VOLVO CE. I mezzi alla frusta nella Operators Club 2025

Anche Volvo CE scende nell’agone delle competizioni Off-Highway. O meglio, l’agone l’ha direttamente creato per gli operatori che, quotidianamente, si trovano a operare nei cantieri di mezzo mondo con i suoi mezzi. La Volvo CE Operators Club 2025 ha infatti visto fronteggiarsi durante tutto l’anno appena passato i migliori autisti di mezzi operativi provenienti da tutto il mondo.

La competizione ha raggiunto il suo acme a metà novembre, quando si è svolta la finalissima nella terra natia del costruttore, in Svezia, più precisamente a Eskilstuna. Dove gli addetti ai lavori hanno imbastito diverse prove, su terreni sfidanti, per mettere alla frusta le diverse competenze degli operatori. Un evento importante anche perché per la prima volta nei 27 anni di storia della competizione hanno partecipato anche le diplomate dell’Iron Women.

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Qui la sfida degli pneumatici: gli operatori utilizzano un dumper articolato per raccogliere un pneumatico con un bastone e invertire la marcia con precisione

Volvo CE. Solo uno ha trionfato

Dal 1998, il prestigioso Operators Club mette alla prova i migliori operatori di macchine movimento terra d’Europa in uno dei campi più impegnativi del settore. Quest’anno è stato il tedesco Bernard Vogt a salire sul gradino più alto del podio, aggiudicandosi la vittoria alla finale 2025 del Volvo CE Operators Club. Ospitato presso il Volvo Customer Center, l’evento annuale ha riunito 27 finalisti provenienti da 14 paesi in un’intensa dimostrazione di eccellenza degli operatori. Vogt si è aggiudicato il titolo dopo aver superato Othmar Pletzer dall’Austria e Arne Brals dai Paesi Bassi nella sfida finale che ha coinvolto escavatori, pale gommate e dumper articolati.

Dalla sua nascita in Germania 27 anni fa, l’Operators Club è diventato il principale concorso europeo dedicato alle competenze nel settore delle costruzioni, con oltre 25.000 membri in 18 paesi, tra cui Svezia e Lettonia che si sono aggiunte quest’anno. I partecipanti alla finale del 2025 hanno affrontato sfide come The Tire, The Water Bucket e The Puzzle, utilizzando le ultime macchine Volvo CE, tra cui EC230 Electric, ECR58 e il dumper A30.

“È una sensazione incredibile”, ha dichiarato Bernard Vogt. “Non si può nemmeno descrivere a parole. È un sogno che coltivo fin da bambino. È pazzesco quando finalmente raggiungi quell’obiettivo. Dopo tanti anni, è davvero esaltante”. Conquistando il titolo di miglior operatore di macchine movimento terra d’Europa, Vogt ha aggiunto un nuovo capitolo alla tradizione di famiglia, seguendo le orme del padre come campione di seconda generazione.

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Il podio dell’edizione 2025 della Volvo CE Operators Club

I commenti

L’evento ha anche segnato un nuovo capitolo per Iron Women, il programma di formazione professionale di Volvo CE che consente alle donne di intraprendere una carriera nel settore edile, poiché le diplomate hanno partecipato per la prima volta alla finale dell’Operators Club. Tra loro c’era anche Liubov Kalantaievska dall’Ucraina, che si è qualificata attraverso le selezioni nazionali dopo aver completato il programma: “Solo un anno fa non avevo mai guidato un escavatore”, ha affermato. “Grazie al programma Iron Women, ora ho le competenze e la sicurezza necessarie per competere con le migliori”.

Il programma Iron Women di Volvo Construction Equipment, in collaborazione con ETS Group e l’organizzazione no profit svedese Beredskapslyftet, forma le donne come operatrici certificate di macchine edili. Lanciato in Ucraina per sostenere gli sforzi di ricostruzione nazionale, il programma fornisce alle partecipanti una certificazione governativa per operare escavatori e pale gommate utilizzando macchinari Volvo CE e tecnologie sostenibili.

“L’Operators Club celebra l’arte e la connessione degli operatori”, ha affermato Hanna Jaschke, Operators Club Manager presso Volvo CE. “Accogliere ogni anno gli operatori d’élite è per noi una grande gioia e la partecipazione delle diplomate dell’Iron Women segna un passo importante verso una comunità di operatori più diversificata”.