Develon si è presentata per la prima volta in Europa nel corso di Samoter 2023. Un rebranding importante che ha fatto molto discutere ma che, nella realtà, non incide minimamente su rete vendita, prodotti e tecnologie.

L’acquisizione di Doosan Infracore da parte di Hyundai è infatti ufficialmente terminata. La nuova Hyundai Infracore (HDI) si presenta ora sul mercato con il marchio Develon rispettando quindi gli accordi contrattuali che volevano, entro due anni dalla cessione azionaria, il cambio di nome.

Questo per evitare la presenza del marchio Doosan nel movimento terra ora che la divisione di quel settore ricade sotto il marchio Bobcat. La stessa Doosan ha anche razionalizzato la propria gamma passando sempre sotto il brand della Lince tutta la sua gamma di carrelli elevatori. Di fatto il nome è ora solo più presente nei settori dell’energia e dell’industria mentre tutto quello che si occupa di movimentazione è ormai brandizzato Bobcat. Ne avevamo parlato in questo articolo.

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Le due realtà, quindi, non hanno più nulla a che fare tra di loro e con questo ultimo passaggio ogni dubbio è stato definitivamente chiarito. Hyundai Infracore mantiene ancora la sigla HDI ma il nome Doosan è quindi definitvamente uscito dalla compagine.

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Develon e il mercato

Abbiamo parlato di questi aspetti con Marco Buratti, Regional Sales Lead di Develon, che ha sotto di sé la responsabilità commerciale di metà Europa. Un dirigente italiano che opera nel gruppo ormai dal lontano 2011 e che oggi presiede ai mercati di tutto il sud Europa oltre a Francia e Benelux. Si tratta di una figura di riferimento nel settore che ha contribuito in modo essenziale alla crescita del costruttore. Sia nel nostro mercato che in altri paesi. Grazie ad una impostazione della rete fortemente legata al territorio.

“Il fattore chiaro che emerge dal nuovo brand è che, concreamente, ben poco è cambiato” ci ha spiegato Marco Buratti “grazie ad una visione estremamente rispettosa del valore del marchio, della rete e dei contenuti tecnologici dei prodotti. I coreani ci hanno ormai abituati ad una visione aperta che valorizzi i contenuti e le capacità delle persone. Basti pensare a cosa ha fatto Hyundai nel settore automotive e a quali risultati è arrivata Doosan nel suo passato con la convivenza insieme al marchio Bobcat”.

Marco Buratti ci ha spiegato la visione aziendale in questa intervista video che ci ha rilasciato nel corso di Samoter 2023. Un excursus dove ogni singolo passaggio e dove la storia del costruttore nel nostro mercato è chiaramente spiegata. Anche con aneddoti e passaggi chiave in cui l’Italia è stata centrale.

Cosa ne penso

Costantino Radis

DEVELON HA FATTO LA SUA COMPARSA UFFICIALE IN EUROPA NEL CORSO DI SAMOTER 2023. UN PALCOSCENICO NON CASUALE CHE VEDE L’ITALIA FORNIRE DIVERSI OTTIMI DIRIGENTI A MOLTI GRANDI COSTRUTTORI.

Il cambio di un brand non è mai un’operazione semplice da gestire. Ma le aziende coreane, più di altre, hanno sempre dimostrato in diversi settori come sia del tutto naturale nel momento in cui ci sono tecnologie e prodotti da valorizzare.

DEVELON ha fatto la sua prima comparsa ufficiale europea nel corso di Samoter 2023. Il nuovo brand della grande galassia Hyundai ha concretamente segnato la presenza del Gruppo industriale coreano in modo esplicito e visibile anche nel vecchio continente.

Nulla di nuovo sotto il sole perché si sapeva dall'annuncio dell'operazione di cessione azionaria da parte di Doosan. Ma vedere le macchine con il nuovo nome fa sempre una certa impressione. In realtà i costruttori coreani ci hanno dimostrato, ben più di altri, la capacità di saper gestire marchi differenti sotto lo stesso tetto.

Lo ha fatto magistralmente Doosan con Bobcat. Oltretutto facendo segnare un rilancio e una crescita tecnologica impressionante di entrambi i marchi.

Lo sta facendo ora Hyundai sia con Develon, nome ufficiale di mercato di Hyundai Infracore, sia con Hyundai CE. Due grandi aziende con proprie specifiche identità.

Ma cosa c'è alla base di tutto questo? Molto semplice. Non stiamo parlando di operazioni finanziarie fini a se' stesse ma di contenuti tecnologici legati ad uno sviluppo di mercato. Con prodotti che hanno uno specifico target e con una visione di sviluppo autonoma dove le sinergie sono sicuramente importanti ma non rappresentano la base strategica.

L'intervista con Marco Buratti, a mio avviso uno dei professionisti più seri e capaci nel nostro settore, ha messo in luce questi aspetti fondamentali.

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