrivo dei due impianti Blend Plants Seventy nel parco aziendale è infatti frutto di un’attenta programmazione legata ai lavori aziendali. Ma anche agli importanti investimenti nel ciclo di recupero e selezione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Con la produzione di una materia prima seconda di altissima qualità prodotta nella piattaforma autorizzata di recupero di Cava Belvedere. Di proprietà aziendale, è infatti organizzata in modo da separare in maniera scrupolosa i diversi materiali in ingresso.

La scelta di inviare al recupero differenziato i rifiuti provenienti dalla demolizione dei manufatti composti da solo calcestruzzo è il primo passo verso una filiera di qualità. Gabriele Baudino, 25 anni e tanta voglia di mettersi in gioco e di strutturare l’impresa verso il futuro, ci ha spiegato le specifiche scelte aziendali “Ci stiamo indirizzando verso un percorso di alta qualità sia dei materiali derivanti dal riciclo, sia dei manufatti che possiamo produrre con questi materiali. L’obiettivo è di posizionarci un modo competitivo nel mercato del riciclo effettuando una fortissima selezione in modo da controllare la filiera già nelle delicate fasi di ingresso”.

BAUDINO GROUP effettua una produzione altamente qualitativa di aggregati riciclati

BAUDINO GROUP

Il primo obiettivo aziendale è la qualità in ogni fase operativa di ogni singola lavorazione

Il riciclo dei materiali con il criterio dell’alta qualità

E continua “Crediamo fortemente nel potenziale della filiera del riciclo dei materiali. Le difficoltà normative sono evidenti a tutti gli addetti ai lavori. La difficoltà di farsi riconoscere un valore di mercato che sia proporzionale ai costi che si sostengono nel corretto recupero dei materiali è altrettanto evidente. Anche in questo caso, però, la gestione dell’intera filiera rappresenta la strada maestra. Richiede ovviamente un impegno aziendale importante. Sia da un punto di vista degli investimenti, sia da un punto di vista organizzativo e gestionale. L’arrivo dei due impianti Blend Plants Seventy rientra in questa specifica scelta di sviluppo”.

Baudino Group è una realtà molto attenta al livello qualitativo della materia prima seconda

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La selezione dei materiali in ingresso porta l’azienda piemontese verso un elevato livello qualitativo

Dalla demolizione al manufatto

L’impiego diretto della materia prima seconda rappresenta infatti un modo concreto per controllare la filiera di recupero. Da questo punto di vista le scelte aziendali di Baudino Group vanno in due direzioni specifiche ben definite. Gabriele Baudino ce le spiega in modo chiaro “I due impianti Blend Plants Seventy hanno compiti differenti e fra loro complementari. Uno è costantemente a bordo di un automezzo cava-cantiere a quattro assi. Opera infatti nei diversi cantieri aziendali per la produzione in situ dei conglomerati cementizi. Li confezioniamo con la nostra materia prima seconda e li usiamo, ovviamente, per impieghi non strutturali. Anche se da questo punto di vista stiamo effettuando delle sperimentazioni grazie alla selezione accurata dei materiali in ingresso. La normativa prevede oggi un impiego in una percentuale massima del 20%. Stiamo lavorando per riuscire ad ottenere materiali in grado di soddisfare le prestazioni richieste”.

I due Blend Plants Seventy sono fondamentali per Baudino Group

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L’organizzazione dei cantieri aziendali ha guadagnato in efficienza con l’arrivo dei due impianti Seventy

La produzione con i casseri Betonblock

Continua Gabriele “L’altro impianto è invece collocato nella nostra sede in modo permanente. E’ però trasportabile altrove a seconda della necessità e può funzionare senza nessun veicolo grazie al motore di bordo. Il suo compito è principalmente quello di produrre conglomerati per la costruzione di manufatti prefabbricati con le casseforme della Betonblock. Abbiamo infatti effettuato delle analisi di mercato che ci hanno condotti alla decisione di dotarci di casseforme con specifiche misure. Produciamo piccoli manufatti prefabbricati con finiture superficiali di vario tipo. Dalla pietra faccia a vista fino a moduli con recinzioni incorporate. Manufatti che vendiamo o che utilizziamo direttamente per l’esecuzione di lavori di sistemazione di versanti, costruzioni edili, sistemazioni ambientali, lavori stradali e fluviali. In questo modo, come anticipato, gestiamo in modo completo il ciclo di recupero dei materiali”.

Blend Plants commercializza in Italia i casseri della Betonblock

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Baudino Group punta anche alla produzione di elementi prefabbricati con i casseri della Betonblock

La produzione degli elementi prefabbricati avviene con i casseri Betonblock

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La produzione degli elementi prefabbricati avviene in una zona produttiva all’interno della sede principale dell’azienda

I casseri Betonblock permettono di avere una forte integrazione fra i diversi elementi

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La produzione spazia dai classici elementi con facce lisce per muri ad incastro fino a manufatti più complessi con diverse misure

Con l'impianto Blend Plants sono prodotti anche blocchi con rivestimenti faccia a vista

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Fra i manufatti prodotti da Baudino Group anche elementi con differenti misure e rivestimenti in pietra faccia a vista. Altri elementi prevedono le recinzioni metalliche già integrate

Il cantiere “snello” fra difficoltà e opportunità

La visione di Baudino Group è comune a quella di altre realtà, più o meno grandi, che operano nel settore e vogliono gestire le difficoltà insite nel recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione. Sottolinea infatti Gabriele Baudino “La circolarità dei materiali è una strada virtuosa che andrebbe seguita sempre di più. E’ un cammino fra difficoltà e opportunità. Da un lato i costi di lavorazione che non sempre sono capiti dal mercato. Dall’altro la assoluta necessità di recuperare del materiale che diversamente andrebbe perso e diventerebbe un serio problema. Da un lato un quadro normativo complesso e spesso controverso. Dall’altra un’opinione pubblica che capisce la necessità del recupero. Anche se forse bisognerebbe agire proprio sulla sensibilizzazione relativa ai costi di lavorazione. In molti persistono nel luogo comune che “recuperato” sia sinonimo di “povero” o “economico”. Quando invece è spesso il contrario”.

I materiali in ingresso sono accuratamente selezionati da Baudino Group

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La ricerca delle massima qualità investe in modo diretto anche la filiera del recupero dei materiali

Le opportunità

“Ciò non toglie però che vi siano delle opportunità” ribadisce Gabriele Baudino “operando all’interno della filiera dall’inizio alla fine. Esattamente come stiamo facendo noi per specifica scelta aziendale. I diversi tipi di prodotti che produciamo nella piattaforma di recupero di Cava Belvedere hanno destinazioni differenti a seconda dei lavori. Dai classici rilevati fino, appunto, ai manufatti prefabbricati. Non dimentichiamo ovviamente i sottofondi ed i misti cementati. Questi ultimi sono sempre più importanti nell’uso della materia prima seconda. Stiamo inoltre lavorando per l’uso degli aggregati riciclati nei conglomerati cementizi strutturali. Un percorso che, in prospettiva, ci interessa e che stiamo percorrendo per ora curando in modo attento la selezione nella piattaforma di recupero, la produzione degli aggregati riciclati e il loro successivo impiego”.

Gli impianti Seventy della Blend Plants permettono di ridurre i tempi di esecuzione

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L’impiego delle Seventy avviene in cantieri di ogni genere con un aumento dell’efficienza aziendale ed il netto taglio dei tempi di esecuzione

La presenza a GIC 2024

Si tratta di un modo di pensare che distingue questa realtà piemontese e che con la terza generazione ha trovato un nuovo e ulteriore impulso positivo. Ci spiega infatti Gabriele Baudino “Abbiamo deciso di essere presenti al GIC 2024 nel mese di aprile dove metteremo in evidenza tutta la nostra filiera produttiva. Dai manufatti fino alla capacità di gestire cantieri complessi. I due impianti Blend Plants Seventy sono funzionali a questi obiettivi. Abbiamo anche investito in un silos orizzontale per il cemento. Ci siamo ovviamente rivolti sempre a Blend Plants e ci siamo orientati sul modello S032 individuandolo come quello maggiormente confacente alle nostre necessità logistiche”.

Continua “Saremo presenti al GIC proprio con una delle due Seventy e con i casseri della Betonblock. Vogliamo infatti evidenziare la nostra capacità di fare “filiera corta” e al contempo proporre i nostri prodotti ad un mercato allargato. La nostra esperienza nei trasporti con una delle società del Gruppo ci permette infatti di saper valutare in modo attento la logistica e la convenienza commerciale operando anche su lunghe distanze. Si tratta di un altro importante aspetto di controllo della filiera che implica circolarità produttiva e razionalizzazione delle risorse”.

Gli impianti Blend Plants sono commercializzati dal concessionario SLIM

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La vendita è stata seguita dal concessionario SLIM che ha curato anche la consegna e la formazione del personale

Ad ampio respiro

Termina Gabriele Baudino “La nostra azienda è sempre stata fortemente orientata ad una gestione ottimizzata dei cantieri. L’attenzione verso l’economia circolare è un segno concreto a cui fanno seguito i nostri investimenti più recenti indirizzati in questa direzione. Non solo gli impianti della Blend Plants, a cui ci siamo avvicinati grazie alla SLIM, concessionario di zona, che si è dimostrata una struttura preparata e attenta alle nostre esigenze. Ma abbiamo anche rinnovato tutti gli impianti mobili per la selezione e lavorazione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Investimenti importanti che però ci permettono di entrare in un circuito operativo virtuoso che, nel nord ovest, avrà un fortissimo impulso. Soprattutto con i grandi lavori di riqualificazione dell’Autostrada A6 Torino-Savona. Alcuni lotti sono già in fase di esecuzione mentre altri sono in fase di partenza”.

BAUDINO GROUP

Arrivata alla terza generazione, l’azienda di Pianfei (Cn) opera in diversi contesti ad alta specializzazione

Baudino Group è la somma di tre aziende che sono arrivate alla terza generazione attiva.

. Baudino Trasporti
. Baudino Emilio
. Cava Belvedere

Tre mission specifiche ma alla base sempre la stessa filosofia operativa. Ossia una grande attenzione al cliente, alle sue esigenze e alla qualità del servizio. Si tratta di tre asset operativi che sono fra loro complementari e dove ogni realtà ha una forte specializzazione e può operare anche al servizio delle altre.

La Baudino Emilio si occupa di costruzioni generali con una forte vocazione anche verso lavori specializzati come le opere in calcestruzzo armato, l’impiantistica, le opere di urbanizzazione e le demolizioni di edifici e infrastrutture. L’operatività nel settore infrastrutturale prevede anche l’esecuzione di lavori stradali e autostradali.

La Baudino Trasporti ha allargato la propria attività dalla logistica degli inerti ai trasporti speciali su tratte internazionali. Non solo con rotte quotidiane verso la vicina Francia ma anche verso Belgio, Germania, Regno Unito e Olanda.

A completare il quadro vi è la Cava Belvedere Srl. Fondamentale nella gestione complessiva del Gruppo in quanto comprende l’attività di produzione degli aggregati riciclati che compongono la materia prima seconda. Si tratta infatti di un’attività estrattiva pluridecennale dove alla storica estrazione di argilla e materiali inerti si è affiancata quella del recupero di rifiuti grazie all’acquisizione di un centro esistente che è stato completamente rilanciato.
Blend Plants punta da sempre all'efficienza operativa dei propri impianti

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Le prossime misure legate alla TRANSIZIONE 5.0 vanno nella direzione del risparmio energetico e dell’efficientamento delle risorse. Due punti di forza degli impianti bresciani

BLEND PLANTS E L’ECONOMIA CIRCOLARE
CONCRETEZZA E VISIONE FUTURA IN OTTICA DI TRANSIZIONE 5.0

Gli impianti Blend Plants si sono distinti fin da subito per la loro flessibilità che ha consentito di essere operativi su più fronti. Non solo per la produzione di conglomerati cementizi ma anche per quelli bituminosi a freddo. O anche come macchina di servizio per la stesa in trincea di inerti o aggregati riciclati.

Una vocazione verso l’efficienza che gli impianti bresciani hanno sempre messo in evidenza in modo chiaro con soluzioni dove le diverse forme di alimentazione hanno sempre convissuto grazie ad una progettazione ad hoc. A parità di produzione le macchine della Blend Plants si distinguono per il basso assorbimento di potenza grazie ad una attenta gestione di ogni singolo elemento in azione. A partire dai nastri per arrivare ai mescolatori in continuo.

Questo ha permesso di ridurre le potenze installate con diversi vantaggi sia da un punto di vista dei costi di gestione, sia della semplificazione complessiva di tutta la macchina. Un percorso di continuo efficientamento energetico che vede oggi gli impianti dell’azienda italiana collocarsi in pole-position per quanto riguarda il passaggio ad un modello energetico efficiente.

Stiamo parlando della TRANSIZIONE 5.0 che vedrà il biennio 2024/2026 al centro di agevolazioni fiscali per le imprese che investiranno in attività digitali, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e formazione del personale e che riusciranno a ridurre il consumo di energia finale di almeno il 3%. Oppure nel risparmio energetico dei processi di almeno il 5%.

La volontà è di promuovere la transizione dei processi produttivi verso un modello più efficiente per arrivare ad avere un risparmio significativo di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel consumo di energia finale proprio nel periodo 2024/2026.

Si tratta di un processo appena avviato con l'approvazione, il 26 febbraio 2024, da parte del Governo del Decreto che stabilisce tutti i parametri che le aziende devono rispettare.

Quindi i tempi stabiliti dal RePowerEU, che prevedano l'approvazione del testo entro marzo 2024, sono stati rispettati. L'iter delle concessioni delle risorse avverrà entro giugno 2026. Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.

Gli investimenti saranno sia nei beni strumentali che in formazione dei lavoratori.

Nonostante il comunicato stampa del Ministero - consultabile a QUESTO LINK - riporti che "Alle aziende verrà concesso un credito d'imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell'impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione" in realtà rispetto alle agevolazioni 4.0 vi sono procedure differenti.

Infatti non si utilizza il credito d’imposta direttamente in dichiarazione ma bisogna presentare domanda al ministero delle Imprese e del Made in Italy il quale darà un via libera in base alla disponibilità di risorse.

Si tratta comunque di un’ulteriore opportunità di svecchiamento per le aziende e di un altro importante tassello di ammodernamento del tessuto produttivo italiano.

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