JCB si è costruita nel tempo una solida reputazione nelle macchine per i cantieri edili e stradali. Oggi la gamma del costruttore è infatti una delle più complete nelle fasce compatte e medie. Con un’offerta che permette alle imprese di settore di rivolgersi ad unico fornitore. Oltretutto anche con macchine decisamente di valore come le minipale con accesso al posto guida dalla porta laterale.

Nel passato il costruttore inglese aveva fatto delle comparse nei segmenti superiori degli escavatori cingolati con il JS360 e con il JS460. Macchine che però non erano rimaste a lungo nei listini di JCB. L’azienda di Lord Bamford, dopo la fortunata joint-venture con Sumitomo, si era infatti concentrata più sulle macchine medie che non su quelle di grande dimensione indirizzandosi sul proprio target storico.

Il JCB370X è il nuovo 38 ton del costruttore inglese

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Il costruttore britannico ritorna nel segmento dei pesanti da produzione

La svolta della Serie X

Per anni JCB ha mantenuto sostanzialmente intatta la propria gamma di escavatori. Si è limitata infatti ad apportare dei cambiamenti che, nel tempo, hanno riguardato l’aggiornamento normativo dei motori e, con l’entrata in vigore dell’obbligo delle cabine ROPS dal 1 gennaio 2012, il cambiamento della struttura del modulo guida. Mantenendo però il family feeling storico e aggiornando gli interni.

L’arrivo della Serie X, frutto del designer Gary Major, ora a capo della progettazione di LiuGong, ha portato una decisa ventata di novità nella casa del brand inglese. Il New Edge Design di cui Major è stato uno dei principali precursori ha infatti rinnovato completamente lo stile del marchio. E non solo negli escavatori ma su tutte le linee di prodotto. Con le cabine Command Plus dall’ergonomia estremamente curata declinate per ogni tipologia di macchina.

JCB amplia verso l'alto la sua gamma con il nuovo 370X

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La Serie X si amplia verso l’alto con un modello strategico per il mercato

Lo sviluppo dei nuovi Serie X ha portato ad una presenza, in gamma, di due linee di escavatori con modelli pensati soprattutto per i “grandi numeri”. Come nel caso del 220X che non è mai stato prodotto con il carro in sagoma per i mercati come quello italiano. Qui da noi, infatti, chi voleva una macchina trasportabile in modo semplice, doveva per forza indirizzarsi sul JS235 HD. Decisamente interessante, visto il sempre maggior successo degli short-radius, il 245XR. Un mezzo che “combatte” direttamente con costruttori del calibro di Hitachi, Kobelco, Case e Caterpillar. Questo grazie alla sua architettura short-radius e alla presenza di allestimenti che prevedono anche il braccio con triplice articolazione.

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Il nuovo 370X entra in piena competizione in una fascia di mercato stimolante e insidiosa

Il ritorno di JCB nella fascia dei pesanti

La presentazione del nuovo 370X riporta JCB a diretto confronto con i “big” del settore su un terreno insidioso. Un gradito ritorno nella classe delle 38 tonnellate dopo un periodo di test sul campo e di report con i clienti che è durato quattro anni. E con la presenza, in listino, della versione NLC dove N indica “Narrow”. Ossia “Stretto” con la larghezza di trasporto che scende dai classici 3.200 mm dei mercati oltre frontiera ai 2.999 mm del nostro Codice della Strada. Aprendo quindi le porte alle imprese italiane che vogliano rivolgersi al costruttore britannico per le proprie macchine. E consentendo ai concessionari più attivi di avere un’arma in più nel proprio portfolio.

JCB ha pensato anche alla versione Narrow con carro da tre metri

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La presenza in gamma della versione Narrow con carro da 3 metri apre ampie finestre di mercato in Italia

I numeri del 370X

Se c’è una lezione che JCB ha imparato molto bene da Sumitomo è sicuramente la gestione idraulica. Fluidità e durevolezza delle prestazioni sono sempre state un argomento di vendita del brand inglese. Anche sul 370X si hanno infatti “numeri” conservativi. L’impianto idraulico è sviluppato con Kawasaki e fornisce 2 x 302 l/min per un totale di 604 litri. Aspettiamo di poterlo provare sul campo ma si tratta di un valore perfettamente in linea con i competitor che puntano su flessibilità, affidabilità e consumi contenuti.

L’impianto dei servocomandi lavora a 17 l/min per una pressione di pilotaggio di 40 bar. Numeri che indicano una chiara propensione verso un azionamento dolce e fluido. Come tradizione di JCB.

La motorizzazione è Cummins. Uno sposalizio che il costruttore ha da lungo tempo laddove la ampia gamma JCB Power Systems non arriva. Ossia sulle alte potenze. Per il nuovo 370X si è scelto il 6 cilindri Cummins L9 Stage V che eroga una potenza di 232 kW (310 cv) a 2.100 giri/min. La coppia massima di 1.526 Nm è disponibile a 1.400 giri/min che, in una visione conservativa e con la gestione elettronica ottimizzata, permettono di ridurre i consumi.

La svolta di Cummins avvenuta nel 2019 con i nuovi motori ad alta efficienza porta ad avere consumi molto più bassi del passato con un maggior carico dell’SCR in fase di trattamento dei gas di scarico. Una scelta a nostro avviso intelligente che porta ad avere un’economia di gestione dove il maggiore consumo di AdBlue (serbatoio da 48 litri) è ampiamente bilanciata in modo positivo dal risparmio di carburante.

La fluidità idraulica è sempre stata un must per il brand inglese

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L’impostazione idraulica privilegia la fluidità ed una visione conservativa

JCB ha previsto 15 attrezzature memorizzabili

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La gestione delle attrezzature prevede 15 differenti memorizzazioni

Le forze in campo

Da un punto di vista prestazionale abbiamo dei numeri interessanti. La macchina con carro Narrow è dotata di pattini da 600 mm di larghezza per un peso operativo, in versione mono da 6,45 metri e avambraccio medio HD da 3,23 metri (sarà sicuramente il più diffuso in Italia), di 38.504 kg. Si porta in dote le seguenti prestazioni idrauliche:

  • Forza di strappo (avrambraccio) – 185,6 kN (18,92 tonnellate)
  • Forza di scavo (benna) – 249,94 kN (25,48 tonnellate)
  • Coppia di rotazione – 129 kN (16,15 tonnellate)
  • Forza di trazione – 285 kN (29,06 tonnellate)

Unico neo, per ora, la mancanza del braccio a triplice articolazione. I player giapponesi di riferimento come Hitachi e Kobelco lo propongono da tempo e ora anche la turca Hidromek lo ha annunciato in arrivo sul suo HMK390 NLC ad Intermat.

L'allestimento di base del 370X prevede bracci mono e long-reach

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L’allestimento prevede bracci mono standard e long-reach

Command Plus. Arriva un display di nuova generazione

Come anticipato la cura di Gary Major, a capo del design di JCB per tre lustri, ha portato un salto in avanti di proporzioni notevoli. La cabina Command Plus è sicuramente un punto di riferimento nel settore e ora, con il nuovo 370X, si arricchisce del nuovo display digitale touch-screen JCB UX.

Quest’ultimo è la vera novità del nuovo posto guida ed è dotato di una modalità di funzionamento ad icone “durg and drop” che permette di programmare in modo molto intuitivo le funzioni aggiuntive sui joystick. Attenzione! Non si tratta di comandi elettroidraulici ma di pulsanti e cursori proporzionali programmabili in modo semplice impostando le preferenze del singolo operatore. Una modalità di “trascinamento” dell’icona con il relativo comando che segue la logica degli smartphone.

JCB ha impostato il nuovo 370X in modo innovativo

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La programmazione dei comandi secondari avviene in modo semplice e intuitivo

Il costruttore inglese ha portato in alto l'ergonomia con le cabine Command Plus

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La Command Plus è oggi una delle cabine più ergonomiche del mercato

Il nuovo displau JCB UX è intuitivo e semplice nell'utilizzo

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Il nuovo display porta ad un livello superiore l’interazione uomo/macchina

JCB ha investito moltissimo sulle nuove cabine

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La Command Plus è una cabina dove la climatizzazione ha un aspetto fondamentale

Semplicità = sicurezza

Si va quindi incontro alle esigenze degli operatori favorendo anche un processo di sicurezza sul lavoro. Se infatti è semplice capire come funziona la macchina ed è semplice impostare i comandi secondari sarà più sicuro lavorare. Non si avranno quindi dubbi e l’operatore potrà impostare i comandi della macchina secondo le proprie abitudini.

Il nuovo display touch-screen JCB UX ha dimensioni di 10″ ed è dotato di nuoa pulsantiera ed è accompagnato dall’avviamento senza chiavi. La nuova routine di controllo ha permesso di rendere l’interfaccia uomo/macchina più efficiente e rapida consentendo di aumentare la produttività. Piace, infine, vedere come i roller proporzionali sui joystick abbiano il corretto movimento destra/sinistra che non affatica mano e pollice.

L'ergnomia della cabina Command Plus è oggi un punto di riferimento nel mercato

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Nuovo display JCB UX e joystick ergonomici sono fra i punti di forza del 370X

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