Versatilità, sempre e ovunque. Dai complessi cittadini, passando per le cave più sfidanti fino ad arrivare ai cantieri navali. Grazie a macchinari tecnologicamente avanzati e potenti in grado di adeguarsi, di volta in volta, alle specifiche esigenze operative. Come nel caso dei sollevatori Magni. Che, proprio nel cantiere navale di Palermo di Fincantieri, sono quotidianamente messi alla frusta da Tecnoval Srl, società che opera all’interno di questi cantieri navali da più di vent’anni, e collabora con Magni da oltre dieci anni.

I mezzi Magni sono stati utilizzati per costruire e riparare le navi che sono presenti all’interno del polo palermitano. Tante le operazioni che devono compiere tutti i giorni, dal sollevamento di carichi pesanti (pezzi di acciaio, tubi ecc) alle attività di spostamento (container ecc). Il tutto garantendo capacità di robustezza, precisione e affidabilità.

Nello specifico, tra gli ultimi arrivati, sono tre i mezzi protagonisti che operano per Tecnoval Srl: il sollevatore telescopico TH 3.6, il rotativo HTH 25 e l’RTH 6.31. A raccontarne i pregi è stato Giancarlo Pirrello, Direttore Generale della Tecnoval Srl. Un operatore esperto di un team che, ogni giorno, sfrutta al massimo le potenzialità sul campo di questi macchinari, scelte interessanti per chi lavora in ambienti ad alta intensità operativa.

MAGNI

Lo sbraccio elevato dei rotativi permette di spostare i carichi a diversi metri di altezza, sopra le navi

Magni, dalla terra…al mare!

“Nella nostra flotta sono presenti diversi macchinari Magni”, ha esordito Giancarlo Pirrello. “Il TH 3.6, essendo molto compatto e con un raggio di manovrabilità molto stretto, ci permette anche di operare all’interno dei container per prelevare direttamente il carico. Dal canto loro i rotativi hanno un raggio d’azione molto limitato, particolarmente efficiente e veloce. Il loro sbraccio elevato permette di spostare i carichi a diversi metri di altezza, sopra le navi”.

“Dal canto suo, il modello HTH 25.11, invece, ci dà la possibilità di spostare pesi voluminosi come eliche, timoni e linee d’assi, con grande facilità operativa. Poi, il comfort di tutti i mezzi che utilizziamo è straordinario: le cabine hanno una visibilità a 360 gradi che aumenta la sicurezza e l’operatività dei nostri operatori”.

Grazie alla cabina spaziosa e confortevole, ai comandi intuitivi e al sistema di monitoraggio digitale, l’HTH 25.11 consente agli addetti ai lavori di mantenere sempre il pieno controllo delle operazioni, garantendo standard elevati di sicurezza e facilità di utilizzo anche nelle situazioni di lavoro più complesse. L’intervento al porto di Palermo è un’ulteriore testimonianza della versatilità dell’HTH 25.11, capace di rispondere prontamente alle esigenze di efficienza, rapidità ed elevata produttività richieste in ambito portuale.

Potrebbe interessarti

In primo piano

Articoli correlati