Perlini è stata pienamente rilanciata dopo l’acquisto da parte del Gruppo Cangialeoni. Il prestigioso marchio, che ha sede oggi a Gambellara (Vi), è stato infatti pienamente rinvigorito grazie ad un piano industriale concreto e ben strutturato.

Tanto da consentire ai dumper dal caratteristico colore bianco di essere nuovamente protagonisti nei cantieri di tutto il mondo. Un successo imprenditoriale che nasce dalla volontà della famiglia Cangialeoni di farsi interprete di un “made in Italy” dove il lavoro quotidiano è la base su cui costruire elementi concreti.

Purtroppo è di ieri la triste notizia della dipartita di Mauro Cangialeoni. Il fondatore del gruppo forlivese aveva 79 anni. La sua impronta imprenditoriale, ben chiara nei suoi collaboratori di fiducia, ha portato risultati che altri, probabilmente, difficilmente avrebbero raggiunto.

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Perlini e la visione “calvinista” di Mauro Cangialeoni

Il marchio veneto, dopo il fallimento aziendale, ha infatti vissuto momenti estremamente contrastanti. L’entrata nel Gruppo Cangialeoni è avvenuta quasi in sordina ma la visione concreta della realtà romagnola è stata vincente.

Mauro Cangialeoni, come molti industriali italiani di una certa generazione, aveva iniziato a lavorare a 12 anni. Dalla sua bottega di fabbro riuscì a costruire un Gruppo industriale composto da ben nove aziende. Dove, per chi frequenta il nostro ambiente, la Perlini e la Bartoletti sono sicuramente le più conosciute. Ma dove realtà come la GPS Engineering di Legnano rappresentano eccellenze di primo piano nel settore della meccanica di precisione e del powertrain.

La visione “calvinista” di Mauro Cangialeoni posizionava il lavoro davanti ad ogni cosa. Il Gruppo conta oggi più di 200 dipendenti in diversi stabilimenti italiani. Fra cui anche quello della Perlini di Gambellara.

Perlini deve la sua rinascita alla visione del Gruppo Cangialeoni

PERLINI

Mauro Cangialeoni (a destra) mentre viene premiato per la sua capacità imprenditoriale.

La “misura” prima di ogni cosa

Non è quindi un caso se la Perlini sia rinata in modo silenzioso ma efficace. Con il pieno rilancio e aggiornamento dei progetti storici e con l’arrivo di nuovi prodotti. Un percoso pensato prestando ascolto al mercato e alle esigenze delle imprese.

Mauro Cangialeoni amava ricordare i suoi passatempi sempre molto misurati. Le partite a carte con gli amici, il Cesena seguito allo stadio da tifoso abbonato, la passione per le piccole squadre di calcio della Romagna supportate economicamente.

Una visione che si ritrova pienamente ancora oggi nella Perlini, forse il marchio più importante fra quelli che ha concretamente fatto rinascere. Un modo di vedere che è proprio alla base del rinnovato successo di questa realtà italiana che torna da protagonista nei cantieri e nelle cave di tutto il mondo.

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