MULTITEL a fianco della Storia: una piattaforma MJ 375 all’opera sull’Arco di Costantino
Un esempio fulgido di come tecnologia e competenza possano integrarsi con la tutela del patrimonio, contribuendo alla salvaguardia dei beni culturali. Vediamo insieme le caratteristiche di queste attrezzature

Passato e presente indissolubilmente legati, l’uno nel testimoniare ciò che è stato per far sì che l’altro possa prenderne spunto e proiettarsi con slancio verso il futuro. E non solo. Perché è nel presente che troviamo gli spunti – e le tecnologie – per preservare il patrimonio culturale che il passato è in grado di offrire. Ma, tralasciamo un attimo il filosofeggiare per tornare coi piedi per terra. O meglio, in aria. In un’operazione che è la chiara rappresentazione di quanto detto poco fa. Sì, perché sono stante proprio le innovazioni del presente – nello specifico quelle delle piattaforme aeree di Multitel – a permettere di intervenire sull’Arco di Costantino a Roma, per conservarlo e proteggerlo.
Le operazioni sull’Arco, posto nel cuore del Parco Archeologico del Colosseo, l’area di interesse storico compresa tra il Circo Massimo e l’Arco di Tito, si sono infatti concluse di recente. E hanno visto come protagonista una piattaforma autocarrata telescopica Multitel MJ 375, operata dall’azienda Minguzzi Srl. Al centro delle operazioni – autorizzate e supervisionate dal Ministero della Cultura – il più grande arco onorario giunto fino a noi, che celebra il trionfo di Costantino su Massenzio, avvenuto il 28 ottobre 312 d.C. a seguito della battaglia di Ponte Milvio.

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Tante le frecce nell”arco’ della MJ375: dal’altezza massima di lavoro di 37,5 m allo sbraccio orizzontale massimo di 25,80 m. E non solo
Multitel, la forza della tecnologia per la Storia romana
La piattaforma telescopica si è rivelata essenziale per operare in totale sicurezza su un bene di tale rilevanza, grazie alla sua elevata capacità di sbraccio e di sollevamento in quota oltre alla precisione dei movimenti anche in spazi storicamente vincolati. La piattaforma autocarrata telescopica Multitel MJ 375 è stata allestita su un autocarro Ivecco da 18 ton. Porta in dote un’altezza massima di lavoro di 37,5 m e grazie allo sbraccio orizzontale massimo di 25,80 m consente una portata in cesta di 120 kg, di 280 kg con lo sbraccio di 24,30 m e di 500 kg a 20,80 m.
La rotazione della torretta di 360° continui, la cesta autolivellante estensibile da 2,50 a 3,80 m con rotazione 180° + 180° e il jib sfilabile, permettono all’operatore di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro. I comandi elettroidraulici proporzionali assicurano fluidità nelle manovre e precisione nel posizionamento, regolando sia la velocità di fuoriuscita degli sfili che il sollevamento, la discesa e la rotazione sia dal quadro comandi in cesta che da quello a terra.
Il design pulito, con tubi e cavi all’interno del braccio, evitano il rischio di danni nel caso di ostacoli o caduta di oggetti e materiali; oltre ovviamente a essere dotata di tutti i dispositivi di sicurezza ed emergenza previsti dalle normative vigenti.

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Quello di Costantino è il più grande arco onorario attualmente esistente. Celebra il trionfo di Costantino su Massenzio, avvenuto il 28 ottobre 312 d.C. a seguito della battaglia di Ponte Milvio.
Il commento
Stefano Minguzzi, quarta generazione dalla fondazione della storica impresa Minguzzi, è entrato in azienda nel 1985 e ha consolidato nel tempo l’esperienza pioneristica del suo bis-bis-nonno. Oggi, insieme al figlio Mattia, è alla guida di una squadra di circa 25 persone e mette a disposizione dei suoi clienti un parco macchine misto tra autogru, piattaforme autocarrate e ragni, insomma tutto quel che serve per la movimentazione e il sollevamento.
Nella storia della Minguzzi srl sono di particolare rilievo le imprese legate al trasferimento della Pietà di Michelangelo al Metropolitan Museum di New York, al ritorno al Campidoglio della statua equestre del Marco Aurelio svolte grazie a procedure e uso di mezzi e tecnologie avanzate, che le hanno valso la fiducia di istituzioni quali il Comune di Roma, la Soprintendenza Archeologica e i Musei Vaticani.
“Non per fare i complimenti a Multitel, ma la MJ 375 si è confermata una macchina straordinaria: l’equilibrio tra prestazioni in quota, il notevole sbraccio, la precisione dei movimenti, insieme all’affidabilità del servizio Multitel e alla disponibilità e competenza di Maurizio Bussi, sono stati alcuni dei motivi che ci hanno spinto a proporla per un intervento così delicato in un sito di pregio come l’Arco di Costantino”. Questo il commento di Stefano Minguzzi.







