Samoter 2023 si è appena concluso e non mancano, come sempre, le polemiche sterili. Da un lato chi sostiene che si sarebbe potuto fare di più e meglio. Dall’altra i nostalgici che rimpiangono la presenza delle mega macchine che, nel nostro mercato, sono ormai cosa rara se non unica. Infine chi lo ha definito “dignitoso”. A mio avviso sulla base di analisi superficiali “mordi e fuggi”. Forse il modo peggiore per valutare una fiera carica di significati come quella di quest’anno.

La mia carica di Presidente del Samoter Innovation Award e del Premio Internazionale potrebbe implicare una visione di parte. Ed infatti la mia è esattamente questa. Una visione di parte che è pienamente consapevole dei grandi sforzi compiuti da tutta l’organizzazione per consentire di dare una svolta concreta alla kermesse veronese. Ma anche delle cose da migliorare per fare meglio in futuro.

Ma andiamo con ordine.

Samoter 2023 si è chiuso in modo positivo

Samoter 2023

Quarantimila operatori da 91 paesi. Sono pochi o sono tanti?

Ho letto in questi giorni commenti e articoli velenosi in merito ai presunti dati “trionfalistici” che Samoter avrebbe inserito nel comunicato stampa di chiusura della fiera.

Sinceramente non ho visto nessun trionfalismo se non una comunicazione abbastanza asettica sul numero di visitatori, sul numero di espositori (che comunque si conosceva già prima che iniziasse la fiera) e sui paesi di provenienza. Con i pareri soddisfatti e che guardano al futuro con ottimismo da parte dei vertici di Veronafiere. Ma penso sia normale, soprattutto alla luce di una fiera che ha colto nel segno e ha permesso agli espositori di avere un feedback in termini di contatti e accordi commerciali.

Il Samoter è stato dunque visitato da quarantamila operatori professionali. Sono pochi o sono tanti? L’ultima edizione che ha avuto luogo era stata quella del 2017 con 84mila visitatori. Ma cadeva in concomitanza sempre con Asphaltica e con Transpotec. Quest’ultimo aveva contribuito in modo determinante al numero di ingressi e chi aveva partecipato all’evento, tenendo conto dell’edizione difficoltosa del 2014, ricorda sicuramente come le macchine movimento terra avessero un po’ sofferto. Ma con clima estremamente positivo di rilancio e positività. Già allora, comunque, le polemiche non erano mancate.

Il cantiere digitale è stato molto apprezzato

Samoter 2023

Dal 2020 al 2023, una crescita di consapevolezza

Nel frattempo il settore delle costruzioni si è pienamente ripreso e l’edizione 2020 si preannunciava decisamente interessante con la partecipazione anche di marchi che, in seguito, non hanno però confermato la loro presenza. Ma come tutti ben sappiamo la pandemia del Covid 19 ha rimescolato le carte in modo pesante annullando l’edizione del Samoter e rimandando l’appuntamento a quest’anno. Con il Bauma che ha avuto luogo solo pochi mesi fa. Elemento strategico non da poco. A cui si è aggiunto Conexpo, già in programma da tempo, con il doppio impegno ravvicinato di molti espositori. Ma questo non ha impedito loro di essere presenti a Samoter. E non solo aziende italiane.

La tecnologia vista a Samoter è stata molto interessante

Samoter 2023

L’Italia nel frattempo ha confermato la sua grande capacità di saper gestire le emergenze e il nostro paese ha segnato crescite che non si registravano dagli anni ’80. Con tutti i pro e i contro di situazioni di questo tipo. Ma che ha generato una situazione positiva di mercato che, agevolazioni fiscali a parte, sta ancora continuando. Unacea fotografa infatti un primo trimestre che segna un +5,5% che, se confermato, diventa gestibile e positivo sotto tutti i punti di vista.

Il Samoter 2023 si inserisce in questo contesto con la prova del nove della conta dei visitatori tenendo anche conto che Asphaltica, fiera gemellata del settore stradale, aveva avuto comunque luogo nel 2021. Con tutto quello che ne consegue in termini di novità di prodotto e interesse da parte degli addetti ai lavori.

Samoter ha messo in luce molti scambi commerciali

Samoter 2023

A Samoter quarantamila operatori specializzati non sono pochi

Quarantamila visitatori, quindi, non sono affatto pochi. Soprattutto se focalizzati verso un settore specifico. E’ inoltre chiaramente emerso che il settore del trasporto non costituisce un valore aggiunto per le imprese professionali del movimento terra e della demolizione. Settore che trova palcoscenici differenti rispetto alle fiere di settore legate alle costruzioni. Anche a Bauma avevamo colto chiari segnali di questo genere con una presenza degli autocarri in forte calo. Complice anche l’edizione autunnale dello IAA 2022.

Digitalizzazione come mantra

Non è infatti un caso che, con un progetto legato alle tecnologie e alla digitalizzazione, ossia dove le aziende possono realmente generare valore aggiunto, un protagonista del mercato come CGT abbia accettato la scommessa. Partecipando senza macchine con la consapevolezza di potersi concentrare insieme ai clienti su processi e tecnologie. Aprendo quindi una strada che è quella della digitalizzazione e dove le macchine sono strumenti variabili nell’agire quotidiano delle aziende. Si aprono quindi molteplici strade dove il distributore diventa un vero e proprio partner e dove il controllo di gestione è l’elemento discriminante per l’andamento aziendale.

La tecnologia digitale è stata il centro del Samoter Lab

Samoter 2023

Nulla di nuovo sotto il sole. Avrebbe sempre dovuto essere così ma la consapevolezza di questi aspetti non è spesso evidente all’interno della media realtà italiana che opera nel nostro settore. Ma sul numero di visitatori tornerò in seguito. Anche tenuto conto del fondamentale rapporto fra espositori e contatti commerciali.

Più di un espositore ha evidenziato come, rispetto ad un fiera mondiale e “fuori formato” come Bauma, i reali contatti commerciali siano stati sicuramente inferiori. Ma in rapporto al numero di visitatori si attestano su valori più alti. Siamo mediamente su un rapporto del 40% in meno e non di dieci volte in meno come ci si dovebbe invece attendere in base alla dimensione e al numero di operatori.

La guida a distanza è stata al centro dell'attenzione di CGT

Samoter 2023

La valorizzazione del sistema Italia

L’altro aspetto fondamentale sono il numero di espositori. Samoter ha fatto segnare 536 aziende di cui 115 dall’estero. Ricordiamo che l’Italia è un paese protagonista nel settore. Soprattutto da un punto di vista delle attrezzature e dei componenti. A Bauma siamo sempre il secondo paese espositore, per numero di aziende, dopo la Germania. Mediamente la nostra presenza si attesta intorno ai 550/600 espositori. A Samoter era quindi rappresentato in modo evidente un sistema produttivo che dice la sua e fa da scuola in tutto il mondo.

Ci mancano i grandi costruttori di macchine ma sappiamo tutti come siano andate le cose.

Ebbene, come dicevo il nostro sistema nazionale ha dato ampia dimostrazione di essere presente e strutturato. Con la stessa CGT che, ben anche importatore del marchio Caterpillar, fa comunque parte di un Gruppo italiano che opera a livello internazionale e occupa 3.400 dipendenti a fronte di un fatturato di 1,5 miliardi di euro. Con presenze operative in Spagna, Portogallo, Penisola Balcanica e Benelux.

Gli scambi commerciali sono stati numerosi

Samoter 2023

Si poteva fare di più?

Sono emerse critiche da parte di qualche collega in merito al fatto che si sarebbe potuto fare di più. Che le difficoltà legate alla digitalizzazione e alla tecnologia delle imprese non sono state messe in rilievo ma si è parlato solamente di fatti positivi. Nulla di più falso. Tutti gli attori di questo processo di cambiamento, che ha visto in Samoter la prima vera sfida internazionale su questi temi, hanno messo in evidenza le difficoltà e le strategie per combatterle.

La necessità di formazione è stata evidenziata da tutti gli espositori che avevano qualcosa di concreto da raccontare. Dal costruttore di attrezzature all’azienda di servizi digitali. Tutti hanno evidenziato come la tecnologia sia la strada fondamentale per consentire alle imprese di aumentare la marginalità. In ogni fase del processo. Partendo quindi dall’attrezzatura più efficiente per arrivare infine alla digitalizzazione del cantiere. Ma tutto questo richiede conoscenza da parte dell’operatore. Conoscenza che richiede formazione.

Samoter Lab e il Cantiere Digitale

Non è un caso infatti che il Samoter Lab ed il Cantiere Digitale siano stati i due fulcri della manifestazione. La possibilità di vedere in azione la tecnologia e di poterla approfondire sono occasioni che altrove non ci sono. Nemmeno a Bauma. Qui c’è stata una collaborazione fra aziende per “fare cultura del cantiere” che altrove non si è ancora vista. Chi afferma il contrario o ha visto un’altra fiera oppure non sa di cosa si stia parlando. Mettendo quindi in luce una forte incompetenza a fronte di una presunta volontà di fare informazione.

I costruttori cinesi hanno animato Samoter

Samoter 2023

A Samoter non c’erano le grandi macchine. Ma c’era la tecnologia

E’ vero. Non c’erano le grandi macchine. Anche perché il mercato, che piaccia o meno, è fatto di piccole macchine. Ed i costruttori questo lo sanno molto bene. Nel nostro paese siamo ormai vicini al 60% delle vendite formate da miniescavatori. A livello globale si sale al 70%. Sono numeri che fanno paura e che dovrebbero far riflettere.

Se costruttori come MB Cruscher, tanto per fare un nome, hanno presentato in anteprima mondiale cinque nuove attrezzature prevalentemente indirizzate ai midi escavatori ci sarà un perché. Ebbene, la fiera è la fotografia di un mercato e quello italiano è esattamente quello che si è visto a Samoter.

L'area esterna è stata frequentata in modo costante

Samoter 2023

Chi sa fare fa, chi non sa fare critica

C’erano in compenso una miriade di soluzioni tecnologiche che, però, richiedono intelligenza, attenzione e spirito di osservazione. Che sono poi le qualità dei bravi imprenditori che sanno come far crescere la propria azienda e come investire in strumenti corretti. Quegli imprenditori che nei social sono ammirati ma che, quando dicono che investono in tecnologia, sono giudicati dei “folli” da chi invece usa un vecchio miniescavatore ma viene al Samoter pretendendo di vedere degli escavatori da miniera davanti a cui farsi un selfie.

Ce ne faremo una ragione. Le critiche di queste persone, tutto sommato, sono anche comprensibili nel loro modo di essere e di vedere il mondo.

Invece, quelle di alcuni colleghi/e che si sono lanciati con livore nei confronti di una fiera oggettivamente positiva e che ha dato inizio ad una nuova consapevolezza del nostro settore penso siano fuori luogo. Forse c’è un po’ di invidia per non essere parte di un progetto così complesso e articolato. Forse perché, in realtà, non hanno compreso a fondo i contenuti di una manifestazione decisamente differente rispetto al passato.

La tecnologia elettrica è stata al centro dell'attenzione di Samoter

Samoter 2023

Cosa ne penso

Costantino Radis

SAMOTER 2023. UN LAVORO DI SQUADRA PER L’ITALIA E IL NOSTRO SISTEMA PRODUTTIVO.

A fronte del livore di chi ha voluto sminuire i risultati oggettivamente positivi di Samoter 2023 mi sento invece in dovere di ringraziare il gruppo di lavoro che ha operato per la riuscita della manifestazione. Ognuno ha lavorato per mettere in evidenza la capacità di un sistema produttivo nazionale che è composto da eccellenze di primo piano. Forse, invece di criticare con acredine e senza una effettiva ragione, si dovrebbe pensare a quanto di positivo l’Italia rappresenti per il nostro settore.

Samoter 2023 ha chiuso i battenti con oltre 40mila visitatori provenienti da 91 nazioni con Germania, Spagna e Francia ai primi tre posti. E con presenze che hanno fatto segnare arrivi anche da Asia, Africa e Sud America. Gli espositori sono stati 536 con 115 esteri provenienti da 23 paesi differenti.

E' stata inoltre la fiera del ritorno ufficiale di player come CGT e Hitachi. Aziende che hanno aderito ad un'idea dove tecnologia e valore aggiunto sono state al centro del processo.

Il Cantiere Digitale ha dato una svolta che, fino ad ora, non si era mai vista prima in nessun'altra manifestazione globale. E' stato bravissimo Roberto Tonon che, personalmente, non riesco proprio a vedere come un competitor ma come un caro amico di cui ho profonda stima. Sarà un po' per la mia indole che non mi porta ad essere invidioso degli altri. E sarà anche che noi della "Vado e Torno" siamo abituati a collaborare con altri editori su iniziative congiunte dove si valorizzi il sistema.

Sono stato felice di poter ospitare aziende e relatori di livello nell'area forum da cui sono scaturiti dibattiti che, mi hanno riferito, sono stati interessanti e seguiti. Con i ragazzi della regìa che sono stati preziosi, professionali e ci hanno fornito un supporto encomiabile.

Mi sono particolarmente emozionato quando in Simex mi hanno chiesto di moderare il loro interessantissimo convegno sulla tecnologia ART 1000 che, fra le altre cose, è stata premiata al Samoter Innovation Award.

Abbiamo parlato di digitalizzazione dei processi di cantiere e di controllo di gestione. Di attrezzature e innovazione. Con aziende come MB Crusher e Mantovanibenne che hanno utilizzato la vetrina di Samoter come anteprima mondiale per alcuni prodotti inediti.

E' andata in scena tutta quell'Italia produttiva di alto livello composta da aziende che spesso sono esse stesse sinonimo delle macchine che pensano e costruiscono.

Tutto questo è stato possibile grazie a tutto il team del Samoter con Sara Quotti Tubi, Valentina Ferronato, Sandra Trentini, Francesca Pelliccia, Ivana Ruppi, Emanuela Stifano e Giuliana Bassan.

Si tratta di un "sistema" che si è prodigato per fare bene. Sicuramente ci sono delle sbavature da sistemare. Ma solo chi non fa nulla non sbaglia mai. E alla luce dei risultati comunicati dalle stesse aziende gli obiettivi della manifestazione sono stati ampiamente raggiunti.

Le critiche le lasciamo invece a chi non ha voluto, o saputo, mettersi in gioco. A chi pretende di discettare su un settore che, a quanto pare, non conosce così a fondo. Anche perché quando qualcuno indica la luna, c'è sempre qualche stolto che, invece, guarda il dito.

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