Deutz porta il 5,2 litri e il 2,90 litri Hp a lavorare in campagna 

Deutz a contatto con la natura, e non poteva succedere se non in campagna. Non che i rossi di Colonia non abbiano appeal tra le macchine forestali, ma è tra specializzati, aziendali e trattori da campo aperto che si fanno i numeri. Compresi i sollevatori telescopici, dove il Tcd 3.6 e il Tcd 2.9 si sono ritagliati un posto al sole.

A proposito di quest’ultimo, all’Eima Deutz Italia ha sfoderato la versione high power, che compone un terzetto, con la versione standard e quella high torque. Avendo saltato l’edizione 2019 di Agritechnica questa è stata la prima apparizione di rilievo sulla ribalta agricola nell’ultimo triennio. Forte del posizionamento del Tcd3.6, Colonia ha calato non uno, ma due assi: il 5,2 litri, disponibile da 130 a 170 chilowatt, e il 2,9 litri in versione High Power, capace di 75 chilowatt. La definizione di tre configurazioni e curve di potenza e coppia sono funzionali al carico di lavoro delle specifiche applicazioni. Questa tripartizione si riflette in elasticità e risalite adeguate ai picchi di carico e alla frequenza di utilizzo.

E-fuel Alliance

Al momento si sembra opportuno contestualizzare questa segmentazione in una prospettiva virtuosa: il possibile rilancio dei motori a combustione interna in seguito all’adozione di combustibili di sintesi, da fonti rinnovabili o da biomasse, senza però entrare nella spirale dell’antagonismo food – no food.

Deutz ha infatti aderito alla eFuel Alliance, che rappresenta gli interessi delle aziende coinvolte nella produzione di combustibili sintetici da fonti energetiche rinnovabili su scala industriale. La sua missione è quella di far progredire la produzione di carburanti alternativi come opzione ai carburanti convenzionali e fare in modo che diventino ampiamente accettati. Deutz fornirà il suo contributo all’interno di questo sodalizio essenzialmente per il segmento off-highway nell’iniziativa. 

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