Sicurezza e macchine. Un tema quanto mai controverso. Siamo infatti consapevoli che la causa degli incidenti sul lavoro non sia legata solo al loro impiego in cantiere. Ma quando quando questo avviene gli esiti sono spesso disastrosi. Alla base ci sono molteplici cause che portano a un quadro statistico inquietante basato su numeri che collocano il nostro paese in coda fra quelli dell’Unione Europea.

I dati ufficiali INAIL del primo trimestre 2022 forniscono infatti una situazione inquietante.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel primo trimestre 2022 sono state 194.106, in aumento del 50,9% rispetto alle 128.671 dello stesso periodo del 2021 e del 48,3% rispetto alle 130.905 di gennaio-marzo 2020.

L’aumento che emerge dal confronto tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +72,9% (da 51.550 a 89.130 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +36,1% (da 77.121 a 104.976).

Le denunce con esito mortale presentate all’INAIL nel primo trimestre 2022 sono state 189, quattro in più rispetto alle 185 del primo trimestre del 2021 e 23 in più rispetto alle 166 dello stesso periodo 2020.

L’incremento rilevato tra i primi trimestri del 2021 e del 2022 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali sono passati da 14 a 24, mentre quella maschile scende da 171 a 165.

Fra i settori maggiormente interessati ci sono, ovviamente, quello industriale e quello delle costruzioni.

La mancanza di sicurezza nell’uso delle macchine

Le macchine sono spesso protagoniste degli incidenti più gravi e con esito peggiore. Per motivazioni che spaziano da una formazione insufficiente, quando non del tutto assente, fino alla scelta di soluzioni tecnologiche inadeguate ai lavori da svolgere.

La scelta stessa di un mezzo o di un’attrezzatura è infatti spesso guidata non tanto dai contenuti ma dal semplice prezzo di acquisto. Senza valutare correttamente tutte le implicazioni riguardanti l’effettivo impiego in termini di sicurezza, efficienza e ritorno economico.

Un caso emblematico sono, ad esempio, gli attacchi rapidi. Protagonisti negli ultimi mesi di incidenti mortali a causa del distacco della benna. Mettendo sul banco degli imputati un’intera categoria di attrezzature dove, in realtà, occorre fare dei chiari distinguo.

Oppure il lavoro in quota dove la formazione e un corretto approccio alle problematiche sono un elemento fondamentale per la riduzione degli incidenti.

Senza contare gli incidenti da investimento laddove ci sono dei cicli produttivi importanti che vedono l’uso di pale gommate e impianti che lavorano in sinergia. E dove sistemi di sicurezza e monitoraggio del ciclo di lavoro permettono di avere sotto controllo elementi organizzativi cruciali che permettono di ridurre i rischi connessi.

Ne parliamo con degli esperti

In questo nostro primo incontro, a cui ne seguiranno altri su diverse tematiche, ne parliamo con un gruppo di esperti di rilievo. Con Matteo Artioli, titolare della Vimatek e Consigliere di UNACEA, affronteremo il quadro normativo europeo che, spesso, non è sempre così chiaro. Dubbi, interpretazioni, tempi di entrata in vigore delle norme sono elementi contro cui costruttori e importatori si confrontano e spesso scontrano. Marco Prosperi, Direttore di ASSODIMI/ASSONOLO, ci spiegherà il punto di vista dei noleggiatori e di chi opera con le proprie macchine nel mercato del noleggio. Facendosi carico di aspetti normativi spesso border-line in cui la professionalità degli utilizzatori, ben anche attestata dai corsi di formazione, non sempre è realmente efficace.

Maurizio Quaranta, Delegato per l’Italia e Coordinatore dei Progetti Internazionali di IPAF, si occupa di formazione nell’ambito dei lavori in quota con le PLE. Un settore dove ancora oggi c’è molta ignoranza e incertezza. E dove la apparente semplicità di utilizzo delle piattaforme porta a sottovalutare aspetti fondamentali da un punto di vista della sicurezza. Marco Villa, Direttore Commerciale di CGT, ci porterà invece la testimonianza di un importatore che affronta quotidiniamente tutte queste problematiche. Con l’obiettivo di fornire al mercato delle soluzioni che siano efficienti, sicure e in linea con le normative. Anche sviluppando in house sistemi di controllo e sicurezza che vadano al di là di quanto gli stessi costruttori propongono.

Gli ospiti

  • Matteo Artioli – Titolare della Vimatek e Consigliere di UNACEA
  • Marco Prosperi – Direttore ASSODIMI/ASSONOLO
  • Maurizio Quaranta – Delegato per l’Italia e Coordinatore dei Progetti Internazionali di IPAF
  • Marco Villa – Direttore Commerciale CGT – Compagnia Generale Trattori

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