VOLVO CE. Il player svedese rivede la sua presenza in Cina vendendo le quote di SDLG
VOLVO CE ha annunciato la vendita della sua quota azionaria, pari a circa il 70%, di SDLG. Una scelta che si basa su un cambio di strategia del costruttore che mira a segmenti specifici nella stessa Cina e ad una differente programmazione industriale. Ma sembra molto una mossa, insieme ad altre, che pone le basi per una possibile appetibilità sul mercato.

VOLVO CE ha firmato un contratto per la vendita della sua partecipazione in SDLG, acronimo di Shandong Lingong Construction Machinery Co., con sede in Cina. La vendita è ad un fondo detenuto in prevalenza dal Gruppo Lingong (LGG). Alla base di questa decisione vi è la volontà di Volvo CE di puntare a segmenti di clientela specifici in Cina. Oltre a questo il costruttore vuole rafforzare l’utilizzo dell’ecosistema produttivo cinese.
In estrema sintesi l’azione del costruttore si concretizza in:
- Vendita dell’intera quota del 70% delle azioni di SDLG ad un fondo posseduto prevalentemente dal proprietario di minoranza di SDLG. Ossia a LGG
- Concentrarsi sull’offerta di prodotti e servizi premium a marchio Volvo a segmenti di clienti mirati in Cina
- Utilizzare il suo sistema in Cina come centro di produzione al servizio sia del mercato interno che di quello estero
- Continuare a rafforzare il Jinan Technology Center (JTC) nel Global Technology System per massimizzare le opportunità di sviluppo dei prodotti in Cina anche per il resto del mondo.
Volvo CE e SDLG. Una storia iniziata nel 2006
Nel 2006, Volvo CE ha acquisito una quota di maggioranza di SDLG insieme a LGG come azionista di minoranza. L’investimento strategico ha permesso al costruttore di accedere all’importante mercato interno cinese delle macchine movimento terra. La collaborazione con SDLG si è rivelata proficua. Ma nonostante questo, per ragioni strategiche, i due player ritengono che sarebbe reciprocamente vantaggioso perseguire strategie commerciali indipendenti. Hanno quindi concordato che un fondo detenuto prevalentemente da LGG acquisirà tutta la proprietà delle azioni Volvo in SDLG.
Melker Jernberg, responsabile di Volvo CE, afferma infatti “SDLG ci ha servito bene dal 2006. Tuttavia, con la crescente concorrenza e la necessità di passare a nuove tecnologie e rafforzare l’interazione con i clienti, dobbiamo rifocalizzarci. La Cina rimane un mercato importante per noi e puntiamo a capitalizzare le nostre opportunità concentrandoci su soluzioni sostenibili in segmenti mirati. Intendiamo anche sfruttare l’eccellente sistema industriale cinese”.
Prodotti e servizi premium per segmenti mirati
Volvo CE manterrà il suo focus strategico sulla leadership nello sviluppo di soluzioni sostenibili per il settore movimento terra in Cina. In particolare concentrandosi su segmenti chiave come l’estrazione mineraria, le cave, gli aggregati e le infrastrutture pesanti. Questo ponendo particolare attenzione sulla fornitura di soluzioni personalizzate e complete che rispondano alle esigenze specifiche dei clienti. Al contempo, però, sviluppando una roadmap distributiva sostenibile e adatta al contesto altamente competitivo.
Utilizzare il sistema industriale in Cina come centro di produzione al servizio sia del mercato nazionale che di quello estero
Le attività di Volvo in Cina fungono quindi da centro di produzione competitivo a livello globale servendo sia il mercato nazionale, sia quello estero. Per sfruttare i vantaggi in termini di qualità e costi offerti dal competitivo contesto industriale cinese, Volvo CE gestisce infatti uno stabilimento di produzione di escavatori a Shanghai dal 2002. Ha inoltre recentemente annunciato l’apertura di nuove linee di produzione. In futuro, la Cina rimarrà una componente cruciale della catena del valore aziendale ed una base per numerosi fornitori.
Jinan Technology Center. Massimizzare le opportunità di sviluppo in Cina per tutto il mondo
Un elemento chiave della strategia di Volvo CE in Cina è il rafforzamento del Jinan Technology Center (JTC). Una scelta che si colloca nell’ampio Global Technology System di Volvo CE per promuovere l’innovazione e la collaborazione su scala globale. Una visione che implica la proprietà delle tecnologie e la definizione di un’architettura comune da utilizzare in tutto il mondo. Il Gruppo Volvo venderà le sue azioni in SDLG per 8 miliardi di corone svedesi e la chiusura è prevista per la seconda metà del 2025. Ovviamente in base alle approvazioni normative e ad altre eventuali condizioni.

Cosa ne penso
Costantino Radis
Dopo i bilanci non lusinghieri del 2024 dove Volvo CE ha accusato un -16% globale rispetto all’anno precedente, ci sono sempre più “rumors” di un possibile interesse da parte del Cervo. L’ultima mossa va nella direzione di una maggiore appetibilità sul mercato?
I bilanci 2024 di Volvo CE, a livello globale, hanno fatto segnare un -16% (con alcuni mercati che, per il marchio, sono letteralmente sprofondati). Dopo lo scorporo della sezione movimento terra, la vendita di ABG ad Ammann e la cessione delle proprie quote in SDLG al Gruppo Lingong, il player svedese sta compiendo tutti i passi tipici che, normalmente, fanno intravedere la volontà di essere disponibili ad accordi di mercato.
I rumors di corridoio parlano di una lunga serie di mosse, da parte di Volvo CE, che sono quelle tipiche di quando un’azienda si prepara ad “essere disponibile” sul mercato. Lo scorporo della divisione movimento terra, la vendita di ABG ad Ammann e ora la cessione delle quote all’interno di SDLG al socio Lingong sembrano chiarire le voci insistenti di un interesse da parte di John Deere verso una qualche forma di collaborazione e/o acquisto. Voci che, soprattutto oltre frontiera, circolano parecchio e di cui ho avuto ulteriore conferma parlando con alcuni vertici di un noto player coreano in un mio recente viaggio di lavoro.
Anche le recenti presentazioni dei nuovi prodotti, più simili a dei restyling che non a vere e proprie innovazioni, sembrano un’altra mossa verso un maquillage che porta a “farsi belli” per essere maggiormente interessanti.
D’altronde la continua e insistente visione legata all’elettrificazione, senza poi in effetti ottenere risultati concreti sul mercato, è un altro segno di un’azienda che probabilmente sta cercando la propria anima. A fronte infatti di oltre 600 macchine elettrificate vendute da LiuGong al colosso Holcim, Volvo per ora ha confuso abbastanza le acque senza un’effettiva presenza sul campo se non molti annunci e la volontà di puntare, per le macchine compatte, solo sull’azionamento elettrico.
Vedremo se queste voci insistenti e che giungono da più direzioni saranno effettivamente giustificate. Soprattutto in questa fase storica di profonde rivisitazioni strategiche dove l’arrivo in massa sui mercati occidentali dei costruttori cinesi sta obbligando i “big” (o presunti tali) a rivedere completamente le proprie strategie. Spesso anche in balìa di una dirigenza, a tutti i livelli, fortemente impreparata e con una visione da “premium brand” (senza effettivamente esserlo) che è dannosa per il marchio e per sé stessi. Senza dare ascolto al mercato, infatti, non si va da nessuna parte.