Tra i protagonisti dell’ultima edizione di GIS Expo figurava, senza dubbio, anche Magni. Alla fiera di Piacenza il costruttore emiliano giocava in casa. E ha deciso di fare le cose in grande. Al suo stand, infatti, erano due i mezzi a spiccare sugli altri. Fisicamente e metaforicamente. Stiamo parlando del nuovo modello rotativo RTH 8.51 e dell’innovativa versione elettrica del TH 3.6. In sostanza, una kermesse all’insegna dell’efficientamento operativo e della sostenibilità.

Partiamo dunque dal modello TH 8.51 con cui i progettisti Magni sono andati a ridefinire gli standard in termini di, capacità di sollevamento e versatilità d’impiego. Attraverso un’attenta ottimizzazione dei materiali e delle parti strutturali, i tecnici sono riusciti a mantenere dimensioni e peso analoghi al modello RTH 6.51, aumentando però la capacità massima di sollevamento di oltre 2.000 kg rendendolo, di fatto, il rotativo più alto al mondo.

Magni, per l’RTH 8.51 tre modalità e un solo obiettivo

L’RTH 8.51 è compatibile con oltre 60 accessori, progettati per coprire le esigenze di ogni settore, tra cui elenchiamo in maniera esemplificativa pannelli di rivestimento con manipolatore vacuum, manutenzione del verde con gli accessori tagliarami e operazioni speciali grazie a un’ampia gamma di soluzioni specifiche per ogni esigenza.

Per la prima volta in questo segmento, il nuovo RTH 8.51 integra le 3 modalità di sbraccio, già apprezzate su altri modelli della gamma. A partire dalla modalità M1 – Max Outreach Mode, che è lo standard su tutti i rotativi Magni e si distingue per il suo sistema di estensione sequenziale degli sfili, che avviene seguendo questa sequenza: inizialmente si estendono gli sfili finali, ovvero quelli più piccoli, mentre gli sfili più grandi vengono estesi per ultimi. Questa modalità di estensione ha il vantaggio di incrementare la distanza e la portata allo sbraccio orizzontale. Inoltre, permette di ottenere una maggiore portata alla massima altezza.

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Attraverso la razionalizzazione dei materiali e delle parti strutturali, i tecnici sono riusciti a mantenere dimensioni e peso analoghi al modello RTH 6.51, aumentando però la capacità massima di sollevamento

Una modalità per ogni esigenza

La modalità Max Capacity Mode (M2) di estensione del braccio degli RTH è una caratteristica avanzata presente sui modelli RTH 8.35, 8.39 e 8.46. Si distingue per il suo sistema di estensione degli sfili, che segue un ordine specifico: inizialmente si estendono gli le sezioni del braccio più grandi, mentre gli sfili più piccoli, vengono estesi per ultimi. Questa configurazione consente di ottimizzare la capacità di carico nelle prime fasi di estensione del braccio, permettendo così di avere una maggiore portata rispetto al sistema “Max Outreach Mode”.

E, infine, la modalità M3 – Full Power Mode con cui è possibile, quando si raggiunge la posizione di lavoro, lo sfilo e il rientro braccio per incrementare la capacità di carico e migliorare la stabilità operativa. Disponibile sui modelli RTH da 6 e 8 tonnellate, questa funzione consente in abbinamento agli argani o braccetti con argano Magni di avere prestazioni comparabili con le gru fuoristrada, in termini di capacità a parità sbraccio. Questa modalità consente di bloccare il movimento di sfilo del braccio, riducendo così l’impatto delle forze dinamiche generate dall’attrito sulle catene.

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Cuore pulsante di questo modello elettrico è la batteria a 350V che alimenta una corrente ottimizzata a 29A, la dissipazione termica si riduce fino a 9 volte rispetto agli standard di mercato.

La novità elettrica

Caratterizzato da una portata massima di 3 tonnellate, il TH 3.6 E unisce dimensioni compatte, massima versatilità e un’alimentazione elettrica ad alta efficienza. Destinato al settore edile e logistico, grazie al suo design ribassato, è ideale per gli spazi ristretti, aree chiuse e i cantieri più sensibili al rumore ed alle emissioni. Elemento cruciale di questo sollevatore è la batteria a 350V che alimenta una corrente ottimizzata a 29A, la dissipazione termica si riduce fino a 9 volte rispetto agli standard di mercato.

Quello che il TH 3.6 E porta in dote è uno dei sistemi più compatto tra quelli presenti sul mercato, con prestazioni costanti anche nelle condizioni di lavoro più impegnative. A bordo è presente anche la trasmissione idrostatica abbinata al motore elettrico lavora con la massima efficienza su un ampio regime di giri, garantendo prestazioni comparabili alla versione con motore termico: forza di traino fino a 41 kN, pendenze superabili dell’83% e una velocità massima di 20 km/h.

Una tecnologia pionieristica nel settore, nata da un importante investimento in ricerca e sviluppo, che unisce potenza e sostenibilità. Inoltre, il TH 3.6 elettrico è l’unico telescopico sul mercato a offrire la ricarica Superfast CCS da 28 kW: in appena un’ora puoi passare da 0 all’80% di autonomia. In alternativa, si può scegliere l’opzione da 13 kW (3 ore) o la ricarica standard da 6,6 kW (5,5 ore) a seconda delle esigenze lavorative.

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