Bauma 2022 sarà sicuramente ricordata come la fiera delle macchine movimento terra elettriche. Una svolta imposta in modo forzato dal quadro normativo del vecchio continente che va intravedere all’orizzonte uno scenario che probabilmente cambierà ancora. Che dovrà cambiare ancora. Per evidenti ragioni produttive e di costi. Ho già ampiamente parlato di questo tema pochi giorni fa. Ossia quando il Bauma è iniziato.

A fiera terminata è finalmente possibile fare dei bilanci. Il Bauma si è sostanzialmente confermata una fiera europea con 495.000 visitatori di cui circa la metà tedeschi. Nella rimanente metà, provenienti da oltre confine, la stragrande maggioranza è infatti europea. Il target dei costruttori sono quindi state le aziende di costruzioni e movimento terra del vecchio continente. Con esigenze di riduzione dell’impronta di carbonio per poter operare nelle grandi città.

I limiti normativi imposti dai regolamenti locali, nazionali ed europei sono infatti sempre più stringenti. Ma per contro le proposte dei costruttori, per quanto funzionali al quadro normativo, pongono comunque delle domande in merito a funzionalità operativa e costo di esercizio.

Mecalac ha proposto a Bauma delle interessanti soluzioni finanziarie

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Molte aziende, come ad esempio Mecalac, propongono soluzioni finanziarie per accedere alle nuove macchine elettriche

A Bauma le soluzioni finanziarie per le nuove tecnologie

Per questo motivo molti costruttori si sono proposti non solo come fornitori di tecnologie ma anche di pacchetti completi per poterle utilizzare concretamente in cantiere.

Ad esempio sia Mecalac, sia Wacker Neuson propongono agli utilizzatori forme di noleggio con rate fisse mensili chiare e contenute. Soprattutto in rapporto alla categoria della macchina e alla sua funzionalità all’interno dei centri urbani.

KTEG si propone sul mercato con le proprio macchine elettriche su base Hitachi e con i nuovi Powerbank sviluppati insieme alla divisione elettrica Deutz. L’acquisto e la gestione di queste apparecchiature è infatti complessa e spesso non alla portata delle aziende. Queste ultime, inoltre, non sempre devono operare in contesti urbani o particolari dove sono necessarie macchine elettriche. Quindi il ricorso al noleggio per specifici cantieri è sicuramente la soluzione più flessibile e accessibile.

La proposta di Hyundai a Bauma punta sulle celle a combustibile

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Hyundai si è presentata con un escavatore a celle di combustibile che segna un molto probabile scenario di motorizzazione di prossimo arrivo

Il cammino verso le celle a combustibile e i carburanti alternativi

Bauma ha anche avuto bagliori di ragionevolezza con soluzioni che, oggettivamente, rappresentano uno dei possibili scenari futuri. Stiamo parlando delle celle a combustibile già presenti su alcune macchine. Ma nel centro dei discorsi dei costruttori sono stati protagonisti anche i carburanti alternativi. Questi ultimi sono una realtà a basso impatto ambientale già ampiamente presente e che rappresenta una delle strade da poter seguire.

Le celle a combustibile sono in piena evoluzione e arriveranno a breve sul mercato ad un costo competitivo con i motori endotermici. Rappresentano una soluzione molto efficiente ma la rete di approvvigionamento dell’idrogeno è un serio problema infrastrutturale da risolvere. Altrove, ad esempio in Olanda, stanno già provvedendo in modo programmato ed efficiente. Puntando anche sull’alimentazione con il biogas. Quest’ultimo ha un’efficienza più bassa ma è più facilmente gestibile e dal costo competitivo.

Vedremo cosa succederà nel prossimo futuro. Di sicuro Bauma ha aperto la strada ad un dibattito dove speriamo che i costruttori, soprattutto quelli di motori, siano propositivi verso i soggetti normatori.

Bauma ha visto la presenza di molte macchine elettriche

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Hidromek ha proposto il midi gommato iCon 7W entrato ora in produzione e non più in fase prototipale

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