Kobelco è uno dei costruttori di escavatori idraulici che ha saputo ritagliarsi un ampio spazio sul mercato. Questo grazie ad una gamma apprezzata che spazia dai miniescavatori e arriva a macchine specializzate per la demolizione da diverse centinaia di tonnellate di peso operativo. Una visione, quella di Kobelco, ha ha origini lontane nel tempo e che vede, nel 1930, l’arrivo sul mercato del primo escavatore a corde frontale. Siglato 50K aveva una benna da 1,5 mc ed era azionato elettricamente.

Da allora ad oggi è passata parecchia acqua sotto i ponti e il marchio ha fatto la sua massiccia comparsa in Europa dopo la joint-venture con CNH che ha dato origine al brand New Holland. La curiosità e l’apprezzamento verso l’impostazione dell’idraulica degli escavatori “color puffo” ha aperto un mondo agli appassionati. Una piacevolezza che fu evidente soprattutto nei modelli short-radius che arrivavano direttamente dal Giappone ben anche con il colore giallo acceso che tutti noi conosciamo.

Di fatto l’approccio concreto ed essenziale del costruttore, con un forte rispetto della rete vendita, ha consentito al marchio di farsi strada nel vecchio continente. Fino ad arrivare, oggi, ad essere un punto di riferimento nel mercato nonostante la gamma sia limitata ai soli escavatori cingolati. Non è infatti semplice, per un costruttore, riuscire a costruire una rete vendita capillare e funzionale basandosi su una sola linea di prodotto. Ben anche questa sia costituita da escavatori che, come risaputo, sono l’ossatura del mercato.

Kobelco si è costruito un'ottima reputazione in Europa

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Il costruttore giapponese si è costruito un’ottima reputazione sul mercato europeo.

La sostanza delle macchine Kobelco

Non si tratta dunque di un caso se gli escavatori del costruttore abbiano conquistato una fetta di mercato consistente grazie alla loro sostanza e alla presenza di una rete con una forte vocazione verso il servizio. Come nel caso della Emac di Montichiari, in provincia di Brescia, presente sul mercato dal lontano 2001 e concessionario Kobelco per tutta la Lombardia.

Nel mercato attuale delle macchine movimento terra la fascia di peso fra le 7 e le 10 tonnellate è in fortissima crescita. E Kobelco è presente con una macchina molto interessante dove la compattezza e l’impostazione da grande escavatore convivono in modo equilibrato.

Stiamo parlando del midi SK85MSR-7, escavatore cingolato dal peso operativo che varia da 8.400 a 9.600 kg a seconda dell’allestimento. La particolarità della macchina prevede la presenza di una cabina da escavatore della fascia construction su un peso operativo da midi. Offrendo quindi un comfort operativo e una “consistenza” che strizzano l’occhio alle grandi macchine.

DNA da cantiere alpino

Siamo andati in Val Seriana, in provincia di Bergamo, per vedere all’opera proprio un SK85MSR-7 allestito con braccio dotato di triplice articolazione raggiungendo, quindi, la forbice alta del proprio peso operativo.

Acquistato circa un anno fa dalla SPEDIL di Vertova (Bg), il midi Kobelco ha superato le 1.300 ore di lavoro impegnato in cantieri dove lo spazio a disposizione impone macchine compatte. Ma dove invece la natura del terreno vorrebbe escavatori della fascia construction.

Il DNA dell’SK85MSR-7 è un equilibrato mix di questi due fattori. A fronte di un peso operativo di 9.180 kg abbiamo infatti una forza di strappo di 37,1 kN (3,78 tonnellate) e una forza di scavo di 60,3 kN (6,14 tonnellate). Valori che, rapportati al peso operativo, si posizionano nella forbice alta del mercato per macchine di questa dimensione operativa.

Kobelco ha un DNA per cantieri difficili

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Il DNA dell’SK85MSR-7 lo porta ad operare senza problemi in cantieri difficili.

La polivalenza della triplice articolazione

L’allestimento con braccio dotato di triplice articolazione permette di operare in spazi preclusi ad altre macchine. Si tratta di una visione che Kobelco ha rafforzato e sviluppato negli anni di collaborazione con CNH e che ha poi saputo proporre in modo organico su tutta la propria gamma. La geometria del midi giapponese prevede due cilindri laterali collocati inferiormente e la cui lunghezza consente di avere un’escursione molto elevata. L’SK85MSR-7 è quindi in grado di “chiudersi” in spazi stretti. Al contempo però ci fornisce uno sbraccio massimo di 8,01 metri ed una profondità di scavo di 4,57 metri. Se invece vogliamo andare in alto anche questa volta superiamo gli otto metri arrivando, per la precisione, a 8,16 metri.

Kobelco ha scelto un triplice dalle elevate escursioni operative

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Il braccio con triplice articolazione dell’SK85MSR-7 ha elevate escursioni operative.

Kobelco iDNr, quando il silenzio fa scuola

L’altro aspetto fondamentale, che affonda radici ormai ventennali nel tempo, è l’architettura iDNr che caratterizza sia gli short-radius, sia i mini di nuova generazione del costruttore di Iroshima. Si tratta di una particolare impostazione, brevettata, che vede i flussi d’aria di raffreddamento di motore e pompe veicolati in modo accorto verso l’alto. Questo percorso obbligato è ottenuto tramite un layout della torretta che prevede anche un contrappeso in fusione unica che limita al minimo le vibrazioni.

L'iNDr di Kobelco riduce il rumore in modo sensibile

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L’architettura iNDr permette di ridurre in modo sensibile le emissioni sonore.

Nel complesso il risultato è di avere una elevatissima riduzione del rumore indotto attorno alla macchina. Il che si traduce, nei fatti, in un mezzo molto silenzioso e in grado di muoversi alla perfezione nei cantieri edili di ogni tipo. Per un midi come l’SK85MSR-7 è un ulteriore elemento positivo che permette di avere una macchina che somma, al valore aggiunto della compattezza, anche quello di un basso impatto acustico.

Per le aziende come la SPEDIL, che opera in contesti ambientali particolari, si tratta di un elemento prestazionale vero e proprio. Come ad esempio nel caso del cantiere di Gromo, in alta Val Seriana, in cui l’SK85MSR-7 è impegnato negli scavi per un’ampliamento edilizio in un contesto residenziale alpino.

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Il contesto operativo del cantiere di Gromo, in alta Val Seriana, racchiude sia spazi stretti che un contesto operativo alpino.

Passare ovunque

Ed è proprio in cantieri come questo che il Kobelco SK85MSR-7 dimostra tutto il suo valore. La SPEDIL sta infatti impiegando questo midi nella realizzazione di tutte le opere di scavo e sistemazione del terreno per realizzare un nuovo ascensore. A questo si aggiungono tutte le opere accessorie necessarie per isolare l’edificio dal terreno a monte dell’abitazione. Una movimentazione complessa che ha richiesto di operare in più fasi.

Il Kobelco SK85MSR-7 è una macchina che unisce compattezza e produttività

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Produttività e compattezza. Due caratteristiche peculiari dell’SK85MSR-7.

“Abbiamo prima di tutto dovuto scavare e trasportare altrove tutto il terreno non idoneo per un eventuale successivo recupero” ci ha spiegato Paolo Morstabilini che, con il socio Sergio Morstabilini, ha fondato la SPEDIL “Gli spazi difficili e la necessità di essere il meno invasivi possibile ci ha portati ad utilizzare l’SK85MSR-7. In questo modo non abbiamo rovinato le zone interne del giardino dell’abitazione, tutte E pavimentate in pietra, operando senza arrecare disturbo ai residenti”.

E continua “Nella seconda fase abbiamo spostato una buona parte di materiale all’interno del cantiere. Non avendo la possibilità di utilizzare mezzi di carico e trasporto abbiamo usato nuovamente l’SK85MSR-7 che ha ripreso più volte i cumuli. La precisione e la velocità operative sono state determinanti per essere produttivi e non perdere tempo. La compattezza è stata altrettanto importante perché gli spazi a disposizione, fra edificio, muri esistenti e vegetazione di pregio, sono molto ridotti”.

La SPEDIL ha scelto l'SK85MSR-7 per la sue caratteristiche fondamentali

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Spazi stretti e terreno coriaceo. Sono le condizioni operative tipiche dell’SK85MSR-7 della SPEDIL.

Comfort di guida da grande macchina Kobelco

“L’altro plus di questa macchina” spiega Paolo Morstabilini “è la sua impostazione di base. E’ un escavatore compatto ma ha nella concretezza tutte le caratteristiche di una macchina construction. La cabina, ad esempio, è come quella di una macchina Kobelco di grande taglia. Permette quindi di trascorrere lunghi turni di lavoro senza problemi affrontando cantieri impegnativi senza stressare l’operatore. Non è affatto una cosa comune in questa fascia di peso ed è un aspetto che abbiamo apprezzato fin da subito”.

Ci spiega ancora che “La SPEDIL lavora non solo nelle costruzioni edili residenziali ma anche in quelle industriali, nella infrastrutturazione delle reti e nella protezione del territorio. Il Kobelco SK85MSR-7 è un escavatore che, in circa un anno di lavoro, ha superato le 1.300 ore di lavoro. Per una realtà come la nostra sono molte. E’ quindi una macchina che noi usiamo in cantieri di ogni genere e che abbina elevate prestazioni e grande compattezza. Lavoriamo quasi sempre in ambiente alpino dove roccia, spazi e trasportabilità sono elementi da tenere sempre in forte considerazione. L’SK85MSR-7 si è dimostrato una scelta veramente oculata ed equilibrata”.

SPEDIL ha apprezzato molto il comfort di guida del Kobelco SK85MSR-7

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Il comfort di guida dell’SK85MSR-7 lo accomuna alle grandi macchine del costruttore giapponese.

La tecnologia digitale entra a piene mani nell'SK85MRS-7

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Il monitor digitale dell’SK85MSR-7 permette di controllare tutte le funzioni della macchina.

Kobelco ha scelto una cabina di guida di alto livello per il suo SK85MSR-7

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La cabina di guida dell’SK85MSR-7 ha un’impostazione del tutto simile a quella delle grandi macchine del costruttore.

Kobelco SK85MSR-7, i dati tecnici essenziali

Il midi giapponese si caratterizza per la presenza del motore Yanmar 4TNV98CT Stage V. Un quattro cilindri da 3.318 cc turbocompresso che eroga la potenza massima di 52,3 kW (71 cv) a 2.100 giri/min. La coppia massima è di 293 Nm a soli 1.365 giri/min.

Questo consente di sfruttare al massimo l’elasticità del propulsore grazie all’impianto idraulico da 72,5 l/min x 2 (145 l/min complessivi) con tre modalità operative. Abbiamo infatti la possibilità di lavorare, come sulle grandi macchine, in ECO, Standard e High con tre diversi livelli di produttività. Per chi punta alla massima efficienza, vista anche la coppia a un règime molto basso, la modalità ECO è sicuramente quella più equilibrata.

Per chi lavora con le attrezzature occorre evidenziale la presenza di serie di tutti gli impianti (compresi quelli a doppio effetto) e la presenza di sette impostazioni base per l’impiego con altrettanti tipi di accessori. Volendo è possibile aggiungerne altre in base alle proprie esigenze.

L'SK85MSR-7 è un midi che guarda alle grandi macchine del costruttore giapponese

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Motore e impianto idraulico dell’SK85MSR-7 guardano alle grandi macchine del costruttore.

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