JCB 3TS-8T. Il nuovo teleskid visto nei dettagli dal concessionario piemontese ARNUS
JCB ha presentato il nuovo Teleskid 3TS-8T che arriva anche sul nostro mercato. Lo abbiamo visto nel dettaglio da Arnus, storico dealer del costruttore per il nord ovest, che lo ha presentato ai propri clienti ottenendo un riscontro molto positivo.

JCB ha presentato sul nostro mercato il nuovo TELESKID 3TS-8T. Una macchina che è presente nei listini aziendali da tempo ma che, fino ad ora, era riservata solo ad altri mercati. Abbiamo avuto modo di vedere questa interessante minipala cingolata con braccio telescopico dal concessionario piemontese ARNUS. L’azienda di Mondovì, che ha anche una sede a Santena, vicino a Torino, rappresenta infatti il marchio britannico in tutto il nord ovest ed è stato uno dei primi concessionari a presentare al pubblico questa nuova macchina.
Stiamo quindi parlando di un mezzo compatto che, proprio grazie al braccio telescopico, aumenta in modo esponenziale l’operatività di una macchina di queste dimensioni. L’altezza al perno benna di 4,03 metri permette infatti di caricare senza problemi, e soprattutto in modo uniforme, camion con sponde molto alte. Tutto questo con le caratteristiche peculiari che caratterizzano le minipale del player britannico. In primis una cabina con accesso laterale che si distingue per la visibilità ottimale in ogni direzione. Due caratteristiche che contribuiscono in modo fondamentale alla sicurezza operativa.

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Il nuovo 4TS-8T si colloca in una posizione di mercato del tutto unica
JCB TELESKID 3TS-8T. Pensare in modo differente
Già solo la presenza del braccio telescopico indica chiaramente come la 3TS-8T sia una minipala cingolata che consente alle imprese di “pensare in modo differente”. Si eliminano infatti gli ostacoli logistici legati all’altezza delle sponde e apre nuovi target applicativi anche al di fuori del classico settore delle costruzioni. Pensiamo infatti anche all’agricoltura o agli impianti di biomasse. Dove la capacità operativa, legata però ad una compattezza impensabile per altre macchine, permette di efficientare moltissime operazioni.
Ne abbiamo parlato con Andrea Gregorio, commerciale del concessionario Arnus, che ci ha spiegato la macchina “Sinceramente aspettavo da tempo questo nuovo JCB 3TS-8T. E’ una macchina che ci apre nuove prospettive di mercato. Abbiamo organizzato un evento di presentazione ai nostri clienti e molte imprese si sono dimostrate seriamente interessate. Soprattutto le aziende che lavorano nel settore stradale. La possibilità di scaricare il materiale sui mezzi con sponde alte è infatti risolutiva. Sia utilizzando la classica benna, sia con le spazzole per la pulizia delle scarifiche. Avere un braccio con queste potenzialità operative permette di lavorare in modo sciolto, veloce e sicuro”.
Gli fa eco Gian Marco Tomatis, socio della struttura di Mondovì e concessionario JCB da circa 20 anni “E’ una macchina che ha una struttura pensata per un impiego sicuro ed efficiente. Si tratta di un mezzo che ha la stessa meccanica collaudata della JCB 270T. Parliamo quindi di un mezzo affidabile, prestazionale e conosciuto. Di conseguenza i clienti, già consci del valore della macchina, si avvicinano con ancora maggiore interesse visto il braccio telescopico”.

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Il nuovo 4TS-8T si colloca in una posizione di mercato del tutto unica

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Il carico dei mezzi con sponde alte è comodo e sicuro

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Il nuovo 4TS-8T ha raccolto molto interesse con una forte attenzione da parte delle imprese stradali
Una macchina ampiamente collaudata
Come anticipato la base meccanica è identica a quella della 270T. La motorizzazione è quindi “self made” con l’apprezzato JCB EcoMax da 3,0 litri e quattro cilindri conforme allo Stage V. La taratura è decisamente conservativa con una potenza massima di 55 kW (74 cv). Questo livello di potenza consente di non utilizzare l’SCR con l’AdBlue ed avere quindi una gestione semplificata vista la sola presenza del DPF con tempi di manutenzione dilatati nel tempo. Abbiamo però una coppia di 440 Nm a soli 1.500 giri/min. Un valore che conferisce grande elasticità a favore sia del lavoro di precisione ad un basso numero di giri, sia quando utilizziamo una scarifica nei lavori stradali.

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Il motore è l’apprezzato EcoMax da 3,0 litri, 4 cilindri e 55 kW di potenza
Un impianto idraulico ad hoc
L’impianto idraulico con l’opzione High-Flow fornisce infatti 126,5 l/min come la 270T. Questo permette di lavorare con scarifiche larghe un metro senza nessun problema. Molto interessante la presenza dei due circuiti ad alta e bassa portata. Quello ad alta portata si utilizza con il braccio completamente ritratto per evitare sollecitazioni improprie alla struttura del telescopico. Quello a bassa portata è invece accessibile anche con il braccio completamente allungato ed è funzionale all’azionamento di benne miscelatrici o altre attrezzature speciali utilizzabili anche in quota.
I comandi sono elettroidraulici. La loro regolazione è facilmente selezionabile dal display digitale che ha una routine chiara e razionale. E’ possibile memorizzare il singolo profilo attribuendogli un numero (a cui ogni operatore farà riferimento) che è facilmente selezionabile. In questo modo ognuno è in grado di regolarlo sulle proprie specifiche esigenze trovando il set preferito. Inoltre è anche possibile passare dai comandi ISO a quelli ad H. Ossia da quelli con il joystick di destra che comanda braccio e benna e quello di sinistra che comanda traslazione e sterzo, a quelli che riprendono invece le impostazioni storiche molto apprezzate in nord America o dagli operatori più anziani. Ovviamente sempre utilizzando i due joystick.

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Le linee idrauliche a bassa portata (cerchiate in blu) arrivano in punta braccio per consentire l’impiego con benne miscelatrici o altre attrezzature idrauliche. Quelle ad alta portata (cerchiate in rosso) sono invece da utilizzarsi con il telescopico completamente ritratto.
Una struttura pensata per il braccio telescopico
A livello strutturale JCB non ha dovuto apportare particolari accorgimenti. Il nuovo Teleskid 3TS-8T si colloca infatti nella scia storica di queste apprezzate minipale che hanno dimostrato la loro validità anche a livello di impostazione. Il braccio laterale è infatti ormai ampiamente sdoganato con oltre trent’anni di presenza sul mercato. Il peso operativo è stato ovviamente aumentato non solo in virtù del braccio telescopico ma anche in un’ottica di abbassamento del baricentro. E’ stato infatti introdotto, in posizione posteriore e laterale, un robusto contrappeso in fusione che ha anche la funzione di paraurti. Questo consente di elevare gli standard di sicurezza con l’impiego del braccio telescopico.

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Posteriormente e lateralmente è presente un contrappeso in fusione che ha la duplice funzione di paraurti e di stabilizzazione della macchina
Un posto guida proverbiale
Sulla cabina delle minipale JCB non c’è molto da dire. O meglio. Tutto è stato già detto. Ma la visibilità e la sicurezza di accesso data dalla porta laterale si apprezzano ancora di più proprio con la versione dotata di braccio telescopico. Ci siamo infatti seduti al posto guida muovendo la macchina per simulare la classica manovra di carico del camion. La visibilità è veramente molto elevata anche con il braccio completamente in alto. L’unico angolo cieco posteriore, ossia sotto la linea del cofano e vicinissimo alla macchina, è stato annullato con la telecamera posteriore.

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La telecamera posteriore elimina completamente l’unico angolo cieco
La capacità operativa del braccio consente infatti di operare senza doversi addossare completamente al mezzo di trasporto come invece succede con minipale con braccio verticale che si attestano su altezze massime tra i 3,00 metri ed i 3,50 metri. Con la 3TS-8T è infatti possibile lavorare in modo molto comodo riempiendo senza problemi i mezzi anche a centro cassone in modo ottimale.
Ottima la presenza a bordo di un visore che ci indica il livello di sicurezza a cui lavora la macchina con le classiche luci verdi-gialle-rosse man mano che ci si avvicina alle zone operative più estreme. Si ha quindi sempre sotto controllo ogni situazione a favore sia della sicurezza dell’operatore, sia delle persone presenti in cantiere.

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L’ingresso laterale è uno dei plus storici delle minipale inglesi

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Il raggio operativo del braccio consente di lavorare comodamente
ARNUS. Una solida tradizione territoriale all’insegna di JCB
Nel nord ovest il marchio JCB è ormai solidamente associato ad Arnus da due decenni. Nell’immaginario collettivo delle imprese che lavorano nel settore delle costruzioni è di fatto un assioma. Abbiamo parlato del nuovo Teleskid 3TS-8T con Gian Marco Tomatis, socio della struttura piemontese.
“Il nostro target specifico sono soprattutto le imprese edili e quelle che operano nel settore stradale e delle urbanizzazioni. La gamma JCB è sempre stata molto orientata verso queste aziende. Ora stiamo spostando l’attenzione anche verso i grandi cantieri con il nuovo 370X. Una macchina che ci sta ottime soddisfazioni prima sugli impegnativi cantieri della nuova Asti-Cuneo, ed attualmente in un’importante opera di difesa fluviale nella realizzazione di scogliere. L’arrivo del Teleskid 3TS-8T è un ulteriore importante tassello nella direzione di offrire una macchina in grado di lavorare in modo differente e più efficiente rispetto alle dirette concorrenti”.
E prosegue “Il nuovo mezzo è qui da noi da pochissimi giorni ma l’interesse dimostrato dalle imprese che abbiamo invitato per la presentazione ci ha colpiti positivamente. Tanto che speriamo che JCB, anche sull’onda di una risposta così entusiastica anche in termini di possibili trattative, decida di commercializzare sul nostro mercato anche la più piccola 2TS-8T e la più grande 4TS-8T. Si tratterebbe infatti di una vera “rivoluzione” che ci permetterebbe di posizionarci in modo ancora più esclusivo sul mercato. Oltretutto con il modello più grande dotato di un impianto High-flow che arriva a 160 l/min e con un motore da oltre 100 cv associato al braccio telescopico”.

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La sede storica di Arnus è a Mondovì, in provincia di Cuneo
La piena identità con JCB
“Ma le opzioni che ci offre oggi il costruttore britannico” continua “ci permettono di avvicinarci già in modo sinergico e originale. Sono molte, infatti, le imprese che nei propri cantieri sono presenti con il JCB Hydradig a cui affiancano molti altri modelli della nostra offerta. Si spazia dalle minipale per arrivare ai sollevatori telescopici rotativi passando per gli escavatori gommati e cingolati”.
“Per quanto riguarda questi ultimi, inoltre, i nuovi modelli della Serie X si distinguono per diversi punti di forza. In primis per l’idraulica fluida e precisa che da sempre caratterizza le nostre macchine a cui hanno aggiunto un posto guida che oggi è ai vertici del mercato per comfort ed ergonomia. Ci siamo tolti anche molte soddisfazioni con le pale gommate. Macchine che, in ogni categoria, piacciono per le prestazioni, la comodità di guida e il comodo accesso per la manutenzione. Siamo identificati con il marchio JCB e ogni volta che arriva una nuova macchina non vediamo l’ora di presentarla ai nostri clienti”.

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L’azienda di Mondovì è un riferimento per imprese edili e stradali in tutto il nord ovest