HITACHI, Dolomiti Strade e Franco Clò. La cura del territorio diventa una partnership strategica
DOLOMITI STRADE ha oggi nel proprio parco macchine un'importante presenza del marchio Hitachi. Questo grazie ad un rapporto di fiducia con il concessionario Franco Clò che ha permesso anche l'arrivo, per un importante appalto a Longarone, di un escavatore ZX530LCH-7.

HITACHI è sicuramente uno dei player maggiormente apprezzati a livello globale. Soprattutto per quanto riguarda gli escavatori idraulici. Ma tutto questo non è sufficiente per affermarsi su un mercato complesso e competitivo come quello italiano. Occorre infatti avere una rete composta da dealer in grado di garantire un servizio post-vendita efficace e tempestivo. Solo in questo modo è possibile assicurarsi la fiducia delle imprese più dinamiche. Aziende che hanno bisogno di un supporto costante che consenta loro di lavorare con serenità in cantieri complessi e con tempistiche spesso estremamente stringenti. Esattamente come la Dolomiti Strade, impresa bellunese che, dal 2011 ad oggi, ha avuto una crescita continua e strutturata che l’ha portata ad essere uno dei player più importanti del nord est.
L’azienda fondata dai coniugi Christian Chinol e Francesca Bona è attiva nel settore degli appalti pubblici con una presenza sempre più importante e qualificata. La sede aziendale di Alpago, infatti, è oggi strategica per i cantieri propedeutici alle Olimpiadi Invernali del 2026. Ma non solo. Gli investimenti in atto sul territorio hanno portato la Dolomiti Strade ad essere una delle protagoniste attive per un cambiamento positivo delle infrastrutture e del contesto ambientale.
Da sempre sostengo infatti che tutto il territorio nazionale abbia un estremo bisogno di un grande piano strutturato, di lungo periodo, che sia finalizzato alla prevenzione. Soprattutto in funzione degli eventi atmosferici sempre più violenti. Un piano che ha bisogno di aziende preparate e specializzate come Dolomiti Strade.

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Da destra Christian Chinol, Francesca Bona, Andrea Clò e Richard Egelie
Hitachi e Dolomiti Strade. Partnership grazie a Franco Clò
Sostengo da sempre che, se si vuole capire la forza di un concessionario, bisogna percorrere il territorio sulle strade comunali e statali e vedere quali sono le macchine più diffuse sul territorio. Viaggiare nel bellunese non lascia dubbi. L’arancio Hitachi è sicuramente uno dei colori più diffusi nei numerosi cantieri della provincia. Sia in quelli funzionali alle Olimpiadi Invernali 2026, sia in quelli già programmati da parte di soggetti di ogni tipo ed in fase di svolgimento. Stiamo infatti parlando di un concessionario, Franco Clò, che è una presenza locale consolidata dal lontano 1963.
Un punto di riferimento per chi opera nel settore delle costruzioni e che, da sempre, punta su un servizio post-vendita in linea con le attese delle imprese. Stiamo infatti parlando di un territorio estremamente complesso da gestire per la altrettanto complessa struttura orografica che vede non solo le Dolomiti a fare da scenario, ma anche zone prealpine, collinari e pianeggianti con reti di comunicazione non sempre pienamente efficienti.

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Lo ZX530LCH-7 è impegnato in un complesso cantiere a Longarone per l’allargamento della SS 51 di Alemagna
Franco Clò è stato il vero “collante” tra il marchio Hitachi e Dolomiti Strade. Le esigenze operative dell’azienda di Alpago sono infatti cresciute nel tempo sia in termini produttivi, sia in termini di efficienza dei mezzi. Era quindi necessario trovare un partner affidabile in grado di capire le reali esigenze di un’impresa così attiva e dinamica.
“Dopo alcune esperienze non troppo positive con altri marchi” ci ha spiegato Christian Chinol “abbiamo trovato un punto di riferimento importante con Franco Clò. E sono quindi arrivate in azienda le prime macchine Hitachi. Il primo escavatore è stato un gommato ZX155W-7 a cui sono seguiti uno ZX300LCN-7, uno ZX225USLC-7 ed infine uno ZX530LCH-7. Ma non solo. Spesso noleggiamo le macchine Hitachi per molti nostri cantieri quando non riusciamo con i nostri mezzi a far fronte alle esigenze dei cantieri”.

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Lo ZX155W-7 opera nei cantieri aziendali di urbanizzazione ed è dotato anche di tiltrotator

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Lo ZX225USLC-7 è un altro escavatore del parco macchine di Dolomiti Strade

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Lo ZX300LCN-7 è stato il primo escavatore del costruttore giapponese ad entrare nel parco macchine aziendale
L’arrivo del primo mezzo da oltre 50 tonnellate
Non è stato quindi un caso se il primo escavatore con un peso operativo da oltre 50 tonnellate sia proprio un Hitachi. Una macchina che Dolomiti Strade ha deciso di acquistare per un importante appalto ANAS che prevede la movimentazione di circa un milione di metri cubi.

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Lo ZX530LCH-7 è il primo escavatore di questa classe della Dolomiti Strade
Si tratta di un appalto estremamente importante che vede l’allargamento della Strada Statale 51 d’Alemagna in un tratto lungo il fiume Piave nel comune di Longarone. Un lavoro che deve tenere conto della ingombrante presenza proprio dell’iconico fiume così importante per la nostra storia nazionale.
“Le fasi operative” ci spiega Christian Chinol “prevedono lo scavo per la deviazione provvisoria del corso del Piave. Deviazione che è necessaria per allontanare l’attuale flusso e consentire di eseguire le palificazioni per consolidare la base di appoggio del nuovo rilevato. Terminata questa fase inizieremo lo scavo di una nuova sezione di scorrimento al centro del letto del fiume che, qui, è largo oltre 400 metri. Si tratta di una movimentazione di circa un milione di metri cubi di materiale che sarà impiegato per la costruzione del nuovo rilevato. Il nuovo Hitachi ZX530LCH-7 è stato acquistato in primo luogo proprio per questo cantiere molto impegnativo. Contestualmente al rilevato sarà costruita anche una scogliera di protezione alla sua base la cui fondazione sarà la sommità della palificata”.

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Il cantiere di Longarone si sviluppa nel letto del fiume Piave

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Lo ZX530LCH-7 garantisce la produttività richiesta dal cantiere

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Lo ZX530LCH-7 è impegnato in questa prima fase di deviazione temporanea del corso del Piave

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Il materiale scavato viene depositato a fianco della sezione provvisoria come argine di sicurezza
Una lunga serie di cantieri impegnativi
Se dal cantiere di Longarone si sale lungo la statale di Alemagna si arriva a Pieve di Cadore dove, svoltando a sinistra, si va verso Cortina d’Ampezzo che sarà il baricentro degli sport alpini in ambito olimpico. La Dolomiti Strade è attiva in numerosi e impegnativi cantieri sia lungo il percorso, sia nel centro alpino. Ed è proprio qui che sono attivi gli altri escavatori Hitachi in forza nell’azienda bellunese. Uno ZX300LCN-7 in un cantiere di ripristino ambientale ed uno ZX225USL-7 che, insieme all’escavatore gommato ZX155W-7, opera attualmente nel cantiere della nuova circonvallazione di Cortina.

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Lo ZX225USLC-7 è una macchina ideale per operare in un contesto urbano

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Lo ZX225USLC-7 garantisce la necessaria produttività nel cantiere della circonvallazione di Cortina
Si tratta di un cantiere che, pur essendo sostanzialmente urbano, presenta diverse difficoltà tecniche. Ci troviamo infatti in una zona lungo il Boite, affluente del Piave, soggetta a movimenti franosi. “Per allargare la via esistente in modo da consentire un comodo doppio senso di circolazione” ci spiega Christian Chinol “abbiamo effettuato una lunga berlinese con pali trivellati. In questo modo si è costruita la solida base per contenere il rilevato di allargamento della sezione stradale. Contestualmente abbiamo ripristinato un pendio franoso, sovrastante il corso del Boite, con opere di sostegno progettate ad hoc. Al termine delle opere realizzeremo una scogliera di protezione per prevenire gli eventuali danni che il fiume potrebbe causare”.

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L’architettura short-radius permette allo ZX225USLC-7 di muoversi in modo snello e agile

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Con un peso operativo di circa 28 tonnellate lo ZX225USLC-7 è un escavatore compatto ma produttivo
L’arrivo degli escavatori Hitachi
E continua “Gli escavatori Hitachi sono entrati da non molto tempo nella nostra azienda. Ci appoggiamo alla Franco Clò che ci garantisce un servizio assistenziale puntuale e preciso. Gli operatori li apprezzano molto per la loro precisione, la fluidità e la capacità di lavorare in contesti dove altre macchine hanno dei limiti. Come azienda, invece, il fatto di avere una struttura distributiva e assistenziale locale dalla lunga tradizione come quella di Franco Clò è una vera sicurezza. Lavoriamo in cantieri complessi dove gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Spesso abbiamo bisogno anche di macchine a noleggio per fronteggiare situazioni particolari e con la Franco Clò abbiamo un partner che capisce le nostre esigenze perché è un’azienda gestita direttamente dalla proprietà e comprende le necessità di un’impresa che lavora sul territorio”.

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Il gommato ZX155W-7 è una macchina fondamentale per i cantieri di urbanizzazione

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Lo ZX155W-7 è una macchina che passa in modo agile da un fronte operativo ad un altro
CHI E’ DOLOMITI STRADE
Francesca Bona, Amministratore Unico di Dolomiti Strade, ci ha raccontato la storia di questa realtà nata nel 2011 per iniziativa sua e di Christian Chinol, Direttore Tecnico aziendale. “Dolomiti Strade nasce nel 2011, quando ci siamo conosciuti, e da allora la nostra vita famigliare ha seguito quella aziendale” spiega Francesca “I nostri ruoli sono perfettamente distinti e integrati. Christian si occupa di tutti gli aspetti relativi all’andamento dei cantieri, delle macchine e dell’acquisizione dei lavori. Io invece mi occupo di tutti gli aspetti amministrativi”.
E continua “Siamo ovviamente supportati non solo dalle persone che lavorano in cantiere ma anche da un team tecnico amministrativo che fa capo a noi. La Dolomiti Strade è un’azienda che si rivolge in prevalenza al mercato dei Lavori Pubblici e quindi richiede una gestione attenta, metodica e molto rigida per garantire sia gli impegni aziendali, sia gli investimenti che garantiscono la crescita aziendale. Il nostro obiettivo è infatti quello di ampliare il campo d’azione aziendale oltre il bellunese e oltre la regione Veneto”.
“Vivendo il cantiere in modo diretto e stando sul territorio, Christian è un vero vulcano di idee per lo sviluppo aziendale” ci spiega Francesca Bona “Cerchiamo di metterle in pratica parlandone tra di noi con la massima trasparenza e con il massimo ordine in modo da capire cosa sia vantaggioso e cosa non lo sia. Per avere un apporto oggettivo abbiamo anche deciso di introdurre una figura professionale fondamentale che è il Direttore Generale. Si tratta di un professionista esterno, che arriva dal mondo industriale, e che ha introdotto un modo più scientifico di affrontare la gestione aziendale. Sia da un punto di vista puramente finanziario, sia da quello della gestione del personale. Per noi è stato fondamentale”.

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La sede di Dolomiti Strade è nella zona industriale di Pieve d’Alpago
Una visione che va oltre l’azienda
“In Dolomiti Strade stiamo cercando di affrontare le problematiche che riguardano tutto il nostro mondo” spiega Christian Chinol “Tra queste quella principale è sicuramente la formazione delle maestranze e dei tecnici. Abbiamo quindi dato vita ad un’accademia per diffondere la cultura del cantiere in modo analitico, approfondito e pratico. La gestione del personale richiede infatti, molto spesso, di dover cambiare completamente strategia anche a livello operativo per valorizzare, quando possibile, le singole persone. Ci stiamo impegnando molto per riuscire a formare nuove persone in modo da poter far crescere l’azienda nel miglior modo possibile”.
E conclude “Oggi abbiamo un organico che supera le 80 persone con 15 unità impegnate da un punto di vista tecnico e gestionale e con 65 unità operative nei cantieri sulle macchine e nell’esecuzione di lavori di vario tipo. La gestione non è sicuramente semplice ma nei nostri obiettivi di crescita la necessità di avere personale qualificato e preparato è sicuramente una priorità. Per questo motivo ci stiamo muovendo a 360° per cercare di essere parte attiva in un processo formativo fondamentale”.

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La Dolomiti Strade è in piena fase di crescita
LA VISIONE DI HITACHI
Il costruttore giapponese è presente nel Vecchio Continente con Hitachi Construction Machinery Europe. La società gestisce quindi tutto il mercato europeo e Richard Egelie, Responsabile Mercato Italia, era presente all’incontro con Dolomiti Strade. Richard lavora in Hitachi da quasi nove anni e ha maturato passate esperienze con altri brand giapponesi nel settore automotive in Mazda e Mitsubishi.
“Hitachi vuole rafforzare la sua presenza più vicino ai clienti finali” spiega “e lo sta facendo con una strategia dove vuole valorizzare il concessionario ed il cliente che lavora sul campo con le sue macchine. In particolare, per quanto riguarda il mercato europeo, si sta concentrando sullo sviluppo di mezzi che siano in grado di dare delle risposte alle richieste di un contesto estremamente specializzato. Ci muoviamo infatti in un mercato molto complesso a livello di allestimenti e dotazioni e la nostra offerta prevede mezzi che siano in grado di soddisfare le richieste di ogni singolo paese. Richieste che nascono sia da abitudini specifiche, sia da normative nazionali che riguardano larghezze o pesi per il trasporto su strada”.
Continua Richard Egelie “Per quanto riguarda invece il problema della formazione degli operatori, Hitachi sta sviluppando un software open-source che aiuterà in modo concreto nel percorso di crescita degli operatori. Questo tramite un simulatore che è in grado di far percepire in modo effettivo il comportamento di una macchina rispetto ad un’altra. Lo abbiamo già testato con diversi operatori facendo loro testare in modo virtuale diverse versioni degli escavatori Hitachi. Si tratta dunque di una risorsa che permetterà di avvicinare a questo mondo anche i giovani per formarli in modo sicuro ma efficace. Stiamo inoltre finanziando dieci start-up con progetti specifici che possono avere un risvolto positivo nel nostro settore proprio per guardare sempre al futuro”.
FRANCO CLO’. SUL MERCATO DAL 1963
L’azienda bellunese è oggi una delle strutture storiche nazionali nel settore del movimento terra. Nata come officina di macchine agricole e industriali, si è fortemente radicata nel Veneto nord-orientale proprio grazie al focus sul post-vendita. Un aspetto che storicamente è sempre stato fondamentale ma che oggi è ancora più importante. Fondata nel 1963 da Franco Clò, l’azienda diventa partner del Consorzio Agrario con cui inizia anche la distribuzione dei prodotti commercializzati dalla struttura. Nel tempo l’azienda cresce ed entra in gioco la seconda generazione. Un passaggio che ha ulteriormente rafforzato questa realtà e, oggi, sta arrivando la terza generazione che sta compiendo i primi passi in azienda.
Franco Clò lavora non solo con il marchio Hitachi ma anche con Takeuchi e Kubota. Una precisa scelta di operare con dei costruttori di riferimento ed il cui livello qualitativo si collocasse ai vertici del mercato. Dalla propria sede di Belluno, su una superficie di oltre 30.000 mq, l’azienda della famiglia Clò è oggi un punto di riferimento non solo per la vendita del nuovo ma anche nel noleggio, grazie all’appartenenza ad un consolidato network di aziende. Un network composto da strutture distributive che collaborano attivamente da lungo tempo e che va oltre la regione veneto. Ma non solo. Il servizio post-vendita, come sottolineato, è un plus di grande valore che porta anche ad avere un’offerta di mezzi usati dal grande valore aggiunto.

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Franco Clò ha saputo conquistarsi la fiducia di Dolomiti Strade con una presenza attenta e puntuale