Perlini non solo è tornata sul mercato con forte convinzione ma sta operando sul territorio con una rete vendita organizzata e strutturata. Dopo l’annuncio, qualche tempo fa, dell’ingresso di WR57 nella maglia distributiva italiana, è ora il momento della Massucco T. di Cuneo. Ed è proprio dal 1 giugno 2023 che la struttura di Cuneo è dealer della Perlini Dumpers per tutto il nord ovest e la Sardegna. Stiamo quindi parlando, nel dettaglio, di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia e, per l’appunto, Sardegna.

Una partnership di valore che vede Perlini affiancato sempre di più alla rete distributiva Hitachi. Per contro Massucco T., importatore anche dei dumper articolati della Bell, amplia la propria offerta approcciando le realtà specializzate di cave e miniere con soluzioni alternative.

Perlini, dal canto suo, continua la sua crescita con un’impostazione sempre più efficiente ed organizzata dedicandosi al proprio fondamentale ruolo di costruttore. Appoggiandosi dunque ad una rete vendita strutturata e focalizzata sul cliente finale.

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Massucco T. e Perlini, condivisione di valori

La nuova partnership fra le due realtà imprenditoriali italiane si basa su una precisa condivisione di valori. Entrambe, infatti, sono estremamente focalizzate sul cliente finale, sulle sue esigenze e sull’ascolto delle problematiche.

Da un lato le esigenze distributive legate al servizio e alla soluzione dei problemi operativi. Dall’altro quella di una visione di prodotto che incontri le possibilità di un mercato in forte evoluzione. Come nel caso, ad esempio, del nuovo DP265, presente sia a Bauma che a Samoter, nato dalle specifiche esigenze operative.

Si prospetta quindi una collaborazione basata su una identica visione del mercato e sulla capacità di saper rispondere alle concrete e specifiche esigenze delle importanti realtà estrattive, ma non solo, che operano sul territorio seguito dal dealer di Cuneo. Si tratta infatti di importanti cave che operano prevalentemente in territorio alpino e prealpino di cui il concessionario Hitachi ha saputo conquistare la fiducia. Sia con le macchine, ovviamente, ma soprattutto con i servizi e con il problem-solving quotidiano. Due strutture che, di conseguenza, si integrano fra loro in modo ottimale.

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